Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
MAIASTRA
Un esperimento di trasfigurazione di un luogo! Un vecchio rifugio antiaerei delle seconda guerra mondiale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
MAIASTRA
Dal 5.11 AL 12.11.2024
Via Porpora 160, Milano.
È possibile incontrare il cielo rinchiudendolo sotto terra?
Collettivo ARÀ e Galleria Senza Spazio Pietro Coppi sono lieti di presentare “MAIASTRA” una mostra collettiva di “Andrea Fais, Collettivo Arà, Lorenzo Finotti e Pietro Coppi” grazie alla gentile concessione del condominio di Via Porpora 160, che ha messo a disposizione lo spazio delle proprie cantine, costruite nel 1930 e un tempo utilizzate come bunker antiaereo. L’esposizione si terra dal 5.11 al 12.11.2024, su prenotazione, tramite il seguente link:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSftr-uuKJtBblmbuF5UfPsAPXORyEYRgc04DawfPHR7j9UYvw/viewform?usp=sf_link
Per conoscere l’essenza profonda del cielo, la mostra propone di scendere negli abissi della città e della storia. Gli artisti, suggestionati dal luogo scelto per questa esposizione, hanno realizzato opere che indagano e parcellizzano le componenti semantiche del cielo e del rifugio, in forma di polvere, luce, ombra e umidità.
Attraverso i lavori esposti e le suggestioni immaginative fornite, l’esposizione intende trasformare lo spazio, rendendolo qualcosa di “altro”, di diverso e a tratti disorientante. Si tratta cioè di un esperimento di trasfigurazione del luogo, in cui si concede al bunker sotterraneo la possibilità di respirare la vastità del cielo, e alla sfera celeste quella diventare piccola, oppressa e al contempo opprimente, proprio come il rifugio antiaereo che la ospita.
Andrea Fais
Andrea Fais (Milano, 2001), diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Milano nel 2023. Attualmente frequenta il Biennio della scuola di Scultura presso l’Accademia di Brera. Dal 2022 ha preso parte al progetto SUPERGIOVANE, ideato dall’artista Matteo Negri e finalizzato a promuovere il lavoro di giovani artisti. La ricerca di Andrea è fortemente influenzata dal contesto urbano della periferia milanese e, coerentemente con ciò, aspira alla coesistenza e alla comunicazione tra elementi naturali e industriali. La convivenza di questi due poli genera uno scontro linguistico e semantico tra concetti a cui l’artista è particolarmente affezionato, tra i quali spiccano: natura e artificio, razionale e imprevisto, caos e cosmo.
Email: studioandreafais@gmail.com
Numero di telefono: 3459622136
Lorenzo Finotti
Lorenzo Finotti (Verona, 2000) diplomato presso l’accademia di Belle arti di Milano nel 2024. Attualmente frequenta il biennio della scuola di Pittura.
La ricerca di Lorenzo Finotti parte da in analisi di un’immagine, molto spesso fotografica che ripropone rielaborando la grammatica visiva della stessa.
“Si potrebbe dire che a guidarlo sono lo stupore e la meraviglia, quel limite tra immaginazione e
realtà in cui un oggetto (poi soggetto) svela qualcosa di nuovo su di sé.
La sua è una scelta precisa di una prospettiva che deve essere guardata da una certa
distanza, prima di potervi accedere. E le chiavi non si trovano sempre nello stesso posto…
a volte ci troviamo a dover seguire delle briciole che ci indicano una via, ma non sempre é
quella di casa: spesso è un sentiero nuovo, che si intravede dopo l'accendersi di un fuoco
fatuo che ci porta a un gioco semantico, a una riflessione su quello di cui stiamo parlando,
che stiamo guardando e, a volte, non vedendo, ma immaginando.
La sfida tra controllo ed errore lo porta a cercare e continuare a cercare, trovare e
continuare a trovare un barlume di je-ne-sais-quoi, una proiezione che gioca col tempo e
si nasconde nelle pieghe dei riflessi, nei rimandi tra i diversi sguardi presenti nelle sue
opere.
Cosa stiamo cercando, quindi? Il mistero che possiamo trovare oltre il sentiero che l'artista
ci propone di percorrere”
Collettivo ARÀ
Collettivo ARÀ nasce a Milano nel 2024 dall’esigenza di riguardare l’arte come “ciò che ci fa apprezzare la vita e dimenticare l’arte’’, come un limite a cui tendere, ma solo per spostarlo sempre un po’ più in là. Al contempo, il collettivo intende scardinare il paradigma contenuto-contenitore tra opera e ambiente espositivo, realizzando una relazione non duale di simbiosi, in cui ciascun ecosistema prescelto per le opere si trovi in un rapporto di comunicazione costante e alla pari con esse.
Gallery Without Space Pietro Coppi
Fondata nel 2024, la galleria si propone come un’opportunità per artisti che desiderano confrontarsi con spazi alternativi e non convenzionali. Non i soliti luoghi istituzionalizzati, ma spazi dimenticati dalla città, che attraverso le mostre organizzate al loro interno vengono rivalutati e riportati a nuova vita. Si tratta di una galleria itinerante, che sfrutta spazi inutilizzati trasformandoli in luoghi nuovi e significativi. Pietro Coppi, artista poliedrico, si muove tra la pittura e la scrittura. Negli ultimi anni si è concentrato soprattutto sul tema della medicina e della cura, ispirato dalla malattia della madre, esplorando e mostrando la complessa ambivalenza sottostante all’assunzione di farmaci. Attualmente porta avanti una ricerca sui nuovi mezzi tecnologici e, parallelamente, sulla scrittura, con l’intento di inserire un inedito elemento poetico e suggestivo all’interno della critica d’arte.
E-mail: coppipietrogiovanni@gmail.com
Numero di telefono: 3663130884
Dal 5.11 AL 12.11.2024
Via Porpora 160, Milano.
È possibile incontrare il cielo rinchiudendolo sotto terra?
Collettivo ARÀ e Galleria Senza Spazio Pietro Coppi sono lieti di presentare “MAIASTRA” una mostra collettiva di “Andrea Fais, Collettivo Arà, Lorenzo Finotti e Pietro Coppi” grazie alla gentile concessione del condominio di Via Porpora 160, che ha messo a disposizione lo spazio delle proprie cantine, costruite nel 1930 e un tempo utilizzate come bunker antiaereo. L’esposizione si terra dal 5.11 al 12.11.2024, su prenotazione, tramite il seguente link:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSftr-uuKJtBblmbuF5UfPsAPXORyEYRgc04DawfPHR7j9UYvw/viewform?usp=sf_link
Per conoscere l’essenza profonda del cielo, la mostra propone di scendere negli abissi della città e della storia. Gli artisti, suggestionati dal luogo scelto per questa esposizione, hanno realizzato opere che indagano e parcellizzano le componenti semantiche del cielo e del rifugio, in forma di polvere, luce, ombra e umidità.
Attraverso i lavori esposti e le suggestioni immaginative fornite, l’esposizione intende trasformare lo spazio, rendendolo qualcosa di “altro”, di diverso e a tratti disorientante. Si tratta cioè di un esperimento di trasfigurazione del luogo, in cui si concede al bunker sotterraneo la possibilità di respirare la vastità del cielo, e alla sfera celeste quella diventare piccola, oppressa e al contempo opprimente, proprio come il rifugio antiaereo che la ospita.
Andrea Fais
Andrea Fais (Milano, 2001), diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Milano nel 2023. Attualmente frequenta il Biennio della scuola di Scultura presso l’Accademia di Brera. Dal 2022 ha preso parte al progetto SUPERGIOVANE, ideato dall’artista Matteo Negri e finalizzato a promuovere il lavoro di giovani artisti. La ricerca di Andrea è fortemente influenzata dal contesto urbano della periferia milanese e, coerentemente con ciò, aspira alla coesistenza e alla comunicazione tra elementi naturali e industriali. La convivenza di questi due poli genera uno scontro linguistico e semantico tra concetti a cui l’artista è particolarmente affezionato, tra i quali spiccano: natura e artificio, razionale e imprevisto, caos e cosmo.
Email: studioandreafais@gmail.com
Numero di telefono: 3459622136
Lorenzo Finotti
Lorenzo Finotti (Verona, 2000) diplomato presso l’accademia di Belle arti di Milano nel 2024. Attualmente frequenta il biennio della scuola di Pittura.
La ricerca di Lorenzo Finotti parte da in analisi di un’immagine, molto spesso fotografica che ripropone rielaborando la grammatica visiva della stessa.
“Si potrebbe dire che a guidarlo sono lo stupore e la meraviglia, quel limite tra immaginazione e
realtà in cui un oggetto (poi soggetto) svela qualcosa di nuovo su di sé.
La sua è una scelta precisa di una prospettiva che deve essere guardata da una certa
distanza, prima di potervi accedere. E le chiavi non si trovano sempre nello stesso posto…
a volte ci troviamo a dover seguire delle briciole che ci indicano una via, ma non sempre é
quella di casa: spesso è un sentiero nuovo, che si intravede dopo l'accendersi di un fuoco
fatuo che ci porta a un gioco semantico, a una riflessione su quello di cui stiamo parlando,
che stiamo guardando e, a volte, non vedendo, ma immaginando.
La sfida tra controllo ed errore lo porta a cercare e continuare a cercare, trovare e
continuare a trovare un barlume di je-ne-sais-quoi, una proiezione che gioca col tempo e
si nasconde nelle pieghe dei riflessi, nei rimandi tra i diversi sguardi presenti nelle sue
opere.
Cosa stiamo cercando, quindi? Il mistero che possiamo trovare oltre il sentiero che l'artista
ci propone di percorrere”
Collettivo ARÀ
Collettivo ARÀ nasce a Milano nel 2024 dall’esigenza di riguardare l’arte come “ciò che ci fa apprezzare la vita e dimenticare l’arte’’, come un limite a cui tendere, ma solo per spostarlo sempre un po’ più in là. Al contempo, il collettivo intende scardinare il paradigma contenuto-contenitore tra opera e ambiente espositivo, realizzando una relazione non duale di simbiosi, in cui ciascun ecosistema prescelto per le opere si trovi in un rapporto di comunicazione costante e alla pari con esse.
Gallery Without Space Pietro Coppi
Fondata nel 2024, la galleria si propone come un’opportunità per artisti che desiderano confrontarsi con spazi alternativi e non convenzionali. Non i soliti luoghi istituzionalizzati, ma spazi dimenticati dalla città, che attraverso le mostre organizzate al loro interno vengono rivalutati e riportati a nuova vita. Si tratta di una galleria itinerante, che sfrutta spazi inutilizzati trasformandoli in luoghi nuovi e significativi. Pietro Coppi, artista poliedrico, si muove tra la pittura e la scrittura. Negli ultimi anni si è concentrato soprattutto sul tema della medicina e della cura, ispirato dalla malattia della madre, esplorando e mostrando la complessa ambivalenza sottostante all’assunzione di farmaci. Attualmente porta avanti una ricerca sui nuovi mezzi tecnologici e, parallelamente, sulla scrittura, con l’intento di inserire un inedito elemento poetico e suggestivo all’interno della critica d’arte.
E-mail: coppipietrogiovanni@gmail.com
Numero di telefono: 3663130884
05
novembre 2024
MAIASTRA
Dal 05 al 12 novembre 2024
arte contemporanea
Location
Rifugio
Milano, Via Nicola Antonio Porpora, 160, (MI)
Milano, Via Nicola Antonio Porpora, 160, (MI)
Biglietti
Su prenotazione tramite il link
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSftr-uuKJtBblmbuF5UfPsAPXORyEYRgc04DawfPHR7j9UYvw/viewform?usp=sf_link
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 18:30 alle 21 su prenotazione
Vernissage
5 Novembre 2024, 18:00 - 19:30 primo turno di prenotazione
19:30 - 21:00 secondo turno di prenotazione, su invito
Ufficio stampa
Collettivo Arà
Ufficio stampa
Gallery Without Space Pietro Coppi
Autore
Progetto grafico
Produzione organizzazione