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Maddalena Palladini – Serendipity. La fortuna di scoprire
Disabitudine verso metodicità univoche e condizione favorevole alla divagazione/scoperta in mano all’artista, esploratrice emozionale che ha saputo ben “capitalizzare” il rapporto intimamente intessuto con la realtà del natio territorio ligure.
Comunicato stampa
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Dall'interno, l'apparenza di ogni cambiamento stilistico-pittorico provoca un’onda d'urto molto più penetrante, come un effetto farfalla che finisce per riossigenare la pittura stessa. Evitando pertanto il rischio della sua asfissia. Tempo addietro le espressioni qualificanti nella pittura di Maddalena Palladini erano principalmente ambientazioni prettamente definite, ricostruite dall'artista come scene aperte nella capacità di attrarre sensorialmente soggetti a loro esterni. Oggi l'attitudine dell'artista nei riguardi della pittura è mutata in molti punti, ma - nodo fondamentale - senza rinnegare nulla di quanto è stato.
La mostra Serendipity celebra l'incostanza doppiamente intesa, come disabitudine verso metodicità univoche e condizione favorevole alla divagazione/scoperta in mano all'artista, esploratrice emozionale che ha saputo ben “capitalizzare” il rapporto intimamente intessuto con la realtà del natio territorio ligure. Convincente nella possibilità di spostare di qualche grado l'ideale “goniometro pittorico”, la Palladini solca terreni formalmente impervi, anche cromaticamente incoerenti. Catalizzando sullo sviluppo del proprio apparato terminologico la necessità di sciogliere la figurazione sotto diverse espressioni, anche tese ad un informale marcato.
Un nuovo capitolo, dove la coscienza pittorica si dipana tra graffi, stesure malleabili, queste ultime in stretta correlazione a gocce e filamenti d'olio che danno libera evoluzione al contenuto descrittivo del paesaggio “alla Palladini”, quello che era e che ancora (r)esiste oggi (in quanto mai tacitamente immolato) nel meditato andamento prospettico dei piani visivi. È la libertà - oggi senza misure indicativamente formali - di un colore che in ogni pennellata carica è iniettato della sua naturale forza espressiva, per l'artista da sempre un mix di potenza suggestiva e profondità avvolgente.
La mostra Serendipity celebra l'incostanza doppiamente intesa, come disabitudine verso metodicità univoche e condizione favorevole alla divagazione/scoperta in mano all'artista, esploratrice emozionale che ha saputo ben “capitalizzare” il rapporto intimamente intessuto con la realtà del natio territorio ligure. Convincente nella possibilità di spostare di qualche grado l'ideale “goniometro pittorico”, la Palladini solca terreni formalmente impervi, anche cromaticamente incoerenti. Catalizzando sullo sviluppo del proprio apparato terminologico la necessità di sciogliere la figurazione sotto diverse espressioni, anche tese ad un informale marcato.
Un nuovo capitolo, dove la coscienza pittorica si dipana tra graffi, stesure malleabili, queste ultime in stretta correlazione a gocce e filamenti d'olio che danno libera evoluzione al contenuto descrittivo del paesaggio “alla Palladini”, quello che era e che ancora (r)esiste oggi (in quanto mai tacitamente immolato) nel meditato andamento prospettico dei piani visivi. È la libertà - oggi senza misure indicativamente formali - di un colore che in ogni pennellata carica è iniettato della sua naturale forza espressiva, per l'artista da sempre un mix di potenza suggestiva e profondità avvolgente.
18
giugno 2016
Maddalena Palladini – Serendipity. La fortuna di scoprire
Dal 18 al 29 giugno 2016
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10-13 e 15-19
Vernissage
18 Giugno 2016, ore 17:00
Autore
Curatore