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Maddalena Arcelloni – Incredibly Close
In un momento in cui l’industria della moda è stata fermata dall’emergenza pandemica, in una condizione di lockdown e di distanziamento sociale, Maddalena Arcelloni traduce la deflagrazione di uno star system in un progetto fotografico che recupera le radici più intime della relazione con l’Altro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Cosa rimane alla fotografia di moda quando – come accaduto in questi mesi di pausa forzata – deve fare a meno della moda stessa? Le rimane il corpo, nudo, sembra rispondere “Incredibly Close”, il progetto fotografico inedito di Maddalena Arcelloni, a cura di Giusi Affronti, presentato dal 23 settembre – proprio nel pieno di una Fashion Week milanese che si preannuncia diversa da tutte le altre – alla Other Size Gallery di Milano.
Fino al 20 novembre, in dodici scatti di piccolo e grande formato, la fotografa presenta il corpo maschile – per di più imperfetto e per niente idealizzato – come unico luogo di scoperta possibile in un momento storico che vieta la novità di luoghi inesplorati.
Maddalena Arcelloni, fotografa di moda che si divide tra Milano e New York, si trova negli Stati Uniti quando scattano le misure di confinamento per l’emergenza Covid-19. Più precisamente nel Maine, a condividere, fortuitamente e forzatamente, un appartamento con un uomo sconosciuto.
L’obiettivo della sua macchina fotografica sarà lo strumento che la aiuterà a conoscerlo, sondandone i frammenti di pelle, le imperfezioni, le pieghe, le cicatrici. E rendendoglielo incredibilmente intimo e incredibilmente vicino.
Attraverso il suo medium, la fotografa arriva alle fondamenta del corpo, all’essenza e all’essenziale.
La bocca, la lingua, la palpebra, l’ombelico, le articolazioni: alcuni particolari sono fotografati secondo una prospettiva iperrealistica. Ma pur affondando letteralmente lo sguardo nel corpo, gli scatti di Maddalena restituiscono un’estetica eterea, rischiarata da una luce diafana che rende la carne impalpabile e la trasforma in materia spirituale.
In un momento in cui l’industria della moda è stata fermata dall’emergenza pandemica, in una condizione di lockdown e di distanziamento sociale che ha impedito alla fotografa di lavorare all’interno di un set e in presenza di una o più modelle/i, Maddalena Arcelloni traduce la deflagrazione di uno star system in un progetto fotografico che recupera le radici più intime della relazione con l’Altro, indagandone i linguaggi, le forme e i sentimenti possibili in maniera scientifica e sensuale.
Il lavoro di Maddalena Arcelloni spicca per l’individualità della ricerca e della personale visione della moda, esprimendo allo stesso tempo un’estetica contemporanea. Il dissolversi dei confini tra generi e categorie fotografiche, una capacità narrativa versatile, di forte impatto sulla carta stampata come sui social media, un modo radicalmente diverso di raffigurare il corpo e la gestualità.
La mostra rientra nel programma espositivo di Photofestival, rassegna internazionale di fotografia che si tiene a Milano dal 7 settembre al 15 novembre 2020.
Fino al 20 novembre, in dodici scatti di piccolo e grande formato, la fotografa presenta il corpo maschile – per di più imperfetto e per niente idealizzato – come unico luogo di scoperta possibile in un momento storico che vieta la novità di luoghi inesplorati.
Maddalena Arcelloni, fotografa di moda che si divide tra Milano e New York, si trova negli Stati Uniti quando scattano le misure di confinamento per l’emergenza Covid-19. Più precisamente nel Maine, a condividere, fortuitamente e forzatamente, un appartamento con un uomo sconosciuto.
L’obiettivo della sua macchina fotografica sarà lo strumento che la aiuterà a conoscerlo, sondandone i frammenti di pelle, le imperfezioni, le pieghe, le cicatrici. E rendendoglielo incredibilmente intimo e incredibilmente vicino.
Attraverso il suo medium, la fotografa arriva alle fondamenta del corpo, all’essenza e all’essenziale.
La bocca, la lingua, la palpebra, l’ombelico, le articolazioni: alcuni particolari sono fotografati secondo una prospettiva iperrealistica. Ma pur affondando letteralmente lo sguardo nel corpo, gli scatti di Maddalena restituiscono un’estetica eterea, rischiarata da una luce diafana che rende la carne impalpabile e la trasforma in materia spirituale.
In un momento in cui l’industria della moda è stata fermata dall’emergenza pandemica, in una condizione di lockdown e di distanziamento sociale che ha impedito alla fotografa di lavorare all’interno di un set e in presenza di una o più modelle/i, Maddalena Arcelloni traduce la deflagrazione di uno star system in un progetto fotografico che recupera le radici più intime della relazione con l’Altro, indagandone i linguaggi, le forme e i sentimenti possibili in maniera scientifica e sensuale.
Il lavoro di Maddalena Arcelloni spicca per l’individualità della ricerca e della personale visione della moda, esprimendo allo stesso tempo un’estetica contemporanea. Il dissolversi dei confini tra generi e categorie fotografiche, una capacità narrativa versatile, di forte impatto sulla carta stampata come sui social media, un modo radicalmente diverso di raffigurare il corpo e la gestualità.
La mostra rientra nel programma espositivo di Photofestival, rassegna internazionale di fotografia che si tiene a Milano dal 7 settembre al 15 novembre 2020.
23
settembre 2020
Maddalena Arcelloni – Incredibly Close
Dal 23 settembre al 20 novembre 2020
fotografia
Location
OTHER SIZE GALLERY
Milano, Via Andrea Maffei, 1, (Milano)
Milano, Via Andrea Maffei, 1, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì, ore 10 - 18
Vernissage
23 Settembre 2020, dalle 15 alle 22
Ufficio stampa
NORA comunicazione
Autore
Curatore