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MAD ON PAPER: Luciano Tramannoni / Lorenzo Pini – Viaggio nel contemporaneo tra letteratura e fotografia
Il quinto appuntamento della rassegna MAD ON PAPER – Sulla scala rossa de La Feltrinelli, avrà inizio in occasione dell’ottava Giornata del Contemporaneo con la mostra fotografica di Luciano Tramannoni, “L’eterna volontà di un altrove. Lisbona”
Comunicato stampa
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Il quinto appuntamento della rassegna MAD ON PAPER – Sulla scala rossa de La Feltrinelli, avrà inizio in occasione dell’ottava Giornata del Contemporaneo con la mostra fotografica di Luciano Tramannoni, “L’eterna volontà di un altrove. Lisbona” e la presentazione del libro di Lorenzo Pini “A Lisbona con Antonio Tabucchi”, di Giulio Perrone editore. Gli scatti di Tramannoni e il testo di Pini costituiscono un vero e proprio viaggio nella capitale portoghese, attraversata, narrata e illustrata secondo gli occhi dei due scrittori che ne hanno restituito la visione più autentica: Fernando Pessoa per Tramannoni e Antonio Tabucchi per Pini. Testo e immagine vengono così a compenetrarsi in istantanee che rimandano alla mente i versi di Pessoa e in una narrazione che ci riporta ai surreali scorci della Lisbona di Tabucchi.
Lisbona, perla affacciata sull’Oceano Atlantico, città-porto con il volto verso il Nuovo Mondo e le spalle appoggiate al Vecchio Continente. Appare al turista più attento come una bella e non più giovane signora, consapevole del suo fascino pur segnata dal tempo, capace di togliere il fiato durante l’esplorazione delle sue curve e nel contempo portare ristoro all’ombra dei numerosi miraduro. Mentre il vento le scompiglia i capelli, il suo incedere è lento e inesorabile, il suo sorriso enigmatico. Stupenda è la cornice rappresentata dai suoi azulejos naturali: il bianco accecante della sua “ossatura” e l’azzurro del Rio Tejo. Questa la città proposta da Luciano Tramannoni. Ci sono molti modi per viaggiare e fissare le immagini nella propria memoria. L’autore ci propone una “esplorazione guidata” dalla penna dell’immenso Fernando Pessoa, originalissimo autore portoghese del ‘900, passando attraverso un “cronista” d’eccezione: Antonio Tabucchi. La proposta degli scatti in bianco e nero conduce il visitatore a concentrarsi sull’inedita Lisbona nella sua “forma” e “sostanza”, in cui la prima è rappresentata dall’immagine e la seconda dal testo. L’esperimento è quindi un invito, una sorta di viaggio nel viaggio, cioè la verifica in immagini degli scritti di Pessoa filtrati dall’occhio e dal cuore dell’autore e resi noti in Italia da Antonio Tabucchi, recentemente e prematuramente scomparso proprio a Lisbona. Tra i fili conduttori di questo percorso, “Il poeta è un fingitore” (edizione Feltrinelli, 1988) di Antonio Tabucchi, aiuta il fotografo e lo prende per mano attraverso le poesie, le prose e gli aforismi di Fernando Pessoa. Dalla lettura di questi e altri brani Luciano ha costruito una sua visione della città e successivamente, attraversandola, ha depositato il suo immaginario nel tessuto delle foto che il visitatore può vedere ed apprezzare in questa esposizione.
Alfama, bairro alto, baixa, chiado,gracia, i miroduro, le igreja (chiese), le praca (piazza), le avenida (vie), i tram, gli elevador, il fado, i descobrimentos (scopritori), le teverne , e ancora la casa di Pessoa, A' Brasileira, , il caffè di Praca do Commercio... sono solo alcuni spunti di questo misterioso ed affascinante viaggio per immagini e parole.
L’autore ha voluto realizzare le foto in banco e nero per trasmettere al visitatore l’essenza della città, saldamente ancorata alla sua storia e fiera delle sue tradizioni e del suo andare “lento”. Proprio come il mitico tram 28 che con il suo andar piano si inerpica in strade e vicoli dove solo le gambe possono arrivare e l’occhio percepire le cose più attentamente.
La mostra fotografica e i testi che la completano propongono Lisbona declinando la migliore caratteristica della città: il colore blu nelle intense sfumature della scala di grigio e l'avvolgente saudade che riecheggia nelle strade, nei testi cantati, nei locali, nei murales e in una sempre presente “eterna volontà di un altrove”.
La mostra è stata realizzata con la collaborazione artistica di Gabriele Maschio.
Lisbona, perla affacciata sull’Oceano Atlantico, città-porto con il volto verso il Nuovo Mondo e le spalle appoggiate al Vecchio Continente. Appare al turista più attento come una bella e non più giovane signora, consapevole del suo fascino pur segnata dal tempo, capace di togliere il fiato durante l’esplorazione delle sue curve e nel contempo portare ristoro all’ombra dei numerosi miraduro. Mentre il vento le scompiglia i capelli, il suo incedere è lento e inesorabile, il suo sorriso enigmatico. Stupenda è la cornice rappresentata dai suoi azulejos naturali: il bianco accecante della sua “ossatura” e l’azzurro del Rio Tejo. Questa la città proposta da Luciano Tramannoni. Ci sono molti modi per viaggiare e fissare le immagini nella propria memoria. L’autore ci propone una “esplorazione guidata” dalla penna dell’immenso Fernando Pessoa, originalissimo autore portoghese del ‘900, passando attraverso un “cronista” d’eccezione: Antonio Tabucchi. La proposta degli scatti in bianco e nero conduce il visitatore a concentrarsi sull’inedita Lisbona nella sua “forma” e “sostanza”, in cui la prima è rappresentata dall’immagine e la seconda dal testo. L’esperimento è quindi un invito, una sorta di viaggio nel viaggio, cioè la verifica in immagini degli scritti di Pessoa filtrati dall’occhio e dal cuore dell’autore e resi noti in Italia da Antonio Tabucchi, recentemente e prematuramente scomparso proprio a Lisbona. Tra i fili conduttori di questo percorso, “Il poeta è un fingitore” (edizione Feltrinelli, 1988) di Antonio Tabucchi, aiuta il fotografo e lo prende per mano attraverso le poesie, le prose e gli aforismi di Fernando Pessoa. Dalla lettura di questi e altri brani Luciano ha costruito una sua visione della città e successivamente, attraversandola, ha depositato il suo immaginario nel tessuto delle foto che il visitatore può vedere ed apprezzare in questa esposizione.
Alfama, bairro alto, baixa, chiado,gracia, i miroduro, le igreja (chiese), le praca (piazza), le avenida (vie), i tram, gli elevador, il fado, i descobrimentos (scopritori), le teverne , e ancora la casa di Pessoa, A' Brasileira, , il caffè di Praca do Commercio... sono solo alcuni spunti di questo misterioso ed affascinante viaggio per immagini e parole.
L’autore ha voluto realizzare le foto in banco e nero per trasmettere al visitatore l’essenza della città, saldamente ancorata alla sua storia e fiera delle sue tradizioni e del suo andare “lento”. Proprio come il mitico tram 28 che con il suo andar piano si inerpica in strade e vicoli dove solo le gambe possono arrivare e l’occhio percepire le cose più attentamente.
La mostra fotografica e i testi che la completano propongono Lisbona declinando la migliore caratteristica della città: il colore blu nelle intense sfumature della scala di grigio e l'avvolgente saudade che riecheggia nelle strade, nei testi cantati, nei locali, nei murales e in una sempre presente “eterna volontà di un altrove”.
La mostra è stata realizzata con la collaborazione artistica di Gabriele Maschio.
06
ottobre 2012
MAD ON PAPER: Luciano Tramannoni / Lorenzo Pini – Viaggio nel contemporaneo tra letteratura e fotografia
Dal 06 ottobre al 04 novembre 2012
arte contemporanea
Location
LIBRERIA FELTRINELLI
Latina, Via Armando Diaz, 10, (Latina)
Latina, Via Armando Diaz, 10, (Latina)
Orario di apertura
lunedì 13,00 – 20,30 martedì /sabato 09,30 – 20,30 domenica 10,00 -13,30 /16,30 - 20,30
Vernissage
6 Ottobre 2012, ore 19,00
Autore
Curatore