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Maestri del ‘900. Da Brindisi a Soffiantino. Da Bionda a Mondino
Mostra collettiva di: Luca Alinari, Mario Bionda, Remo Brindisi, Ennio Calabria, Bruno Daniele, Athos Faccincani, Giovan Francesco Gonzaga, Marco Lodola, Bruno Landi, Roberto Masi, Aldo Mondino, Omar Ronda, Enrico Colombotto Rosso, Giacomo Soffiantino, Enrico Villani.
Comunicato stampa
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I MAESTRI DEL '900
DA BRINDISI A SOFFIANTINO
DA BIONDA A MONDINO
La sala principale della galleria d’arte contemporanea Art & Wine Gallery ospita una rassegna di opere di artisti che hanno segnato il panorama italiano, ma anche internazionale, del ventesimo secolo. E’ proprio nella molteplicità degli stili pittorici che la Art & Wine Gallery ricerca l’intervento e il contributo squisitamente originale che questi pennelli hanno apportato all’arte italiana novecentesca, sia nel figurativismo che, alcuni di loro, nell’informale.
Nella galleria di Palazzo Medici del Vascello si potranno ammirare ben 22 loro opere. Sia per l’ordine alfabetico che per l’indubbia fama, possiamo cominciare con la presentazione di Luca Alinari: il n. 20 del magazine Art & Wine aveva già dedicato una copertina alle sue atmosfere trasognate, evocative e fiabesche, ora mutuate sui paesaggi di foggia a volte anche infantile, ora sulle regine dei sogni di ispirazione medievale. Non c’è onore più grande del vedere esposta la propria opera agli Uffizi, soprattutto per un fiorentino come Alinari: il suo “Autoritratto” gli è valso questa esclusiva. In galleria saranno visibili due suoi lavori.
Tra gli artisti in mostra ecco anche Omar Ronda, il creatore della “Cracking art”, il movimento ribelle che utilizzava materiali di riciclo e inseriva appariscenti animali dai colori sgargianti in contesti cittadini. Ora l’artista biellese si è conquistato importante fama in Italia e all’estero grazie alle sue tecniche miste “frozen” in cui impreziosisce fotografie di vip con originalissimo talento. Al Palazzo Medici del Vascello sarà esposta una provocatoria Marilyn con la bandiera dell’ex Unione Sovietica.
Nel ’29 invece è nato Giacomo Soffiantino, un artista torinese che sperimenta tecniche molto differenti tra loro, e che si è caratterizzato per la sua personale espressività informale. Dopo essersi diplomato all’Accademia Albertina, ci è tornato come docente, ricevendo nel frattempo moltissimi premi e riconoscimenti. Una sua opera astratta è esposta alla Pinacoteca Civica di Palazzo Mazzetti, in galleria ci sarà invece una assai più rara figura di donna.
Torinese come Soffiantino è Aldo Mondino, ma sarebbe meglio definirlo un cosmopolita: le sue opere hanno viaggiato da New York a Parigi, da Calcutta a Londra. Il suo stile è il prodotto di influenze incredibilmente varie, tra cui il surrealismo, il dadaismo e la pop art, da cui però Mondino ha saputo trarre un’elaborazione personale, culminata nei suoi famosi dervisci o nei mosaici di cioccolatini. In esposizione un inusuale volto di donna, realizzato per la manifestazione “Una modella per l’arte” nel 1997.
Altrettanto cosmopolita è l’artista che firma l’opera che dà il volto a questa mostra: Remo Brindisi. Il catalogo della sua prima mostra personale fu firmato da niente meno che Eugenio Montale, e non passò molto tempo prima che fosse nominato presidente della Triennale di Milano. Ma Asti ricorda bene questo artista, a cui nel 1988 commissionò due sendalli per la festa di san Secondo, di cui uno ancora conservato nella Collegiata. Sarà visibile da Art & Wine un vero capolavoro del 1989, “Maternità nuda”.
DA BRINDISI A SOFFIANTINO
DA BIONDA A MONDINO
La sala principale della galleria d’arte contemporanea Art & Wine Gallery ospita una rassegna di opere di artisti che hanno segnato il panorama italiano, ma anche internazionale, del ventesimo secolo. E’ proprio nella molteplicità degli stili pittorici che la Art & Wine Gallery ricerca l’intervento e il contributo squisitamente originale che questi pennelli hanno apportato all’arte italiana novecentesca, sia nel figurativismo che, alcuni di loro, nell’informale.
Nella galleria di Palazzo Medici del Vascello si potranno ammirare ben 22 loro opere. Sia per l’ordine alfabetico che per l’indubbia fama, possiamo cominciare con la presentazione di Luca Alinari: il n. 20 del magazine Art & Wine aveva già dedicato una copertina alle sue atmosfere trasognate, evocative e fiabesche, ora mutuate sui paesaggi di foggia a volte anche infantile, ora sulle regine dei sogni di ispirazione medievale. Non c’è onore più grande del vedere esposta la propria opera agli Uffizi, soprattutto per un fiorentino come Alinari: il suo “Autoritratto” gli è valso questa esclusiva. In galleria saranno visibili due suoi lavori.
Tra gli artisti in mostra ecco anche Omar Ronda, il creatore della “Cracking art”, il movimento ribelle che utilizzava materiali di riciclo e inseriva appariscenti animali dai colori sgargianti in contesti cittadini. Ora l’artista biellese si è conquistato importante fama in Italia e all’estero grazie alle sue tecniche miste “frozen” in cui impreziosisce fotografie di vip con originalissimo talento. Al Palazzo Medici del Vascello sarà esposta una provocatoria Marilyn con la bandiera dell’ex Unione Sovietica.
Nel ’29 invece è nato Giacomo Soffiantino, un artista torinese che sperimenta tecniche molto differenti tra loro, e che si è caratterizzato per la sua personale espressività informale. Dopo essersi diplomato all’Accademia Albertina, ci è tornato come docente, ricevendo nel frattempo moltissimi premi e riconoscimenti. Una sua opera astratta è esposta alla Pinacoteca Civica di Palazzo Mazzetti, in galleria ci sarà invece una assai più rara figura di donna.
Torinese come Soffiantino è Aldo Mondino, ma sarebbe meglio definirlo un cosmopolita: le sue opere hanno viaggiato da New York a Parigi, da Calcutta a Londra. Il suo stile è il prodotto di influenze incredibilmente varie, tra cui il surrealismo, il dadaismo e la pop art, da cui però Mondino ha saputo trarre un’elaborazione personale, culminata nei suoi famosi dervisci o nei mosaici di cioccolatini. In esposizione un inusuale volto di donna, realizzato per la manifestazione “Una modella per l’arte” nel 1997.
Altrettanto cosmopolita è l’artista che firma l’opera che dà il volto a questa mostra: Remo Brindisi. Il catalogo della sua prima mostra personale fu firmato da niente meno che Eugenio Montale, e non passò molto tempo prima che fosse nominato presidente della Triennale di Milano. Ma Asti ricorda bene questo artista, a cui nel 1988 commissionò due sendalli per la festa di san Secondo, di cui uno ancora conservato nella Collegiata. Sarà visibile da Art & Wine un vero capolavoro del 1989, “Maternità nuda”.
12
febbraio 2012
Maestri del ‘900. Da Brindisi a Soffiantino. Da Bionda a Mondino
Dal 12 al 26 febbraio 2012
arte contemporanea
Location
ART & WINE GALLERY – PALAZZO MEDICI DEL VASCELLO
Asti, Piazza Roma, 13, (Asti)
Asti, Piazza Roma, 13, (Asti)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato dalle 14,30 alle 18,30
domenica dalle 15 alle 19
Vernissage
12 Febbraio 2012, ore 16,30
Autore
Curatore