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Mabel Palacin – 180°
Nella sua proposta Palacín riflette sulla crisi dello status dell’immagine e sul cambiamento del rapporto dell’immagine con la realtà.
Comunicato stampa
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Mabel Palacín: 180º è il nome del progetto promosso dall’Institut Ramon Llull a cura di David G. Torres e che rappresenterà la Catalogna e le Isole Baleari alla loro prima partecipazione congiunta alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia, la mostra d'arte contemporanea più importante del mondo. Si tratta di un'installazione di video-art sulla stessa linea di altre opere precedenti di Mabel Palacín, che le sono già valse l’unanime plauso della critica internazionale. Nella sua proposta Palacín riflette sulla crisi dello status dell'immagine e sul cambiamento del rapporto dell'immagine con la realtà.
Il progetto fu presentato all'Istituto Italiano di Cultura di Barcellona durante un incontro a cui perteciparono Ferran Mascarell, titolare del Ministero della Cultura del governo catalano, e Vicenç Villatoro, direttore dell’Institut Ramon Llull. Nei loro interventi sottolinearono l'importanza della presenza della Catalogna e delle Isole Baleari alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia. Dal canto loro, David G. Torres e Mabel Palacín spiegarono in cosa consisterà Mabel Palacín 180º.
Il punto di partenza di Mabel Palacín: 180º è l'immagine di un luogo indefinito di Venezia, fotografato con straordinaria precisione e cura dei particolari. La stessa vista viene successivamente filmata, di modo che l'immagine è frazionata in numerosi punti di vista e diverse micronarrazioni. Si crea così una serie di contrasti tra l'immagine fissa e l'immagine in movimento. Nelle parole del commissario David G. Torres, “le due proposte, immagine fissa filmata e video che sono punti di fuga, riflettono sulla città come cornice della collettività e come scenario su cui sviluppare diverse visioni o sguardi”.
Il nome del progetto di Palacín parte da ciò che nel cinema si conosce come regola dei 180 gradi, che stabilisce la posizione dei personaggi rispetto alla macchina da presa per evitare di creare confusione nello spettatore. Mabel Palacín: 180º risponde alla perdita del legame che univa la fotografia alla realtà e si focalizza in un cambiamento di posizione dello spettatore rispetto alle immagini e alle loro implicazioni. L'opera di Mabel Palacín non è solo una riflessione sull'immagine nella contemporaneità, ma vuole offrire anche delle basi di lavoro su cui l'arte possa ricostruire un uso delle immagini.
Il progetto delle comunità della Catalogna e delle Isole Baleari si potrà vedere al Magazzino del Sale numero 2 dal 4 giugno al 30 ottobre di quest'anno.
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Parallelamente, all'interno della stessa area in cui si presenterà Mabel Palacín: 180º, avrà luogo un ciclo di conferenze organizzate dall’Institut Ramon Llull e dal collettivo veneziano Sale, all'interno del quale si svolgeranno diversi colloqui su temi di attualità con relatori di prima fila.
Processo di selezione
Il processo di selezione del commissario e dell’artista che rappresenteranno la Catalogna e le Isole Baleari alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia si è svolto in modo aperto e trasparente. La scelta è stata effettuata da una giuria, proposta dalla direzione dell’Institut Ramon Llull, formata da sette professionisti di riconosciuto prestigio internazionale. Presiedeva il comitato di esperti Vicent Todolí, direttore fino a giugno scorso della Tate Modern di Londra; ne facevano parte inoltre Bartomeu Marí, direttore del MACBA, Laurence Rassel, direttrice della Fondazione Antoni Tàpies, Joan Fontcuberta, artista, Cristina Ros, direttrice del Museo Es Baluard, Joan Cortés Servera, artista, e Bestué-Vives, artisti invitati alla 53. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia del 2009.
Sono stati presentati 28 progetti, di cui un terzo di provenienza internazionale. Tra tutti, la giuria ha selezionato cinque finalisti, che ha incontrato per un colloquio. A settembre 2010 è stato infine selezionato il progetto di David G. Torres e Mabel Palacín.
L’Institut Ramon Llull ha partecipato alla Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia per la prima volta nel 2009 con il progetto La comunità inconfessabile, di cui era commissario Valentín Roma, una mostra che ha ricevuto oltre 45.000 visitatori.
L’Institut Ramon Llull
L'Institut Ramon Llull (www.llull.cat) è un consorzio istituito nel 2002 del quale fanno parte la Generalitat de Catalunya (governo catalano) e il governo delle isole Baleari, che ha come scopo la promozione all’estero della lingua e della cultura catalane in tutte le loro forme, tematiche e modalità espressive.
Tra le varie funzioni che ricopre, l’IRL è anche ambasciatore della creazione artistica della Catalogna e delle Isole Baleari in tutto il mondo, in particolare nell’ambito delle arti visive e sceniche, della musica, del cinema, dell’architettura e del design. A occuparsene è l’Area di Creazione dell’Institut.
Ciò illustra una delle priorità dell’Area di Creazione, ossia la circolazione di opere e di artisti catalani, come pure la promozione della loro presenza presso festival, organismi e istituzioni di grande prestigio artistico.
L’IRL, inoltre, organizza mostre culturali internazionali, promuove azioni strategiche per diffondere la creazione e offre programmi di sovvenzionamento ad attori culturali che promuovano l’internazionalizzazione della cultura catalana attraverso spettacoli e attività legate alle arti visive, alla musica, al teatro, alla danza e al cinema al di fuori del territorio linguistico catalano.
Allo stesso tempo, l’IRL instaura e consolida le reti di comunicazione istituzionali e professionali per fornire informazioni e consulenza a organizzatori, curatori e critici di tutto il mondo in merito alla creazione artistica e culturale in Catalogna.
Il progetto fu presentato all'Istituto Italiano di Cultura di Barcellona durante un incontro a cui perteciparono Ferran Mascarell, titolare del Ministero della Cultura del governo catalano, e Vicenç Villatoro, direttore dell’Institut Ramon Llull. Nei loro interventi sottolinearono l'importanza della presenza della Catalogna e delle Isole Baleari alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia. Dal canto loro, David G. Torres e Mabel Palacín spiegarono in cosa consisterà Mabel Palacín 180º.
Il punto di partenza di Mabel Palacín: 180º è l'immagine di un luogo indefinito di Venezia, fotografato con straordinaria precisione e cura dei particolari. La stessa vista viene successivamente filmata, di modo che l'immagine è frazionata in numerosi punti di vista e diverse micronarrazioni. Si crea così una serie di contrasti tra l'immagine fissa e l'immagine in movimento. Nelle parole del commissario David G. Torres, “le due proposte, immagine fissa filmata e video che sono punti di fuga, riflettono sulla città come cornice della collettività e come scenario su cui sviluppare diverse visioni o sguardi”.
Il nome del progetto di Palacín parte da ciò che nel cinema si conosce come regola dei 180 gradi, che stabilisce la posizione dei personaggi rispetto alla macchina da presa per evitare di creare confusione nello spettatore. Mabel Palacín: 180º risponde alla perdita del legame che univa la fotografia alla realtà e si focalizza in un cambiamento di posizione dello spettatore rispetto alle immagini e alle loro implicazioni. L'opera di Mabel Palacín non è solo una riflessione sull'immagine nella contemporaneità, ma vuole offrire anche delle basi di lavoro su cui l'arte possa ricostruire un uso delle immagini.
Il progetto delle comunità della Catalogna e delle Isole Baleari si potrà vedere al Magazzino del Sale numero 2 dal 4 giugno al 30 ottobre di quest'anno.
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Parallelamente, all'interno della stessa area in cui si presenterà Mabel Palacín: 180º, avrà luogo un ciclo di conferenze organizzate dall’Institut Ramon Llull e dal collettivo veneziano Sale, all'interno del quale si svolgeranno diversi colloqui su temi di attualità con relatori di prima fila.
Processo di selezione
Il processo di selezione del commissario e dell’artista che rappresenteranno la Catalogna e le Isole Baleari alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia si è svolto in modo aperto e trasparente. La scelta è stata effettuata da una giuria, proposta dalla direzione dell’Institut Ramon Llull, formata da sette professionisti di riconosciuto prestigio internazionale. Presiedeva il comitato di esperti Vicent Todolí, direttore fino a giugno scorso della Tate Modern di Londra; ne facevano parte inoltre Bartomeu Marí, direttore del MACBA, Laurence Rassel, direttrice della Fondazione Antoni Tàpies, Joan Fontcuberta, artista, Cristina Ros, direttrice del Museo Es Baluard, Joan Cortés Servera, artista, e Bestué-Vives, artisti invitati alla 53. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia del 2009.
Sono stati presentati 28 progetti, di cui un terzo di provenienza internazionale. Tra tutti, la giuria ha selezionato cinque finalisti, che ha incontrato per un colloquio. A settembre 2010 è stato infine selezionato il progetto di David G. Torres e Mabel Palacín.
L’Institut Ramon Llull ha partecipato alla Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia per la prima volta nel 2009 con il progetto La comunità inconfessabile, di cui era commissario Valentín Roma, una mostra che ha ricevuto oltre 45.000 visitatori.
L’Institut Ramon Llull
L'Institut Ramon Llull (www.llull.cat) è un consorzio istituito nel 2002 del quale fanno parte la Generalitat de Catalunya (governo catalano) e il governo delle isole Baleari, che ha come scopo la promozione all’estero della lingua e della cultura catalane in tutte le loro forme, tematiche e modalità espressive.
Tra le varie funzioni che ricopre, l’IRL è anche ambasciatore della creazione artistica della Catalogna e delle Isole Baleari in tutto il mondo, in particolare nell’ambito delle arti visive e sceniche, della musica, del cinema, dell’architettura e del design. A occuparsene è l’Area di Creazione dell’Institut.
Ciò illustra una delle priorità dell’Area di Creazione, ossia la circolazione di opere e di artisti catalani, come pure la promozione della loro presenza presso festival, organismi e istituzioni di grande prestigio artistico.
L’IRL, inoltre, organizza mostre culturali internazionali, promuove azioni strategiche per diffondere la creazione e offre programmi di sovvenzionamento ad attori culturali che promuovano l’internazionalizzazione della cultura catalana attraverso spettacoli e attività legate alle arti visive, alla musica, al teatro, alla danza e al cinema al di fuori del territorio linguistico catalano.
Allo stesso tempo, l’IRL instaura e consolida le reti di comunicazione istituzionali e professionali per fornire informazioni e consulenza a organizzatori, curatori e critici di tutto il mondo in merito alla creazione artistica e culturale in Catalogna.
01
giugno 2011
Mabel Palacin – 180°
Dal primo giugno al 30 ottobre 2011
arte contemporanea
Location
MAGAZZINI DEL SALE
Venezia, Dorsoduro, 265, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 265, (Venezia)
Vernissage
1 Giugno 2011, ore 16.30-17.00. Dalle 19 opening della mostra ad inviti
Autore
Curatore