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Maggie Cardelùs / Daniela De Lorenzo – Cluster
Il titolo della mostra, Cluster, va letto nel suo doppio significato di agglomerato celeste ma anche di grappolo di note suonate all’unisono nel jazz. Così si vuole evidenziare, nonostante le differenti poetiche delle due artiste, una co-presenza/dialogo che indaga il nesso tra l’immagine, il corpo e la memoria.
Comunicato stampa
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La Galleria Maria Grazia Del Prete ospiterà nei suoi spazi la mostra Cluster di Maggie Cardelùs e Daniela De Lorenzo, a cura di Mauro Panzera. Il titolo della mostra, Cluster, va letto nel suo doppio significato di agglomerato celeste ma anche di grappolo di note suonate all’unisono nel jazz. Così si vuole evidenziare, nonostante le differenti poetiche delle due artiste, una co-presenza/dialogo che indaga il nesso tra l’immagine, il corpo e la memoria. La singolarità delle ricerche svela la volontà comune di appropriarsi della gestualità. Questo attraverso un distacco corporale che mette in scena i luoghi della memoria e il desiderio di recuperare l’essenza.
Maggie Cardelùs mette al centro del suo progetto artistico la complessa relazione tra presenza materiale e iconica della fotografia. Partendo quasi sempre da foto scelte dal suo archivio di famiglia, attraverso l’azione manuale del ritaglio e del montaggio, manipola e rielabora le possibilità del medium fotografico, spingendo le forme ad una condizione liminale tra foto, disegno, scultura e video, dando vita a dei veri e propri lavori ibridi di carta fotografica. In mostra presenterà un ritaglio, Echigo forest with Zoo formato da quattro scatti fotografici rielaborati a strisce verticali e poi sovrapposti in quattro livelli e Zoo's head over forest floor, una sfera composta di una fotografia tagliata che raffigura un ragazzo con la testa sospesa appena sopra il suolo di una foresta. Inoltre, verrà esposto un video, Dive, composto da un centinaio di scatti montati in una sequenza ripetuta della medesima scena in cui l’artista si focalizza su un particolare quasi invisibile, l’ occhio che si chiude e poi si riapre della figura in posa. L’artista mette in continua tensione l’incontro che avviene tra il fotografo, il soggetto fotografato, e lo spettatore.
Daniela De Lorenzo lavora nel complesso campo della corporeità e del suo linguaggio. Per l’esposizione esibirà due sculture in feltro a parete, Il verso giusto e Tra l’altro, nate dal disegno del profilo di parti del suo corpo, che evocano un’intensa riflessione sul senso dei gesti e sull’esistenza stessa dell’essere umano. Il verso giusto riproduce due impronte della parte davanti del collo, e il titolo deriva proprio dall’etimologia della parola collo, che all’origine è ciò che si volge. Nella lieve torsione delle due parti prive di volto si percepisce uno scambio di sguardi e la precisa volontà di stabilire un dialogo intimo; Tra l’altro è una frammentazione di parti di corpo che diventa una vera e propria scultura a tutto tondo, in cui si pone l’attenzione sul vuoto che collega questi frammenti di esistenza rivolti al fuori, a qualcosa che è altro da loro stessi. Sono presenti anche due lavori fotografici dal titolo Affondo, realizzati in tempi diversi con l’autoscatto, e accostati successivamente a formare un nuovo volto dai tratti impossibili, in cui la pratica fotografica viene a configurarsi come un prodotto di una lavoro più che di uno sguardo.
Opere in mostra:
Maggie Cardelùs, Dive (2008) photo based video;
Maggie Cardelùs, Echigo forest with Zoo (2008)four layers of cut-out photographs 100x150 cm;
Maggie Cardelùs, Zoo's head over forest floor (2003-2008)cut photograph, rope diameter 32 cm;
Daniela De Lorenzo, Il verso giusto (2007) feltro, 35x25x10 cm e 34x25x12 cm;
Daniela De Lorenzo,Tra l’altro (2009) feltro, misure variabili;
Daniela De Lorenzo, Affondo (2007) fotografia digitale montata su alluminio cm 10x45;
Daniela De Lorenzo, Affondo (2007) fotografia digitale montata su alluminio cm 33x30.
Biografie.
Maggie Cardelùs. Nata nel 1962, Maggie Cardelus è un’artista ispano-americana che vive e lavora a Milano. Negli Stati Uniti ha conseguito, in ordine, il Bachelor of Arts Degree presso il Wellesley College, il Master of Architecture Degree alla Columbia University ed il Master in Fine Arts Degree presso l’Hunter College di New York. In questa città, nel 2001 ha esposto una mostra personale alla Deitch Project mentre nel 1992 e nel 1995 ha partecipato a mostre collettive. Nel 2005, oltre ad esporre in un’ulteriore group show a NY, ha presentato i suoi lavori anche al 21st Century Museum of Contemporary Art di Kanazawa, uno dei più recenti e noti musei giapponesi. La maggior parte della sua attività si è pero’ svolta, fino ad ora, in Europa, prediligendo Spagna (2007 Galeria Fucares e 1999 Circulo Bellas Artes – Madrid, Centre Cultural Tecla Sala – Barcelona, 2007 Fundacion La Caixa – Gerona, Fundacion Caja Castellon – Valencia) ed Italia (2007 Galleria Francesca Kaufamann e 1993 ViaFarini – Milano, 2004 Palazzo Tè – Mantova, 2002 Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – Torino, 1999 Palazzo delle Papesse – 2001 Siena, Manifattura Tabacchi – Firenze, 2006 Museo di Santa Giulia – Brescia). Sono da ricordare anche sue mostre alla Galerie Thadeaus Ropac – Parigi nel 2004, alla Lenbanchhaus – Munchen nel 2000, all’Artium Centro Museo de Arte Contemporanea – Vitoria nel 2002 e al Centre Culturel le Botanique – Bruxelles nel 2003.
Daniela De Lorenzo. Nata nel 1959, vive e lavora a Firenze. Dal 1985 al 1988 espone quasi esclusivamente in mostre collettive di alto profilo, curate da personaggi quali Achille Bonito Oliva e Maria Luisa Frisa e fa parte degli “Spunti di giovane arte italiana” presso la Galeria Buades – Madrid. Da lì in poi, Daniela De Lorenzo propone le sue opere nelle più importanti istituzioni e manifestazioni italiane ed europee (soprattutto partecipando a group exhibitions) tra le quali: 1988 Aperto 88, XLIII Biennale di Venezia, Venezia; 1989 PAC – Milano (si ripeterà nel 1996, a cura di Marco Meneguzzo); 1991 Museum Moderner Kunst – Wien e Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci – Prato (a cura di Amnon Barzel); 1996 XII Quadriennale d’Arte – Roma; 2000 Istituto Francese – Firenze; 2001 Palazzo delle Papesse – Siena; 2002 nuovamente al Centro Luigi Pecci – Prato e MAN – Nuoro; 2005 National Gallery – Bratislava e Palazzo Strozzi – Firenze; 2006 Museo Marino Marini – Firenze e Bejing Creative Art Center – Pechino. Per quanto riguarda le mostre personali: 1992 Galleria Schema – Firenze; 1996 La Nuova Pesa – Roma (di nuovo nel 2001); 1998 Santa Maria della Scala – Siena; 2004 Museo Archeologico – Firenze; 2007 Fondazione Olivetti – Roma; 2008 Encara de nou - La Gallera, Valencia; Josephine, performance con Ramona Caia. Limonaia di Villa Strozzi, Firenze; Viaggio in Italia , Neue Galerie Graz am Landesmuseum Joanneum , Graz; 15° Quadriennale d’Arte di Roma, Palazzo delle Esposizioni, Roma; Video shake, Limonaia di Villa Strozzi, Firenze; 1988 vent’anni prima vent’anni dopo, Centro per l’Arte Contemporanea L. Pecci, Prato; Nel 1999, ha realizzato le scene ed i costumi per l’opera “Hansel e Gretel” di E. Humperdinck, con la regia di Simona Marchini e rappresentata al Teatro Comunale, in occasione del Festival di Todi. Recentissima, la sua partecipazione all’edizione 2008 della FIAC Foire Internationale Art Contemporain – Paris.
Maggie Cardelùs mette al centro del suo progetto artistico la complessa relazione tra presenza materiale e iconica della fotografia. Partendo quasi sempre da foto scelte dal suo archivio di famiglia, attraverso l’azione manuale del ritaglio e del montaggio, manipola e rielabora le possibilità del medium fotografico, spingendo le forme ad una condizione liminale tra foto, disegno, scultura e video, dando vita a dei veri e propri lavori ibridi di carta fotografica. In mostra presenterà un ritaglio, Echigo forest with Zoo formato da quattro scatti fotografici rielaborati a strisce verticali e poi sovrapposti in quattro livelli e Zoo's head over forest floor, una sfera composta di una fotografia tagliata che raffigura un ragazzo con la testa sospesa appena sopra il suolo di una foresta. Inoltre, verrà esposto un video, Dive, composto da un centinaio di scatti montati in una sequenza ripetuta della medesima scena in cui l’artista si focalizza su un particolare quasi invisibile, l’ occhio che si chiude e poi si riapre della figura in posa. L’artista mette in continua tensione l’incontro che avviene tra il fotografo, il soggetto fotografato, e lo spettatore.
Daniela De Lorenzo lavora nel complesso campo della corporeità e del suo linguaggio. Per l’esposizione esibirà due sculture in feltro a parete, Il verso giusto e Tra l’altro, nate dal disegno del profilo di parti del suo corpo, che evocano un’intensa riflessione sul senso dei gesti e sull’esistenza stessa dell’essere umano. Il verso giusto riproduce due impronte della parte davanti del collo, e il titolo deriva proprio dall’etimologia della parola collo, che all’origine è ciò che si volge. Nella lieve torsione delle due parti prive di volto si percepisce uno scambio di sguardi e la precisa volontà di stabilire un dialogo intimo; Tra l’altro è una frammentazione di parti di corpo che diventa una vera e propria scultura a tutto tondo, in cui si pone l’attenzione sul vuoto che collega questi frammenti di esistenza rivolti al fuori, a qualcosa che è altro da loro stessi. Sono presenti anche due lavori fotografici dal titolo Affondo, realizzati in tempi diversi con l’autoscatto, e accostati successivamente a formare un nuovo volto dai tratti impossibili, in cui la pratica fotografica viene a configurarsi come un prodotto di una lavoro più che di uno sguardo.
Opere in mostra:
Maggie Cardelùs, Dive (2008) photo based video;
Maggie Cardelùs, Echigo forest with Zoo (2008)four layers of cut-out photographs 100x150 cm;
Maggie Cardelùs, Zoo's head over forest floor (2003-2008)cut photograph, rope diameter 32 cm;
Daniela De Lorenzo, Il verso giusto (2007) feltro, 35x25x10 cm e 34x25x12 cm;
Daniela De Lorenzo,Tra l’altro (2009) feltro, misure variabili;
Daniela De Lorenzo, Affondo (2007) fotografia digitale montata su alluminio cm 10x45;
Daniela De Lorenzo, Affondo (2007) fotografia digitale montata su alluminio cm 33x30.
Biografie.
Maggie Cardelùs. Nata nel 1962, Maggie Cardelus è un’artista ispano-americana che vive e lavora a Milano. Negli Stati Uniti ha conseguito, in ordine, il Bachelor of Arts Degree presso il Wellesley College, il Master of Architecture Degree alla Columbia University ed il Master in Fine Arts Degree presso l’Hunter College di New York. In questa città, nel 2001 ha esposto una mostra personale alla Deitch Project mentre nel 1992 e nel 1995 ha partecipato a mostre collettive. Nel 2005, oltre ad esporre in un’ulteriore group show a NY, ha presentato i suoi lavori anche al 21st Century Museum of Contemporary Art di Kanazawa, uno dei più recenti e noti musei giapponesi. La maggior parte della sua attività si è pero’ svolta, fino ad ora, in Europa, prediligendo Spagna (2007 Galeria Fucares e 1999 Circulo Bellas Artes – Madrid, Centre Cultural Tecla Sala – Barcelona, 2007 Fundacion La Caixa – Gerona, Fundacion Caja Castellon – Valencia) ed Italia (2007 Galleria Francesca Kaufamann e 1993 ViaFarini – Milano, 2004 Palazzo Tè – Mantova, 2002 Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – Torino, 1999 Palazzo delle Papesse – 2001 Siena, Manifattura Tabacchi – Firenze, 2006 Museo di Santa Giulia – Brescia). Sono da ricordare anche sue mostre alla Galerie Thadeaus Ropac – Parigi nel 2004, alla Lenbanchhaus – Munchen nel 2000, all’Artium Centro Museo de Arte Contemporanea – Vitoria nel 2002 e al Centre Culturel le Botanique – Bruxelles nel 2003.
Daniela De Lorenzo. Nata nel 1959, vive e lavora a Firenze. Dal 1985 al 1988 espone quasi esclusivamente in mostre collettive di alto profilo, curate da personaggi quali Achille Bonito Oliva e Maria Luisa Frisa e fa parte degli “Spunti di giovane arte italiana” presso la Galeria Buades – Madrid. Da lì in poi, Daniela De Lorenzo propone le sue opere nelle più importanti istituzioni e manifestazioni italiane ed europee (soprattutto partecipando a group exhibitions) tra le quali: 1988 Aperto 88, XLIII Biennale di Venezia, Venezia; 1989 PAC – Milano (si ripeterà nel 1996, a cura di Marco Meneguzzo); 1991 Museum Moderner Kunst – Wien e Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci – Prato (a cura di Amnon Barzel); 1996 XII Quadriennale d’Arte – Roma; 2000 Istituto Francese – Firenze; 2001 Palazzo delle Papesse – Siena; 2002 nuovamente al Centro Luigi Pecci – Prato e MAN – Nuoro; 2005 National Gallery – Bratislava e Palazzo Strozzi – Firenze; 2006 Museo Marino Marini – Firenze e Bejing Creative Art Center – Pechino. Per quanto riguarda le mostre personali: 1992 Galleria Schema – Firenze; 1996 La Nuova Pesa – Roma (di nuovo nel 2001); 1998 Santa Maria della Scala – Siena; 2004 Museo Archeologico – Firenze; 2007 Fondazione Olivetti – Roma; 2008 Encara de nou - La Gallera, Valencia; Josephine, performance con Ramona Caia. Limonaia di Villa Strozzi, Firenze; Viaggio in Italia , Neue Galerie Graz am Landesmuseum Joanneum , Graz; 15° Quadriennale d’Arte di Roma, Palazzo delle Esposizioni, Roma; Video shake, Limonaia di Villa Strozzi, Firenze; 1988 vent’anni prima vent’anni dopo, Centro per l’Arte Contemporanea L. Pecci, Prato; Nel 1999, ha realizzato le scene ed i costumi per l’opera “Hansel e Gretel” di E. Humperdinck, con la regia di Simona Marchini e rappresentata al Teatro Comunale, in occasione del Festival di Todi. Recentissima, la sua partecipazione all’edizione 2008 della FIAC Foire Internationale Art Contemporain – Paris.
12
febbraio 2009
Maggie Cardelùs / Daniela De Lorenzo – Cluster
Dal 12 febbraio al 28 marzo 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA MARIA GRAZIA DEL PRETE
Roma, Via Di Monserrato, 21, (Roma)
Roma, Via Di Monserrato, 21, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 14-20
Vernissage
12 Febbraio 2009, ore 18.00
Autore
Curatore