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MACROradici del Contemporaneo – Cesare Zavattini
MACROradici del Contemporaneo, progetto pensato soprattutto per le nuovissime generazioni, racconterà personaggi trasversali come presenza viva e attiva nell’immaginario dell’oggi; le opere e le storie degli artisti verranno presentate anche attraverso touchscreen e cassettiere. MACROradici, curato da Francesca Pola, inaugura con un omaggio unico e di sorprendente attualità al grande scrittore, sceneggiatore e narratore per immagini: duecento opere inedite di Cesare Zavattini.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un omaggio unico e di sorprendente attualità al grande scrittore, sceneggiatore, narratore per immagini: con
duecento opere inedite di Cesare Zavattini, inizia il nuovo grande progetto “MACROradici del
Contemporaneo”.
Alla sfaccettata e multiforme attività del MACRO, in linea con la nuova linea curatoriale del direttore Luca
Massimo Barbero, si aggiunge un nuovo tassello all’offerta culturale della stagione autunnale.
Con la mostra Cesare Zavattini inedito, duecento opere che si rivelano per la prima volta al pubblico di
Roma, prende avvio il progetto “MACROradici del Contemporaneo”, curato per il MACRO da Francesca
Pola, e promosso dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione –
Sovraintendenza ai Beni Culturali. “MACROradici del contemporaneo” intende rivelare alcuni protagonisti
storici della realtà artistica di Roma tramite nuclei inediti di opere, biografie meno note, oggetti e feticci:
personaggi trasversali presentati soprattutto per il pubblico giovane come presenza viva nell’immaginario
dell’oggi. L’idea del disvelamento di queste realtà verrà riproposta anche negli innovativi allestimenti di
queste mostre: touchscreen e cassettiere che racchiudono opere, fotografie, documenti, con i quali i visitatori
sono chiamati a interagire, e poi ancora filmati e proiezioni video.
Questo nucleo di duecento opere inedite, esposto per la prima volta nella sua completezza a Roma, è
costituito da dipinti su carta di piccole dimensioni realizzati negli anni Quaranta, ritrovati dopo decenni
presso l’Archivio del Cavallino, che testimoniano la poliedricità della figura zavattiniana. Personaggio
trasversale per vocazione e indole, che spazia tra cinema, letteratura, giornalismo, pittura, Zavattini è innanzi
tutto un narratore: anche questo insolito “Zavattini a colori”, meno noto di quello in bianco e nero dei suoi
film, ma altrettanto ricco di immaginazione, racconta storie e personaggi.
Il visitatore si troverà di fronte non tanto una mostra storica e retrospettiva, quanto a un tentativo di
rintracciare nella sua pittura le radici fuori dal tempo di tutto un immaginario visivo e artistico romano, che dal
barocco alla Scuola Romana arriva sino alle radicalità postmoderne della Transavanguardia e di certa bad
painting: una pittura che narra e sorprende per un progetto MACRO che si focalizza anche sulle diversità del
contemporaneo.
Cesare Zavattini (Luzzara 1902 - Roma 1989) dal 1939 ha vissuto a Roma nella sua casa di via Sant'Angela
Merici. È stato scrittore, giornalista, soggettista e sceneggiatore che ha lavorato con i più grandi registi del
suo tempo, come Vittorio De Sica, conseguendo per la sua attività Oscar, Nastri d’Argento e altri numerosi
riconoscimenti internazionali, tra cui nel 1977 il “Writers Guild of America Medallion” e nel 1982 il premio
David “Luchino Visconti” alla carriera e lo speciale Leone d’Oro del cinquantenario della Biennale di Venezia,
che gli assegna nel 1988 anche il premio Rossellini. Zavattini è stato anche pittore, fotografo, autore di
teatro, regista e attore. A lui si devono libri (come Parliamo tanto di me, I poveri sono matti, Io sono il
diavolo, Straparole) e film memorabili (come Sciuscià, Ladri di biciclette, Miracolo a Milano, Umberto D,
Bellissima). Fondamentale è stata la sua attiva partecipazione al cambiamento del cinema e del mondo
attraverso idee, progetti e iniziative di risonanza internazionale, come ad esempio il Cinegiornale della Pace
del 1962.
In occasione della mostra, sarà pubblicato da Electa per il MACRO il catalogo Cesare Zavattini inedito,
edizione bilingue italiano/inglese. Il volume raccoglie per la prima volta le immagini inedite delle opere in
mostra e un’ampia documentazione iconografica a corredo dei saggi di Francesca Pola, Giorgio Mastinu e
Mimmo Calopresti.
duecento opere inedite di Cesare Zavattini, inizia il nuovo grande progetto “MACROradici del
Contemporaneo”.
Alla sfaccettata e multiforme attività del MACRO, in linea con la nuova linea curatoriale del direttore Luca
Massimo Barbero, si aggiunge un nuovo tassello all’offerta culturale della stagione autunnale.
Con la mostra Cesare Zavattini inedito, duecento opere che si rivelano per la prima volta al pubblico di
Roma, prende avvio il progetto “MACROradici del Contemporaneo”, curato per il MACRO da Francesca
Pola, e promosso dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione –
Sovraintendenza ai Beni Culturali. “MACROradici del contemporaneo” intende rivelare alcuni protagonisti
storici della realtà artistica di Roma tramite nuclei inediti di opere, biografie meno note, oggetti e feticci:
personaggi trasversali presentati soprattutto per il pubblico giovane come presenza viva nell’immaginario
dell’oggi. L’idea del disvelamento di queste realtà verrà riproposta anche negli innovativi allestimenti di
queste mostre: touchscreen e cassettiere che racchiudono opere, fotografie, documenti, con i quali i visitatori
sono chiamati a interagire, e poi ancora filmati e proiezioni video.
Questo nucleo di duecento opere inedite, esposto per la prima volta nella sua completezza a Roma, è
costituito da dipinti su carta di piccole dimensioni realizzati negli anni Quaranta, ritrovati dopo decenni
presso l’Archivio del Cavallino, che testimoniano la poliedricità della figura zavattiniana. Personaggio
trasversale per vocazione e indole, che spazia tra cinema, letteratura, giornalismo, pittura, Zavattini è innanzi
tutto un narratore: anche questo insolito “Zavattini a colori”, meno noto di quello in bianco e nero dei suoi
film, ma altrettanto ricco di immaginazione, racconta storie e personaggi.
Il visitatore si troverà di fronte non tanto una mostra storica e retrospettiva, quanto a un tentativo di
rintracciare nella sua pittura le radici fuori dal tempo di tutto un immaginario visivo e artistico romano, che dal
barocco alla Scuola Romana arriva sino alle radicalità postmoderne della Transavanguardia e di certa bad
painting: una pittura che narra e sorprende per un progetto MACRO che si focalizza anche sulle diversità del
contemporaneo.
Cesare Zavattini (Luzzara 1902 - Roma 1989) dal 1939 ha vissuto a Roma nella sua casa di via Sant'Angela
Merici. È stato scrittore, giornalista, soggettista e sceneggiatore che ha lavorato con i più grandi registi del
suo tempo, come Vittorio De Sica, conseguendo per la sua attività Oscar, Nastri d’Argento e altri numerosi
riconoscimenti internazionali, tra cui nel 1977 il “Writers Guild of America Medallion” e nel 1982 il premio
David “Luchino Visconti” alla carriera e lo speciale Leone d’Oro del cinquantenario della Biennale di Venezia,
che gli assegna nel 1988 anche il premio Rossellini. Zavattini è stato anche pittore, fotografo, autore di
teatro, regista e attore. A lui si devono libri (come Parliamo tanto di me, I poveri sono matti, Io sono il
diavolo, Straparole) e film memorabili (come Sciuscià, Ladri di biciclette, Miracolo a Milano, Umberto D,
Bellissima). Fondamentale è stata la sua attiva partecipazione al cambiamento del cinema e del mondo
attraverso idee, progetti e iniziative di risonanza internazionale, come ad esempio il Cinegiornale della Pace
del 1962.
In occasione della mostra, sarà pubblicato da Electa per il MACRO il catalogo Cesare Zavattini inedito,
edizione bilingue italiano/inglese. Il volume raccoglie per la prima volta le immagini inedite delle opere in
mostra e un’ampia documentazione iconografica a corredo dei saggi di Francesca Pola, Giorgio Mastinu e
Mimmo Calopresti.
12
ottobre 2009
MACROradici del Contemporaneo – Cesare Zavattini
Dal 12 ottobre 2009 al 10 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Biglietti
MACROTICKET: MACRO + MACROFUTURE:
ingresso unico – 4.50 € intero, 3.00 € ridotto
Orario di apertura
Martedì – Domenica, 9:00 – 19:00
Vernissage
12 Ottobre 2009, ore 19
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
ZETEMA
Ufficio stampa
ELECTA
Autore
Curatore