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Madi
Il MAGI ‘900 dedica un ampio spazio al Movimento MADI, già presente al museo, ora arricchito da nuove donazioni e comodati di importanti artisti internazionali. Le opere saranno 92 di 63 artisti provenienti da tutto il mondo.
Comunicato stampa
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Il MAGI ‘900 dedica un ampio spazio al Movimento MADI, già presente al museo, ora arricchito da nuove donazioni e comodati di importanti artisti internazionali.
Il 3 Agosto 1946, in occasione dell’ esposizione all’Instituto Francés de Estudios Superiores di Buenos Aires, Carmelo Arden Quin dà lettura del Manifesto Madi, riprendendo quanto aveva pubblicato sull’unico numero della rivista ”Arturo” già nel 1944: Ninguna Expresión, Rapresentaación, Significación. El ombre conqistarà el spacio multimensional. Jubilo.Negación de toda melancolia. Voluntad constructiva. Comunión. Poesía del contacto social. Nasce così il Movimento Madi per opera dello stesso Arden Quin, Rhod Rothfuss e Gyula Kosice. Il Movimento Madi (da Materialismo Dialettico) è la conseguenza di una scissione di un preesistente e più numeroso gruppo di artisti argentini denominato, prima, ”Arte Concreto” e successivamente “Arte Concreto-Invencion” e del quale fecero parte, tra gli altri, Tomás Maldonado, Edgar Bayley, Lidy Prati, Benicio Nunez, Jommi, Martin Blaszko,Raul Lozza e Alfredo Hlito.
Dopo il trasferimento a Parigi di Carmelo Arden Quin, avvenuto nel 1948, Salvador Presta, in quegli anni residente a Buenos Aires, entra a far parte del Movimento Madi e dopo il suo ritorno in Italia, al seguito di Lucio Fontana, propone, nel 1948 a Genova la costituzione di un primo gruppo italiano che, però, ha breve durata.
Nel 1991 lo stesso Presta, per la seconda volta e con maggiore successo, promuove la costituzione del “Gruppo Madi Italia” presso la sede di Arte Struktura di Milano. Oggi gli artisti che fanno parte della rinnovata “Associazione Arte Madi Italia” sono 18 ed appartengono a varie regioni, ma il Movimento Madi Internazionale può contare anche su gruppi in Argentina, Francia, Ungheria, Belgio, Olanda e su altri singoli artisti in Brasile, Giappone, Spagna, Stati Uniti, Uruguay, Svezia, Slovacchia e Venezuela.
La presente sala, vuole dare un’esauriente testimonianza di un movimento che, pur essendo stato fondato da più di un cinquantennio, è ancora vivo ed attuale, e si accresce nel tempo con nuove adesioni.
Il 3 Agosto 1946, in occasione dell’ esposizione all’Instituto Francés de Estudios Superiores di Buenos Aires, Carmelo Arden Quin dà lettura del Manifesto Madi, riprendendo quanto aveva pubblicato sull’unico numero della rivista ”Arturo” già nel 1944: Ninguna Expresión, Rapresentaación, Significación. El ombre conqistarà el spacio multimensional. Jubilo.Negación de toda melancolia. Voluntad constructiva. Comunión. Poesía del contacto social. Nasce così il Movimento Madi per opera dello stesso Arden Quin, Rhod Rothfuss e Gyula Kosice. Il Movimento Madi (da Materialismo Dialettico) è la conseguenza di una scissione di un preesistente e più numeroso gruppo di artisti argentini denominato, prima, ”Arte Concreto” e successivamente “Arte Concreto-Invencion” e del quale fecero parte, tra gli altri, Tomás Maldonado, Edgar Bayley, Lidy Prati, Benicio Nunez, Jommi, Martin Blaszko,Raul Lozza e Alfredo Hlito.
Dopo il trasferimento a Parigi di Carmelo Arden Quin, avvenuto nel 1948, Salvador Presta, in quegli anni residente a Buenos Aires, entra a far parte del Movimento Madi e dopo il suo ritorno in Italia, al seguito di Lucio Fontana, propone, nel 1948 a Genova la costituzione di un primo gruppo italiano che, però, ha breve durata.
Nel 1991 lo stesso Presta, per la seconda volta e con maggiore successo, promuove la costituzione del “Gruppo Madi Italia” presso la sede di Arte Struktura di Milano. Oggi gli artisti che fanno parte della rinnovata “Associazione Arte Madi Italia” sono 18 ed appartengono a varie regioni, ma il Movimento Madi Internazionale può contare anche su gruppi in Argentina, Francia, Ungheria, Belgio, Olanda e su altri singoli artisti in Brasile, Giappone, Spagna, Stati Uniti, Uruguay, Svezia, Slovacchia e Venezuela.
La presente sala, vuole dare un’esauriente testimonianza di un movimento che, pur essendo stato fondato da più di un cinquantennio, è ancora vivo ed attuale, e si accresce nel tempo con nuove adesioni.
22
maggio 2010
Madi
22 maggio 2010
arte contemporanea
Location
MAGI 900
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Biglietti
Dal 23 maggio le opere Madi faranno parte della Collezione permanente e quindi l'ingresso è quello del Museo:
€ 7,00 intero
€ 5,00 ridotto
Orario di apertura
da martedì a domenica 10 - 18
Vernissage
22 Maggio 2010, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore