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Ma0/emmeazero – Borderlines
Quest’estate l’Accademia Britannica comincerà un nuovo ciclo di mostre e conferenze sul tema “Londra-Roma: Work in Process”. L’invito è stato rivolto a 4 studi romani e 4 studi londinesi rappresentativi di diversi modi di affrontare la ricerca e la pratica dell’architettura nelle due città. Lo studio Ma0 inauguerà questo nuovo ciclo
Comunicato stampa
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Quest’estate l’Accademia Britannica comincerà un nuovo ciclo di mostre e conferenze sul tema “Londra-Roma: Work in Process”.
Obiettivo dei prossimi due anni è quello di lanciare una discussione su influenze, esperienze e aspettative degli architetti più giovani nelle due capitali, individuando e mettendo a confronto metodi e approcci di lavoro. L’invito è stato rivolto a 4 studi romani e 4 studi londinesi rappresentativi di diversi modi di affrontare la ricerca e la pratica dell’architettura nelle due città.
Lo studio Ma0 inauguerà questo nuovo ciclo il 26 giugno, seguito da AOC, 6a architects, N! Studio, Andrea Stipa, Watson Witherford Mann, Carmody Groarke e IaN+.
ma0/emmeazero nasce nel 1996 a Roma come studio di architettura.
Nel corso degli anni, il campo d’azione di ma0 si è ampliato fino agli allestimenti, alle installazioni multimediali e ai siti web, nella convinzione che l’architettura sia un sapere di mezzo, etimologicamente un media tra diverse discipline e geografie del territorio. Da qui il titolo della mostra, “ Borderlines”.
Dal muro fino all’interfaccia video, lo studio porta avanti una riflessione sull’architettura come sistema di regole spaziali - un playground - capace di produrre e modificare le relazioni tra spazi e abitanti, tra pubblico e privato, tra interno ed esterno, tra artificiale e naturale, tra reale e virtuale.
L’obiettivo del percorso di ricerca e sperimentazione di ma0 è restituire il potere di plasmare lo spazio al suo utente/abitante, dalla leggerezza immateriale delle installazioni multimediali, fino alla massa concreta dell’architettura. Inoltre, altro proposito dello studio è quello di restituire alla città contemporanea quella intensità d’uso, molteplicità delle relazioni, sedimentazione dell’identità, in altre parole, quella ricchezza che è propria della città storica.
L’allestimento della mostra alla British School at Rome sarà realizzato con una serie di pannelli ad interattività semplice ed intuitiva. I progetti potranno essere visti seguendo un ordine cronologico o tematico “inside-outside” (progetti all’esterno - progetti all’interno). Il pavimento diverrà un grande playground pubblico color asfalto, dove i links tra i vari progetti saranno segnati con parole chiave e il visitatore sarà chiamato a lasciare, come in un guest book, una riflessione, un proprio segno.
Alcuni dei progetti presentati sono: (Outside); La Biblioteca della Scuola Media Statale “Lombardi”, ( in corso di realizzazione; progetto definitivo ed esecutivo) a Bari, per il comune di Bari; Un giardino pubblico a Bari per il comune di Bari, realizzato nel 2006; Almere Hout, a city that is a wood, masterplan e strategie insediative per Almere Hout, consultazione ristretta per il comune di Almere Olanda 2007. (Inside); Touch Screen, installazione interattiva per le mostre a Firenze, Palermo e Losanna 2002-05; “Prospects” Contemporary art from India, progetto e realizzazione dello allestimento della mostra all'Auditorium della Musica di Roma, 2007; Progettazione esecutiva e realizzazione degli allestimento delle librerie Vivalibri, 2006-7.
Nella sala conferenze sarà proiettato il video Architecture on a thin line, realizzato dallo studio ma0.
L’evento alla British School at Rome, a cura di Marina Engel e di Gabriele Mastrigli, è realizzata in collaborazione con l’Architecture Foundation di Londra e la PARC (Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l'architettura e l'arte conteporanee) di Roma. Con il sostegno della John S. Cohen Foundation, Londra e
Sp Systema, Roma.
Obiettivo dei prossimi due anni è quello di lanciare una discussione su influenze, esperienze e aspettative degli architetti più giovani nelle due capitali, individuando e mettendo a confronto metodi e approcci di lavoro. L’invito è stato rivolto a 4 studi romani e 4 studi londinesi rappresentativi di diversi modi di affrontare la ricerca e la pratica dell’architettura nelle due città.
Lo studio Ma0 inauguerà questo nuovo ciclo il 26 giugno, seguito da AOC, 6a architects, N! Studio, Andrea Stipa, Watson Witherford Mann, Carmody Groarke e IaN+.
ma0/emmeazero nasce nel 1996 a Roma come studio di architettura.
Nel corso degli anni, il campo d’azione di ma0 si è ampliato fino agli allestimenti, alle installazioni multimediali e ai siti web, nella convinzione che l’architettura sia un sapere di mezzo, etimologicamente un media tra diverse discipline e geografie del territorio. Da qui il titolo della mostra, “ Borderlines”.
Dal muro fino all’interfaccia video, lo studio porta avanti una riflessione sull’architettura come sistema di regole spaziali - un playground - capace di produrre e modificare le relazioni tra spazi e abitanti, tra pubblico e privato, tra interno ed esterno, tra artificiale e naturale, tra reale e virtuale.
L’obiettivo del percorso di ricerca e sperimentazione di ma0 è restituire il potere di plasmare lo spazio al suo utente/abitante, dalla leggerezza immateriale delle installazioni multimediali, fino alla massa concreta dell’architettura. Inoltre, altro proposito dello studio è quello di restituire alla città contemporanea quella intensità d’uso, molteplicità delle relazioni, sedimentazione dell’identità, in altre parole, quella ricchezza che è propria della città storica.
L’allestimento della mostra alla British School at Rome sarà realizzato con una serie di pannelli ad interattività semplice ed intuitiva. I progetti potranno essere visti seguendo un ordine cronologico o tematico “inside-outside” (progetti all’esterno - progetti all’interno). Il pavimento diverrà un grande playground pubblico color asfalto, dove i links tra i vari progetti saranno segnati con parole chiave e il visitatore sarà chiamato a lasciare, come in un guest book, una riflessione, un proprio segno.
Alcuni dei progetti presentati sono: (Outside); La Biblioteca della Scuola Media Statale “Lombardi”, ( in corso di realizzazione; progetto definitivo ed esecutivo) a Bari, per il comune di Bari; Un giardino pubblico a Bari per il comune di Bari, realizzato nel 2006; Almere Hout, a city that is a wood, masterplan e strategie insediative per Almere Hout, consultazione ristretta per il comune di Almere Olanda 2007. (Inside); Touch Screen, installazione interattiva per le mostre a Firenze, Palermo e Losanna 2002-05; “Prospects” Contemporary art from India, progetto e realizzazione dello allestimento della mostra all'Auditorium della Musica di Roma, 2007; Progettazione esecutiva e realizzazione degli allestimento delle librerie Vivalibri, 2006-7.
Nella sala conferenze sarà proiettato il video Architecture on a thin line, realizzato dallo studio ma0.
L’evento alla British School at Rome, a cura di Marina Engel e di Gabriele Mastrigli, è realizzata in collaborazione con l’Architecture Foundation di Londra e la PARC (Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l'architettura e l'arte conteporanee) di Roma. Con il sostegno della John S. Cohen Foundation, Londra e
Sp Systema, Roma.
26
giugno 2008
Ma0/emmeazero – Borderlines
Dal 26 giugno al 15 luglio 2008
architettura
Location
THE BRITISH SCHOOL AT ROME
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Roma, Via Antonio Gramsci, 61, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedi al venerdì dalle 17 alle 19.30
Vernissage
26 Giugno 2008, ore 19.30
Autore
Curatore