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Made in Italy before Reality. Fotografie ritrovate del Belpaese
s.t. -nuovo spazio a Roma dedicato alla fotografia- inaugura la propria attività espositiva con una mostra che nasce dal ritrovamento casuale di un archivio foto-giornalistico sulla vita sociale del nostro Paese dagli anni ’40 ai ’70. Sono state selezionate un’ottantina di stampe originali in bianco e nero, che offrono un ritratto inedito, emozionante e anche bizzarro di un’Italia non ancora del tutto assorbita dallo specchio dell’immaginario televisivo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
s.t. foto libreria galleria inaugura il proprio spazio espositivo con una mostra nata dalla recente acquisizione di un fondo foto-giornalistico dalle origini ancora un po' misteriose: una raccolta di circa un migliaio di foto originali provenienti, con ogni probabilità, dall'archivio di una rivista specializzata, legata a sua volta all'attività di alcuni istituti di ricerca e documentazione sul mondo agro-alimentare.
La collezione comprende infatti immagini di vita italiana dagli anni '40 ai '70, riconducibili a un ambito iconografico che va dal lavoro nei campi agli interni delle case contadine, dai prodotti ortofrutticoli a quelli dell'industria tessile, dalle materie prime ai cibi tipicamente nostrani sino all'avvento del panettone confezionato.
Attraverso l'evoluzione del lavoro agricolo e dei consumi alimentari, è possibile cogliere il processo di modernizzazione industriale del Belpaese, ma anche la sostanziale continuità antropologica (segnalata a suo tempo da Pasolini) tra l'Italia del periodo fascista e quella dei decenni successivi, sino alla frattura prodotta dal trionfo della cultura di massa e quindi dello “spettacolo televisivo della realtà”.
La mostra non segue tuttavia un percorso storico-sociologico, ma punta piuttosto sulle inedite implicazioni estetiche suggerite da queste fotografie, sulla fascinazione e il turbamento che le immagini del passato riescono ad esercitare sulla sensibilità contemporanea.
Dietro le foto selezionate in questa occasione (un'ottantina di stampe in bianco e nero, quasi tutte nel classico formato 18 x 24) figurano i timbri degli studi e delle agenzie che hanno fatto la storia della fotografia italiana (Istituto Luce, Farabola, Meldolesi, Villani, Publifoto, Foto Vedo), di aziende familiari tuttora attive (come la romana Foto Gioberti o lo studio Vajenti di Vicenza), ma soprattutto le sigle degli enti pubblici che le avevano commissionate.
In molti casi, anzi, il nome del committente sul verso della foto risulta l'unica fonte certa per ricostruire la storia di questi immagini. La mostra, in particolare, propone una significativa panoramica del lavoro di documentazione (circa 4.000 scatti) svolto nel 1942-43 dal Servizio Fotografico del Comitato Nazionale Stampa e Propaganda Rurale per conto del Ministero della Cultura Popolare e di quello dell'Agricoltura e delle Foreste (che custodisce attualmente i negativi e parte delle stampe originali).
Dalla qualità delle foto ritrovate da s.t. ed esposte in mostra si evince che a un simile lavoro di ricerca parteciparono dei professionisti pienamente consapevoli delle potenzialità del mezzo fotografico e delle proprie risorse espressive. Tra le immagini più spettacolari prodotte per Stampa Rurale, figurano quelle dedicate ai famosi orti di guerra, sorti anche a Roma, a partire dal 1941, in diversi luoghi della città.
Per documentare ancor meglio la rilevanza di questa factory, oltre alle fotografie presenti nel fondo di s.t., saranno esposte anche alcune immagini provenienti da un'altra collezione privata.
La collezione comprende infatti immagini di vita italiana dagli anni '40 ai '70, riconducibili a un ambito iconografico che va dal lavoro nei campi agli interni delle case contadine, dai prodotti ortofrutticoli a quelli dell'industria tessile, dalle materie prime ai cibi tipicamente nostrani sino all'avvento del panettone confezionato.
Attraverso l'evoluzione del lavoro agricolo e dei consumi alimentari, è possibile cogliere il processo di modernizzazione industriale del Belpaese, ma anche la sostanziale continuità antropologica (segnalata a suo tempo da Pasolini) tra l'Italia del periodo fascista e quella dei decenni successivi, sino alla frattura prodotta dal trionfo della cultura di massa e quindi dello “spettacolo televisivo della realtà”.
La mostra non segue tuttavia un percorso storico-sociologico, ma punta piuttosto sulle inedite implicazioni estetiche suggerite da queste fotografie, sulla fascinazione e il turbamento che le immagini del passato riescono ad esercitare sulla sensibilità contemporanea.
Dietro le foto selezionate in questa occasione (un'ottantina di stampe in bianco e nero, quasi tutte nel classico formato 18 x 24) figurano i timbri degli studi e delle agenzie che hanno fatto la storia della fotografia italiana (Istituto Luce, Farabola, Meldolesi, Villani, Publifoto, Foto Vedo), di aziende familiari tuttora attive (come la romana Foto Gioberti o lo studio Vajenti di Vicenza), ma soprattutto le sigle degli enti pubblici che le avevano commissionate.
In molti casi, anzi, il nome del committente sul verso della foto risulta l'unica fonte certa per ricostruire la storia di questi immagini. La mostra, in particolare, propone una significativa panoramica del lavoro di documentazione (circa 4.000 scatti) svolto nel 1942-43 dal Servizio Fotografico del Comitato Nazionale Stampa e Propaganda Rurale per conto del Ministero della Cultura Popolare e di quello dell'Agricoltura e delle Foreste (che custodisce attualmente i negativi e parte delle stampe originali).
Dalla qualità delle foto ritrovate da s.t. ed esposte in mostra si evince che a un simile lavoro di ricerca parteciparono dei professionisti pienamente consapevoli delle potenzialità del mezzo fotografico e delle proprie risorse espressive. Tra le immagini più spettacolari prodotte per Stampa Rurale, figurano quelle dedicate ai famosi orti di guerra, sorti anche a Roma, a partire dal 1941, in diversi luoghi della città.
Per documentare ancor meglio la rilevanza di questa factory, oltre alle fotografie presenti nel fondo di s.t., saranno esposte anche alcune immagini provenienti da un'altra collezione privata.
30
ottobre 2007
Made in Italy before Reality. Fotografie ritrovate del Belpaese
Dal 30 ottobre al 07 dicembre 2007
fotografia
Location
S.T. FOTO LIBRERIA GALLERIA
Roma, Via Degli Ombrellari, 25, (Roma)
Roma, Via Degli Ombrellari, 25, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10.30-20.30
Vernissage
30 Ottobre 2007, ore 19
Autore
Curatore