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Mad Gianni Colangelo – Wunderkammer
Eclettiche e surreali, mosse da un bisogno irrefrenabile di “meraviglioso”, le congerie metalliche saldate e lisciate dal genio vigoroso del giovane ecoartista si erigono a sorprendenti artefatti dove le tracce di un fare antico e di moderne fatiche trasfigurano in pensose mirabilia.
Comunicato stampa
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Nate da un immaginario allo stesso tempo fantastico e molto attuale, le sculture e le installazioni di Colangelo MAD sono l’espressione di un’inedita poetica della memoria formulata con l’uso “altro” di oggetti ferrosi di scarto provenienti dal lavoro e dalle tradizioni della propria terra, nel tentativo continuo di imitare le forme della natura, eterna ossessione dell’arte.
“Eclettici e surreali, mossi da un bisogno inesauribile di “meraviglioso” – scrive Italia Gualtieri nel testo critico che presenta la mostra – gli ammassi metallici saldati e lisciati dal genio vigoroso del giovane ecoartista danno vita a sorprendenti artefatti dove le tracce di un fare antico e di moderne fatiche trasfigurano in forme e capricci dell’anima”. Così i teschi delle “Anatomie meccaniche”, cloni metallici di altrettanti scheletri animali che parlano del perpetuo dualismo naturale/artificiale; e, ancora, le opere cinetiche come “La Morte”, “Macchina infernale”, “L’ultima Cena”, sculture integrate con parti elettromeccaniche e di interazione che alla forte capacità sperimentativa intrecciano il rimando alle tematiche prime dell’esistenza; così, infine, la serie recente delle “Sindoni”, singolare tributo alle cose eliminate, di cui le indelebili impronte vogliono fissarsi negli occhi e al ricordo. “Una sorta di ‘wunderkammer’ l’arte di MAD – conclude Italia Gualtieri – una contemporanea ‘camera delle meraviglie’ abitata dalle figure e dagli oggetti più disparati, che celebra il suo tema portante con potente e divertito senso della forma e della creazione”.
“Eclettici e surreali, mossi da un bisogno inesauribile di “meraviglioso” – scrive Italia Gualtieri nel testo critico che presenta la mostra – gli ammassi metallici saldati e lisciati dal genio vigoroso del giovane ecoartista danno vita a sorprendenti artefatti dove le tracce di un fare antico e di moderne fatiche trasfigurano in forme e capricci dell’anima”. Così i teschi delle “Anatomie meccaniche”, cloni metallici di altrettanti scheletri animali che parlano del perpetuo dualismo naturale/artificiale; e, ancora, le opere cinetiche come “La Morte”, “Macchina infernale”, “L’ultima Cena”, sculture integrate con parti elettromeccaniche e di interazione che alla forte capacità sperimentativa intrecciano il rimando alle tematiche prime dell’esistenza; così, infine, la serie recente delle “Sindoni”, singolare tributo alle cose eliminate, di cui le indelebili impronte vogliono fissarsi negli occhi e al ricordo. “Una sorta di ‘wunderkammer’ l’arte di MAD – conclude Italia Gualtieri – una contemporanea ‘camera delle meraviglie’ abitata dalle figure e dagli oggetti più disparati, che celebra il suo tema portante con potente e divertito senso della forma e della creazione”.
24
marzo 2016
Mad Gianni Colangelo – Wunderkammer
Dal 24 al 31 marzo 2016
arte moderna e contemporanea
Location
MAW – MEN ART WORK LABORATORIO D’ARTE
Sulmona, Via Morrone, 71, (L'aquila)
Sulmona, Via Morrone, 71, (L'aquila)
Orario di apertura
ore 10,30-12,30 e 17,00-20,00
Vernissage
24 Marzo 2016, ore 18,00
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