Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Madre – Tributo a Teresa di Calcutta
A pochi giorni dall’anniversario della beatificazione di Madre Teresa di Calcutta (19 ottobre 2003) una mostra fotografica con cui il Gruppo FMR-ART’E’ intende offrire un tributo alla straordinaria figura della piccola-grande Missionaria.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Oggi la gente è affamata d'amore, e l'amore è la sola risposta alla solitudine e alla grande povertà.
In alcuni paesi non c'è fame di pane, la gente soffre invece di terribile solitudine, terribile disperazione, terribile odio, perché si sente indesiderata, derelitta e senza speranza. Ha dimenticato come si fa a sorridere. Ha dimenticato la bellezza del tocco umano. Ha dimenticato cos'è l'amore degli uomini.
Ha bisogno di qualcuno che la capisca e la rispetti” (Madre Teresa)
A pochi giorni dall’anniversario della beatificazione di Madre Teresa di Calcutta (19 ottobre 2003) una mostra fotografica con cui il Gruppo FMR-ART’E’ intende offrire un tributo alla straordinaria figura della piccola-grande Missionaria, che amava definirsi "la piccola matita di Dio", un semplice strumento fra le Sue mani. Una mostra che vuole essere anche un tributo alla vera Calcutta, la città di coloro che nascono, sopravvivono e muoiono per strada.
Una selezione di fotografie in bianco e nero realizzate dal giornalista argentino Mario Podestá, testimone privilegiato fin dall’inizio degli anni Settanta e per gli ultimi trent’anni di conflitti bellici e crisi umanitarie, scomparso nell’aprile 2003 in Iraq, a pochi chilometri da Bagdad, in un incidente d’auto per cause ancora imprecisate.
Podestá, che ha cercato per tutta la vita di raccontare “dal profondo del cuore, il linguaggio universale del dolore”, ha sentito il dovere di prendere posizione rispetto al mondo, mostrandolo quale era, e tentando così di dare il proprio contributo per poterlo cambiare.
Le sue sono immagini dalla forza dirompente, che feriscono disturbano e commuovono, e proprio per questo costituiscono un motivo ancor più forte per riflettere.
In un momento storico come quello in cui viviamo, di violenza dilagante, che vede tra le sue vittime molti tra coloro che, per mestiere o per vocazione, documentano la realtà, oppure svolgono attività umanitarie, la figura di Madre Teresa, appare più che mai come un richiamo forte rivolto a tutta la società ad esprimere un’opinione, a confrontarsi con la propria storia, a condividere il disprezzo verso la guerra, una società che – come scrive lo stesso Podestá nella sua Lettera aperta alla speranza – deve “smettere di guardare e cominciare a vedere” e impegnarsi per un futuro di pace.
Curata da Mónica Matarazzo e Marilé Zaera, la mostra è stata realizzata in collaborazione con il Gruppo Bancario Spagnolo Cajasur e presenta una quarantina di fotografie suddivise in tre sezioni tematiche: Madre, La città e L’opera.
L’occhio del fotografo si fissa a volte su particolari della Missionaria più conosciuta al mondo, il suo fisico fragile e minuto, piegato dalla fatica, il volto solcato dalle rughe, le sue mani o i suoi piedi deformati dalla vecchiaia e dalla malattia; altre volte si concentra sui volti indifesi di donne e bambini, ma anche sulle condizioni estreme di vita che rappresentano la quotidianità per Calcutta, una città fatta di esseri umani che si riversano a migliaia in strada, di visi stravolti dal dolore, di mutilati e di lebbrosari; infine sull’impegno coraggioso e instancabile di suore e volontari in favore degli infermi e dei moribondi abbandonati e, in particolare, sull’opera della Missionarie della Carità.
TA MATETE offre così ai suoi visitatori un evento di grande portata e dall’innegabile coinvolgimento emotivo. Un sottofondo di musiche indiane farà da colonna sonora alla visita degli spazi espositivi della galleria, mentre i nove maxischermo dell’Arena Incantata proietteranno il video dell’ultima intervista che Madre Teresa ha rilasciato a Mario Podestá.
In alcuni paesi non c'è fame di pane, la gente soffre invece di terribile solitudine, terribile disperazione, terribile odio, perché si sente indesiderata, derelitta e senza speranza. Ha dimenticato come si fa a sorridere. Ha dimenticato la bellezza del tocco umano. Ha dimenticato cos'è l'amore degli uomini.
Ha bisogno di qualcuno che la capisca e la rispetti” (Madre Teresa)
A pochi giorni dall’anniversario della beatificazione di Madre Teresa di Calcutta (19 ottobre 2003) una mostra fotografica con cui il Gruppo FMR-ART’E’ intende offrire un tributo alla straordinaria figura della piccola-grande Missionaria, che amava definirsi "la piccola matita di Dio", un semplice strumento fra le Sue mani. Una mostra che vuole essere anche un tributo alla vera Calcutta, la città di coloro che nascono, sopravvivono e muoiono per strada.
Una selezione di fotografie in bianco e nero realizzate dal giornalista argentino Mario Podestá, testimone privilegiato fin dall’inizio degli anni Settanta e per gli ultimi trent’anni di conflitti bellici e crisi umanitarie, scomparso nell’aprile 2003 in Iraq, a pochi chilometri da Bagdad, in un incidente d’auto per cause ancora imprecisate.
Podestá, che ha cercato per tutta la vita di raccontare “dal profondo del cuore, il linguaggio universale del dolore”, ha sentito il dovere di prendere posizione rispetto al mondo, mostrandolo quale era, e tentando così di dare il proprio contributo per poterlo cambiare.
Le sue sono immagini dalla forza dirompente, che feriscono disturbano e commuovono, e proprio per questo costituiscono un motivo ancor più forte per riflettere.
In un momento storico come quello in cui viviamo, di violenza dilagante, che vede tra le sue vittime molti tra coloro che, per mestiere o per vocazione, documentano la realtà, oppure svolgono attività umanitarie, la figura di Madre Teresa, appare più che mai come un richiamo forte rivolto a tutta la società ad esprimere un’opinione, a confrontarsi con la propria storia, a condividere il disprezzo verso la guerra, una società che – come scrive lo stesso Podestá nella sua Lettera aperta alla speranza – deve “smettere di guardare e cominciare a vedere” e impegnarsi per un futuro di pace.
Curata da Mónica Matarazzo e Marilé Zaera, la mostra è stata realizzata in collaborazione con il Gruppo Bancario Spagnolo Cajasur e presenta una quarantina di fotografie suddivise in tre sezioni tematiche: Madre, La città e L’opera.
L’occhio del fotografo si fissa a volte su particolari della Missionaria più conosciuta al mondo, il suo fisico fragile e minuto, piegato dalla fatica, il volto solcato dalle rughe, le sue mani o i suoi piedi deformati dalla vecchiaia e dalla malattia; altre volte si concentra sui volti indifesi di donne e bambini, ma anche sulle condizioni estreme di vita che rappresentano la quotidianità per Calcutta, una città fatta di esseri umani che si riversano a migliaia in strada, di visi stravolti dal dolore, di mutilati e di lebbrosari; infine sull’impegno coraggioso e instancabile di suore e volontari in favore degli infermi e dei moribondi abbandonati e, in particolare, sull’opera della Missionarie della Carità.
TA MATETE offre così ai suoi visitatori un evento di grande portata e dall’innegabile coinvolgimento emotivo. Un sottofondo di musiche indiane farà da colonna sonora alla visita degli spazi espositivi della galleria, mentre i nove maxischermo dell’Arena Incantata proietteranno il video dell’ultima intervista che Madre Teresa ha rilasciato a Mario Podestá.
15
ottobre 2004
Madre – Tributo a Teresa di Calcutta
Dal 15 al 31 ottobre 2004
fotografia
Location
TA MATETE
Roma, Via IV Novembre, 140, (Roma)
Roma, Via IV Novembre, 140, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 21.00; sabato dalle 10.00 alle 13.00; chiuso la domenica
Vernissage
15 Ottobre 2004, ore 19.30