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Magic Carpets Italia – Anno #1: The Others / Gli altri
AlbumArte e Latitudo presentano la mostra in Italia di Magic Carpets, progetto artistico internazionale co-finanziato dal Creative Europe Programme, a conclusione del primo anno di residenze.
Comunicato stampa
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Nel mese di luglio 2018 si è concluso il primo anno di Magic Carpets, progetto artistico internazionale nato da un’idea di Benedetta Carpi De Resmini co-finanziato dal Creative Europe Programme (il programma della Commissione Europea per il sostegno ai settori della cultura e dell'audiovisivo), il cui capofila è la Biennale di Kaunas (leading partner).
Magic Carpets, sviluppato grazie alla collaborazione di tredici partner europei, ha come obiettivo principale quello di far dialogare diverse nazioni attraverso un programma di residenze artistiche internazionali e di mostre che permettano di aumentare la visibilità di talenti emergenti: un progetto che mira a sensibilizzare sul concetto di appartenenza, in cui gli artisti, al di là del proprio paese d’origine, potranno creare una rete di contatti, viaggiando e confrontandosi con altre realtà e società.
Il nome del progetto è nato da un’idea di Benedetta Carpi De Resmini - è un riferimento alle note fiabe de Le Mille e una Notte e all’idea del tappeto magico o volante, "dispositivo fantastico" per viaggiare in tutto il mondo in un batter d'occhio. La creatività e l'immaginazione di Scheherazade, usate nel raccontare storie per intrigare e coinvolgere il marito, diventano qui una convincente metafora del potere della cultura, di trasformare la sfiducia e il confronto in dialogo interculturale, comprensione reciproca, rispetto e persino amore.
Oltre a Latitudo (Italia), Magic Carpets si avvale della partecipazione della Biennale di Kaunas (Lituania), capofila del progetto e leading partner, e di ZKU/KUNSTrePUBLIC (Germania), Folkestone Fringe (Regno Unito), New Theatre Institute of Latvia (Lettonia), LAB 852 (Croazia), Prague Biennale (Repubblica Ceca), EVA International–Ireland’s Biennial (Irlanda), META Cultural Foundation (Romania), Centre of Contemporary Art (Georgia), Ideias Emergentes (Portogallo), Novo Kulturno Naselje (Serbia), Styleconception (Austria).
Lunedì 17 settembre 2018 alle ore 18.30 AlbumArte e Latitudo presentano, presso gli spazi di AlbumArte, la prima mostra in Italia del progetto, a conclusione di questo primo anno di residenze. La mostra, The Others, è dedicata ai lavori realizzati dalle due artiste durante il loro soggiorno romano. La mostra si configura inoltre come nuovo appuntamento di Exploring… STEP 2, progetto curato da Benedetta Carpi De Resmini iniziato ad AlbumArte nel gennaio 2017 che nasce dall’intento di analizzare opere multiformi e linguaggi differenti, per avviare un nuovo spazio nel quale aprirsi ad una commistione di forme artistiche e a nuovi scambi culturali.
I lavori delle due artiste sono costruiti intorno alla simbologia del non-luogo, della casa che non ci appartiene. Il non luogo, il senso di non appartenenza è parte della vicenda privata e collettiva di ognuno di noi, ed in particolare modo di tutti coloro che migrano, che si spostano dai propri luoghi di origine, cercando fortuna e una nuova vita altrove.
Il tema scelto per il primo anno di Magic Carpets Italia è l’Altro, lo Straniero e le prime due artiste invitate dalla curatrice emergente Giulia Pardini (Latitudo) a confrontarsi sulla tematica della migrazione sono Hrvoslava Brkušić (Croazia 1982), proposta dal partner della piattaforma Magic Carpets, Lab852 di Zagabria e Melanie Garland (Cile 1988), proposta dal partner ZK/U di Berlino. Non è facile confrontarsi con la storia recente del nostro paese ma questo progetto ha anche il dovere di raccontare e discutere sulla realtà che ci circonda in un’epoca difficile. Con questo tema si è cercato di guardare al fenomeno nella sua complessità e nelle sue contraddizioni, attraverso una profonda riflessione su quello che sta accadendo intorno a noi soprattutto grazie al confronto con coloro, gli artisti, che riescono a raccontare e analizzare sia la superficie che il nucleo, sia le radici che le loro diramazioni. Quest’attenzione ha caratterizzato le residenze di entrambe le artiste che hanno posto l’accento sul fenomeno della migrazione ma anche sui singoli individui che attraversano il nostro paese cercando rifugio.
Latitudo ha incontrato durante il lavoro di produzione delle residenze numerosi artisti, curatori, scrittori, persone che hanno saputo interpretare le nuove espressioni del disagio e della fatica di vivere in quest’epoca e anche della ricerca ostinata delle artiste che si sono confrontate su una tematica così complessa.
Hrvoslava Brkušić con il suo progetto A Voyage to the Mediterranean Sea ha cercato di andare alle radici della nostra storia, analizzando quelle che sono state le conquiste coloniali dell’Italia, periodo storico rimosso o quasi dalla storia del nostro paese. Così l’artista si è chiesta se l’Italia ha fatto i conti con il suo passato, cercando di mettere in dialogo idealmente attraverso un film in 16 mm girato nei luoghi che ricordano il passato colonialista, il suono e i volti della Roma contemporanea. In una città difficile poco incline all’aprirsi all’altro, Hrvoslava ha cercato di porsi nella dimensione dell’ascolto, e non solo del sentire, di fissare il suono di coloro che hanno attraversato il mare, ritornando alle radici, al ventre del Mediterraneo.
Melanie Garland ha invece riflettuto su quella condizione di limbo in cui si trovano i migranti. Anche nel suo lavoro un elemento ricorrente è l’acqua, l’acqua del mare e l’acqua del fiume che divide la città, ma anche l’acqua che culla in un limbo coloro che cercano fortuna. Il suo lavoro Liminality che si caratterizza di elementi effimeri come la carta o la luce che ben riescono a tradurre la fragilità della condizione dei migranti, pone a confronto due diverse migrazioni quella storica degli italiani verso l’America (in particolare verso l’America latina), e la più controversa migrazione attuale di coloro che lambiscono le sponde del mediterraneo.
Uno degli obiettivi del progetto è anche quello di far conoscere la nostra arte all’estero: tre sono stati gli artisti italiani invitati da due partner europei per sviluppare un progetto di residenza legato al territorio e alle culture locali, avviando così un dialogo aperto con le comunità. Grossi Maglioni, duo di artiste che collabora dal 2006, hanno partecipato ad una residenza presso il partner serbo Novo Kulturno Naseleje in cui hanno sviluppato il loro progetto di residenza coinvolgendo il pubblico locale. L’altro artista selezionato, Gian Maria Tosatti è stato invitato dal partner lettone New Theatre Institute of Latvia a sviluppare un’opera pubblica, site specific, che inviti la popolazione a dare nuovamente importanza agli spazi pubblici. In mostra una lunga timeline racconta attraverso le fotografie di Luis Do Rosario le residenze in Italia di Hrvoslava Brkušić e Melanie Garland. Il fotografo ha seguito le artiste durante il loro periodo di residenza a Roma, testimoniando fedelmente la loro ricerca, i loro incontri e riuscendo, tramite scatti fotografici, a darci l’idea del loro viaggio in Italia. Ad arricchire la timeline ci saranno anche le foto delle residenze di Grossi Maglioni e Gian Maria Tosatti, concesse gentilmente dai partner Novo Kulturno Naseleje e New Theatre Institute of Latvia, alternate a bozzetti, disegni e materiali vari, testimoni della loro ricerca e delle loro ispirazioni, che si alterneranno tra loro in una lunga narrazione sulle pareti dello spazio di AlbumArte.
Magic Carpets, sviluppato grazie alla collaborazione di tredici partner europei, ha come obiettivo principale quello di far dialogare diverse nazioni attraverso un programma di residenze artistiche internazionali e di mostre che permettano di aumentare la visibilità di talenti emergenti: un progetto che mira a sensibilizzare sul concetto di appartenenza, in cui gli artisti, al di là del proprio paese d’origine, potranno creare una rete di contatti, viaggiando e confrontandosi con altre realtà e società.
Il nome del progetto è nato da un’idea di Benedetta Carpi De Resmini - è un riferimento alle note fiabe de Le Mille e una Notte e all’idea del tappeto magico o volante, "dispositivo fantastico" per viaggiare in tutto il mondo in un batter d'occhio. La creatività e l'immaginazione di Scheherazade, usate nel raccontare storie per intrigare e coinvolgere il marito, diventano qui una convincente metafora del potere della cultura, di trasformare la sfiducia e il confronto in dialogo interculturale, comprensione reciproca, rispetto e persino amore.
Oltre a Latitudo (Italia), Magic Carpets si avvale della partecipazione della Biennale di Kaunas (Lituania), capofila del progetto e leading partner, e di ZKU/KUNSTrePUBLIC (Germania), Folkestone Fringe (Regno Unito), New Theatre Institute of Latvia (Lettonia), LAB 852 (Croazia), Prague Biennale (Repubblica Ceca), EVA International–Ireland’s Biennial (Irlanda), META Cultural Foundation (Romania), Centre of Contemporary Art (Georgia), Ideias Emergentes (Portogallo), Novo Kulturno Naselje (Serbia), Styleconception (Austria).
Lunedì 17 settembre 2018 alle ore 18.30 AlbumArte e Latitudo presentano, presso gli spazi di AlbumArte, la prima mostra in Italia del progetto, a conclusione di questo primo anno di residenze. La mostra, The Others, è dedicata ai lavori realizzati dalle due artiste durante il loro soggiorno romano. La mostra si configura inoltre come nuovo appuntamento di Exploring… STEP 2, progetto curato da Benedetta Carpi De Resmini iniziato ad AlbumArte nel gennaio 2017 che nasce dall’intento di analizzare opere multiformi e linguaggi differenti, per avviare un nuovo spazio nel quale aprirsi ad una commistione di forme artistiche e a nuovi scambi culturali.
I lavori delle due artiste sono costruiti intorno alla simbologia del non-luogo, della casa che non ci appartiene. Il non luogo, il senso di non appartenenza è parte della vicenda privata e collettiva di ognuno di noi, ed in particolare modo di tutti coloro che migrano, che si spostano dai propri luoghi di origine, cercando fortuna e una nuova vita altrove.
Il tema scelto per il primo anno di Magic Carpets Italia è l’Altro, lo Straniero e le prime due artiste invitate dalla curatrice emergente Giulia Pardini (Latitudo) a confrontarsi sulla tematica della migrazione sono Hrvoslava Brkušić (Croazia 1982), proposta dal partner della piattaforma Magic Carpets, Lab852 di Zagabria e Melanie Garland (Cile 1988), proposta dal partner ZK/U di Berlino. Non è facile confrontarsi con la storia recente del nostro paese ma questo progetto ha anche il dovere di raccontare e discutere sulla realtà che ci circonda in un’epoca difficile. Con questo tema si è cercato di guardare al fenomeno nella sua complessità e nelle sue contraddizioni, attraverso una profonda riflessione su quello che sta accadendo intorno a noi soprattutto grazie al confronto con coloro, gli artisti, che riescono a raccontare e analizzare sia la superficie che il nucleo, sia le radici che le loro diramazioni. Quest’attenzione ha caratterizzato le residenze di entrambe le artiste che hanno posto l’accento sul fenomeno della migrazione ma anche sui singoli individui che attraversano il nostro paese cercando rifugio.
Latitudo ha incontrato durante il lavoro di produzione delle residenze numerosi artisti, curatori, scrittori, persone che hanno saputo interpretare le nuove espressioni del disagio e della fatica di vivere in quest’epoca e anche della ricerca ostinata delle artiste che si sono confrontate su una tematica così complessa.
Hrvoslava Brkušić con il suo progetto A Voyage to the Mediterranean Sea ha cercato di andare alle radici della nostra storia, analizzando quelle che sono state le conquiste coloniali dell’Italia, periodo storico rimosso o quasi dalla storia del nostro paese. Così l’artista si è chiesta se l’Italia ha fatto i conti con il suo passato, cercando di mettere in dialogo idealmente attraverso un film in 16 mm girato nei luoghi che ricordano il passato colonialista, il suono e i volti della Roma contemporanea. In una città difficile poco incline all’aprirsi all’altro, Hrvoslava ha cercato di porsi nella dimensione dell’ascolto, e non solo del sentire, di fissare il suono di coloro che hanno attraversato il mare, ritornando alle radici, al ventre del Mediterraneo.
Melanie Garland ha invece riflettuto su quella condizione di limbo in cui si trovano i migranti. Anche nel suo lavoro un elemento ricorrente è l’acqua, l’acqua del mare e l’acqua del fiume che divide la città, ma anche l’acqua che culla in un limbo coloro che cercano fortuna. Il suo lavoro Liminality che si caratterizza di elementi effimeri come la carta o la luce che ben riescono a tradurre la fragilità della condizione dei migranti, pone a confronto due diverse migrazioni quella storica degli italiani verso l’America (in particolare verso l’America latina), e la più controversa migrazione attuale di coloro che lambiscono le sponde del mediterraneo.
Uno degli obiettivi del progetto è anche quello di far conoscere la nostra arte all’estero: tre sono stati gli artisti italiani invitati da due partner europei per sviluppare un progetto di residenza legato al territorio e alle culture locali, avviando così un dialogo aperto con le comunità. Grossi Maglioni, duo di artiste che collabora dal 2006, hanno partecipato ad una residenza presso il partner serbo Novo Kulturno Naseleje in cui hanno sviluppato il loro progetto di residenza coinvolgendo il pubblico locale. L’altro artista selezionato, Gian Maria Tosatti è stato invitato dal partner lettone New Theatre Institute of Latvia a sviluppare un’opera pubblica, site specific, che inviti la popolazione a dare nuovamente importanza agli spazi pubblici. In mostra una lunga timeline racconta attraverso le fotografie di Luis Do Rosario le residenze in Italia di Hrvoslava Brkušić e Melanie Garland. Il fotografo ha seguito le artiste durante il loro periodo di residenza a Roma, testimoniando fedelmente la loro ricerca, i loro incontri e riuscendo, tramite scatti fotografici, a darci l’idea del loro viaggio in Italia. Ad arricchire la timeline ci saranno anche le foto delle residenze di Grossi Maglioni e Gian Maria Tosatti, concesse gentilmente dai partner Novo Kulturno Naseleje e New Theatre Institute of Latvia, alternate a bozzetti, disegni e materiali vari, testimoni della loro ricerca e delle loro ispirazioni, che si alterneranno tra loro in una lunga narrazione sulle pareti dello spazio di AlbumArte.
17
settembre 2018
Magic Carpets Italia – Anno #1: The Others / Gli altri
Dal 17 al 21 settembre 2018
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
ALBUMARTE
Roma, Via Flaminia, 122, (Roma)
Roma, Via Flaminia, 122, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15.00-19.00
Vernissage
17 Settembre 2018, ore 18.30 con DJset a cura di Marco Raparelli / DJ Cot Rock e DJ Baro (Collederfomento)
Autore
Curatore