Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Maila Stolfi / Riccardo Macinai – Sospesi nel tempo
Un viaggio emozionale nell’arte di Maila Stolfi e Riccardo Macinai, alla scoperta di una concezione temporale, fugace e ineludibile, scandita da attimi e momenti precari, instabili e talvolta assenti. Il tempo è trait d’union di linguaggi artistici divergenti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un viaggio emozionale nell’arte di Maila Stolfi e Riccardo Macinai, con la presentazione di Ilaria Giannotti, alla scoperta di una concezione temporale, fugace e ineludibile, scandita da attimi e momenti precari, instabili e talvolta assenti. I due artisti toscani, dopo il successo di mostre personali e collettive in tutta Italia, tornano a Firenze per offrirci un’esperienza immersiva con opere in cui è inesistente la percezione del tempo, capaci di stimolare, per la loro potenza gestuale e materica, sia la vista che il tatto.
Il tempo, trait d’union di linguaggi artistici divergenti e alla base di esecuzioni tecniche significative, è il tema fondante della selezione di opere di recente esecuzione in mostra a Firenze: un concetto complesso verso il quale i due artisti non pretendono di indicare soluzioni, ma che tuttavia diventa tramite per disvelare la natura più intima e autobiografica della loro creazione artistica.
Maila Stolfi, nata a Prato nel 1958, coltiva la passione per l’arte sin da piccola, tanto da studiare pittura e incisione sotto la guida del maestro Piero Caverni e successivamente proseguire come autodidatta. Attratta inizialmente da un’irrefrenabile e istintiva fascinazione per i tempi andati, espressa dalla serie di opere aventi come leitmotiv la memoria e i ricordi, il linguaggio artistico di Maila si è evoluto verso la rappresentazione lirica e onirica del paesaggio: atmosfere rarefatte dalla forza dirompente, rese da un turbinio di flussi e accordi cromatici esaltati dagli effetti di luce. Le opere, popolate da architetture, treni, aeroplani e mongolfiere fluttuanti in nebbie dense, fuochi allucinati e fumi evanescenti e realizzate ad olio su tele e tavole con colle, terre e bitume e un base di stucco, presentano una forte valenza materica ed espressiva capace di mostrare, in spazi atemporali, la sconvolgente e sferzante potenza della natura.
Riccardo Macinai, nato a Firenze nel 1965, si laurea in Scienze Biologiche e consegue il Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali. Negli anni ’80 comincia a interessarsi alla fotografia e alla pittura, due passioni che l’artista coltiva separatamente come autodidatta, sperimentando varie tecniche e tematiche fino ad arrivare, in epoca recente, ad una totale e incondizionata sintesi di questi due medium artistici. Un linguaggio artistico che prende le mosse dalla fotografia, elemento imprescindibile e fondante per la realizzazione di opere che, elaborate con software di postproduzione e arricchite dalla stratificazione di acrilici e resina epossidica su carta e legno, raccontano le vicende umane di uomini, donne e supereroi in spazi dominati dall’assenza temporale. Tramite pennellate sferzanti di colore e giochi di luci e ombre creati dalla resina, l’artista mette in scena una vicenda umana complessa composta da frammenti di esistenze fugaci, reperti archeologici di un futuro lontano e figure femminili archetipe e universali dalla forte valenza estetica, espressione di una condizione esistenziale odierna, che non può che toccare ognuno di noi.
Il tempo, trait d’union di linguaggi artistici divergenti e alla base di esecuzioni tecniche significative, è il tema fondante della selezione di opere di recente esecuzione in mostra a Firenze: un concetto complesso verso il quale i due artisti non pretendono di indicare soluzioni, ma che tuttavia diventa tramite per disvelare la natura più intima e autobiografica della loro creazione artistica.
Maila Stolfi, nata a Prato nel 1958, coltiva la passione per l’arte sin da piccola, tanto da studiare pittura e incisione sotto la guida del maestro Piero Caverni e successivamente proseguire come autodidatta. Attratta inizialmente da un’irrefrenabile e istintiva fascinazione per i tempi andati, espressa dalla serie di opere aventi come leitmotiv la memoria e i ricordi, il linguaggio artistico di Maila si è evoluto verso la rappresentazione lirica e onirica del paesaggio: atmosfere rarefatte dalla forza dirompente, rese da un turbinio di flussi e accordi cromatici esaltati dagli effetti di luce. Le opere, popolate da architetture, treni, aeroplani e mongolfiere fluttuanti in nebbie dense, fuochi allucinati e fumi evanescenti e realizzate ad olio su tele e tavole con colle, terre e bitume e un base di stucco, presentano una forte valenza materica ed espressiva capace di mostrare, in spazi atemporali, la sconvolgente e sferzante potenza della natura.
Riccardo Macinai, nato a Firenze nel 1965, si laurea in Scienze Biologiche e consegue il Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali. Negli anni ’80 comincia a interessarsi alla fotografia e alla pittura, due passioni che l’artista coltiva separatamente come autodidatta, sperimentando varie tecniche e tematiche fino ad arrivare, in epoca recente, ad una totale e incondizionata sintesi di questi due medium artistici. Un linguaggio artistico che prende le mosse dalla fotografia, elemento imprescindibile e fondante per la realizzazione di opere che, elaborate con software di postproduzione e arricchite dalla stratificazione di acrilici e resina epossidica su carta e legno, raccontano le vicende umane di uomini, donne e supereroi in spazi dominati dall’assenza temporale. Tramite pennellate sferzanti di colore e giochi di luci e ombre creati dalla resina, l’artista mette in scena una vicenda umana complessa composta da frammenti di esistenze fugaci, reperti archeologici di un futuro lontano e figure femminili archetipe e universali dalla forte valenza estetica, espressione di una condizione esistenziale odierna, che non può che toccare ognuno di noi.
29
febbraio 2020
Maila Stolfi / Riccardo Macinai – Sospesi nel tempo
Dal 29 febbraio al 21 marzo 2020
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE LA FONDERIA
Firenze, Via Della Fonderia, 42r, (Firenze)
Firenze, Via Della Fonderia, 42r, (Firenze)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-13 e 15.30-20
Vernissage
29 Febbraio 2020, ore 18
Sito web
Autore