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Maestri della Fotografia del XIX Secolo
Una mostra e un libro a conferma dell’impegno di Lanterna Magica nella divulgazione della grande fotografia del XIX secolo. In mostra cinquanta fotografie originali vintage di alcuni tra i più grandi fotografi dell’Ottocento, una vera e propria “ripassata” della storia della fotografia.
Comunicato stampa
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Grandi Eventi Lanterna Magica
Una mostra e un libro a conferma dell’impegno di Lanterna Magica nella divulgazione della grande fotografia del XIX secolo.
In mostra cinquanta fotografie originali vintage di alcuni tra i più grandi fotografi dell’Ottocento, una vera e propria “ripassata” della storia della fotografia internazionale delle origini.
Le immagini in esposizione provengono tutte dall’archivio di Lanterna Magica e dalla collezione di Vincenzo Mirisola.
Il catalogo di 150 pagine edito esclusivamente in versione ebook sarà disponibile per l’acquisto nei giorni successivi all’apertura della mostra sui principali store nazionali che commercializzano libri in formato elettronico: IBS, Bol/Mondadori, Simplicissimus book farm, Biblet, Ebook e diversi altri.
Un estratto gratuito del catalogo potrà invece essere scaricato liberamente dal sito www.lanternamagica.eu
Oltre alle foto presentate in mostra, il libro/catalogo contiene una vasta scelta di immagini che costituiscono il meglio della collezione Mirisola, dalle origini della fotografia fino agli anni Novanta dell’Ottocento, con le biografie dei fotografi e una preziosa guida al collezionismo delle immagini vintage.
Ricordiamo che gli ebook sono libri a tutti gli effetti; hanno un proprio codice ISBN che identifica titolo, autore e casa editrice, e sono opere protette. Lanterna Magica Edizioni è il primo e l’unico editore italiano presente attualmente in questo nuovo settore editoriale con ebook di immagini. Sono già 13 i libri pubblicati in versione elettronica, e se ne aggiungeranno presto altri.
La mostra si apre idealmente con un’immagine degli albori della fotografia, una carta salata da calotipo (negativo di carta) databile intorno al 1851 ca. opera del Barone Jean-Baptiste Louis Gros (1793-1870). Dagherrotipista e calotipista parigino delle origini, fondatore e presidente dell’Heliographic Society nel 1851, Gros è conosciuto per i suoi eccellenti dagherrotipi di Atene e per una serie di calotipi dedicati alle armature medievali. Lanterna Magica espone e pubblica due di queste immagini originali. Altre carte salate, dagherrotipi e ambrotipi di altri autori sono presentate solo in catalogo.
La fotografia italiana delle origini è presente in mostra e nel catalogo con immagini su carta salata di Giacomo Caneva, e con fotografie all’albumina della Scuola romana e veneziana: l’Inglese operante a Roma Robert Macpherson, di cui vengono mostrati splendidi paesaggi di grandi dimensioni della campagna romana, tra cui una bellissima foto in ovale, i fotografi romani Gioacchino Altobelli e Pompeo Molins, Michele Mang e altri; i veneziani Carlo Ponti, autore di due splendide fotografie formato 26x36 cm scattate a Napoli, e Carlo Naya di cui si possono ammirare alcune vedute di grande formato di Venezia, tra cui un notturno con effetto chiaro di luna.
Tra i fotografi stranieri operanti in Italia, notevole l’opera del tedesco Maurizio Lotze, del quale Lanterna Magica espone una splendida veduta del Ponte Catello di Verona. Tra i fotografi tedeschi non potevano mancare Giorgio Sommer, con una scena di genere di “Lazzaroni napoletani” e una veduta di Palermo, e Wilhelm Von Gloeden presente con alcune immagini scattate a Taormina.
Altri italiani in mostra sono Gaudenzio Marconi con un’incredibile e commovente nudo di donna con una gamba amputata, i fratelli Felice e Antonio Beato, il primo con una foto del Giappone e l’altro con delle foto egiziane. Molti altri fotografi operanti in Italia sono mostrati solo in catalogo.
Di Adolphe Braun, fotografo svizzero con studio a Parigi è esposto uno still-life di fiori. L’importanza di questa foto risiede nel fatto che gli still-life di fiori di Braun sono i primi in assoluto nella storia del mezzo fotografico e sono databili intorno al 1852-54. La foto è anche una delle primissime immagini stampate con la tecnica all’albumina, in uso in Francia dalla fine del 1852.
Una cospicua sezione della mostra e del catalogo è dedicata alle foto etniche dell’Egitto, del Giappone, dell’India e del Marocco. Sono presentati i principali fotografi del genere: i francesi Sebah, Arnoux e Rubellin, i fratelli Zangaki originari della Grecia, l’indiano Shepherd e il fotografo marocchino Cavilla. Il francese Rubellin operante a Smirne è autore invece di uno dei primi fotomontaggi della storia della fotografia. L’immagine del 1865 mostra due uomini turchi che fumano il narghilé davanti ad un monumento di Smirne. Dei fotografi operanti in Giappone sono state scelte solo cinque immagini rappresentative: un’opera del già citato Felice Beato, del Barone Von Stillfried, del vicentino Adolfo Farsari e dei giapponesi Kusakabe Kimbei e Ogawa Kazumasa.
La fotografia francese è presente oltre che con le foto di Gros, Braun, Rubellin, Arnoux e Sebah, con rarissime immagini di Wulff J.ne del bombardamento di Parigi ai tempi della Comune (1871). La fotografia americana con un’immagine del fotografo paesaggista George K. Warren del 1860; quella indiana con un’immagine di Shepherd-Robertson di Agra e una straordinaria scena di strada di Bombay di Samuel Bourne; quella inglese con alcune immagini del grande fotografo Francis Frith, autore della storica serie su Libia, Egitto e Palestina, ma anche di una piccola serie sull’Italia nel 1873.
Della fotografia greca delle origini vengono presentate due immagini di Dimitrios Constantin del 1858/60 ca.
Infine i fotografi siciliani, dei quali sono presenti nel catalogo diverse foto originali; ma per la mostra si è scelto un solo fotografo, quel Giovanni Crupi di Taormina, le cui immagini sono degne di ben figurare insieme a quelle di Wilhelm Von Gloeden e degli altri autori internazionali. Di Crupi vengono esposte ben sette fotografie. È l’omaggio del curatore della mostra a questo grande e sfortunato fotografo che non riuscì in vita a raggiungere la notorietà dell’amico Von Gloeden, e che continua ad essere ingiustamente ignorato dalla critica e dalla storiografia contemporanea. Molte delle sue foto sono tuttora attribuite a Von Gloeden che acquistò le lastre negative di Crupi ad inizio Novecento, e che diffuse col suo credito immagini che non gli appartenevano.
Una mostra e un libro a conferma dell’impegno di Lanterna Magica nella divulgazione della grande fotografia del XIX secolo.
In mostra cinquanta fotografie originali vintage di alcuni tra i più grandi fotografi dell’Ottocento, una vera e propria “ripassata” della storia della fotografia internazionale delle origini.
Le immagini in esposizione provengono tutte dall’archivio di Lanterna Magica e dalla collezione di Vincenzo Mirisola.
Il catalogo di 150 pagine edito esclusivamente in versione ebook sarà disponibile per l’acquisto nei giorni successivi all’apertura della mostra sui principali store nazionali che commercializzano libri in formato elettronico: IBS, Bol/Mondadori, Simplicissimus book farm, Biblet, Ebook e diversi altri.
Un estratto gratuito del catalogo potrà invece essere scaricato liberamente dal sito www.lanternamagica.eu
Oltre alle foto presentate in mostra, il libro/catalogo contiene una vasta scelta di immagini che costituiscono il meglio della collezione Mirisola, dalle origini della fotografia fino agli anni Novanta dell’Ottocento, con le biografie dei fotografi e una preziosa guida al collezionismo delle immagini vintage.
Ricordiamo che gli ebook sono libri a tutti gli effetti; hanno un proprio codice ISBN che identifica titolo, autore e casa editrice, e sono opere protette. Lanterna Magica Edizioni è il primo e l’unico editore italiano presente attualmente in questo nuovo settore editoriale con ebook di immagini. Sono già 13 i libri pubblicati in versione elettronica, e se ne aggiungeranno presto altri.
La mostra si apre idealmente con un’immagine degli albori della fotografia, una carta salata da calotipo (negativo di carta) databile intorno al 1851 ca. opera del Barone Jean-Baptiste Louis Gros (1793-1870). Dagherrotipista e calotipista parigino delle origini, fondatore e presidente dell’Heliographic Society nel 1851, Gros è conosciuto per i suoi eccellenti dagherrotipi di Atene e per una serie di calotipi dedicati alle armature medievali. Lanterna Magica espone e pubblica due di queste immagini originali. Altre carte salate, dagherrotipi e ambrotipi di altri autori sono presentate solo in catalogo.
La fotografia italiana delle origini è presente in mostra e nel catalogo con immagini su carta salata di Giacomo Caneva, e con fotografie all’albumina della Scuola romana e veneziana: l’Inglese operante a Roma Robert Macpherson, di cui vengono mostrati splendidi paesaggi di grandi dimensioni della campagna romana, tra cui una bellissima foto in ovale, i fotografi romani Gioacchino Altobelli e Pompeo Molins, Michele Mang e altri; i veneziani Carlo Ponti, autore di due splendide fotografie formato 26x36 cm scattate a Napoli, e Carlo Naya di cui si possono ammirare alcune vedute di grande formato di Venezia, tra cui un notturno con effetto chiaro di luna.
Tra i fotografi stranieri operanti in Italia, notevole l’opera del tedesco Maurizio Lotze, del quale Lanterna Magica espone una splendida veduta del Ponte Catello di Verona. Tra i fotografi tedeschi non potevano mancare Giorgio Sommer, con una scena di genere di “Lazzaroni napoletani” e una veduta di Palermo, e Wilhelm Von Gloeden presente con alcune immagini scattate a Taormina.
Altri italiani in mostra sono Gaudenzio Marconi con un’incredibile e commovente nudo di donna con una gamba amputata, i fratelli Felice e Antonio Beato, il primo con una foto del Giappone e l’altro con delle foto egiziane. Molti altri fotografi operanti in Italia sono mostrati solo in catalogo.
Di Adolphe Braun, fotografo svizzero con studio a Parigi è esposto uno still-life di fiori. L’importanza di questa foto risiede nel fatto che gli still-life di fiori di Braun sono i primi in assoluto nella storia del mezzo fotografico e sono databili intorno al 1852-54. La foto è anche una delle primissime immagini stampate con la tecnica all’albumina, in uso in Francia dalla fine del 1852.
Una cospicua sezione della mostra e del catalogo è dedicata alle foto etniche dell’Egitto, del Giappone, dell’India e del Marocco. Sono presentati i principali fotografi del genere: i francesi Sebah, Arnoux e Rubellin, i fratelli Zangaki originari della Grecia, l’indiano Shepherd e il fotografo marocchino Cavilla. Il francese Rubellin operante a Smirne è autore invece di uno dei primi fotomontaggi della storia della fotografia. L’immagine del 1865 mostra due uomini turchi che fumano il narghilé davanti ad un monumento di Smirne. Dei fotografi operanti in Giappone sono state scelte solo cinque immagini rappresentative: un’opera del già citato Felice Beato, del Barone Von Stillfried, del vicentino Adolfo Farsari e dei giapponesi Kusakabe Kimbei e Ogawa Kazumasa.
La fotografia francese è presente oltre che con le foto di Gros, Braun, Rubellin, Arnoux e Sebah, con rarissime immagini di Wulff J.ne del bombardamento di Parigi ai tempi della Comune (1871). La fotografia americana con un’immagine del fotografo paesaggista George K. Warren del 1860; quella indiana con un’immagine di Shepherd-Robertson di Agra e una straordinaria scena di strada di Bombay di Samuel Bourne; quella inglese con alcune immagini del grande fotografo Francis Frith, autore della storica serie su Libia, Egitto e Palestina, ma anche di una piccola serie sull’Italia nel 1873.
Della fotografia greca delle origini vengono presentate due immagini di Dimitrios Constantin del 1858/60 ca.
Infine i fotografi siciliani, dei quali sono presenti nel catalogo diverse foto originali; ma per la mostra si è scelto un solo fotografo, quel Giovanni Crupi di Taormina, le cui immagini sono degne di ben figurare insieme a quelle di Wilhelm Von Gloeden e degli altri autori internazionali. Di Crupi vengono esposte ben sette fotografie. È l’omaggio del curatore della mostra a questo grande e sfortunato fotografo che non riuscì in vita a raggiungere la notorietà dell’amico Von Gloeden, e che continua ad essere ingiustamente ignorato dalla critica e dalla storiografia contemporanea. Molte delle sue foto sono tuttora attribuite a Von Gloeden che acquistò le lastre negative di Crupi ad inizio Novecento, e che diffuse col suo credito immagini che non gli appartenevano.
26
marzo 2011
Maestri della Fotografia del XIX Secolo
Dal 26 marzo al 21 giugno 2011
fotografia
Location
LANTERNA MAGICA
Palermo, Via Goethe, 43, (Palermo)
Palermo, Via Goethe, 43, (Palermo)
Orario di apertura
da Lunedì a Sabato ore 16:00-19:30
Vernissage
26 Marzo 2011, ore 18
Autore
Curatore