Una grande mostra da oltre cento opere per celebrare a tutto tondo la maestria di Gualtiero Nativi, il grande astrattista che dal Dopoguerra agli anni Ottanta fece scuola assieme ad altri grandi come Vinicio Berti, Bruno Brunetti, Alvaro Monnini e Mario Nuti. Al centro Fornace Pasquinucci di Capraia Fiorentina, l’artista di Greve in Chianti scomparso nel 1999 sarà al centro dell’esposizione curata dall’associazione culturale capraina in collaborazione della Galleria Nozzoli di Empoli e della stessa famiglia Nativi, che ha messo a disposizione delle opere mai esposte. Questa personale, infatti, ha la particolarità di presentare non solo i lavori di astrattista realizzati nel corso della carriera, ma anche inedite opere figurative, sette sculture e dei bassorilievi monocromi realizzati con radici, cortecce d’albero e cartapesta. Insomma, un Nativi tutto da scoprire.

Durante l'inaugurazione sarà presentato un catalogo sulle opere dell’artista grevigiano dal 1943 al ’63, edito dalla Galleria Nozzoli in collaborazione con l’Archivio Nativi e con la presentazione del critico d’arte Marco Moretti.

A corredo dell’interessante mostra, anche due venerdì culturali del ciclo “Manipolatori di simboli” a cura del professor Lorenzo Poggi: il 24 ottobre alle 21.30 Tiziana Ladra parlerà di “Leoncillo e Fontana ceramisti” e alla stessa ora del 31 ottobre spazio a Davide Parri per “Abissi, ambienti, scenari, sfondi e rappresentazioni spaziali nell'arte dal medioevo all'età contemporanea”.