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Maja Vukoje
A tre anni dall’ultima mostra in Italia, l’artista austriaca è oggi una delle maggiori protagoniste del panorama europeo, con al suo attivo mostre nelle maggiori istituzioni continentali tra cui la personale presso la “Secessione” di Vienna
Comunicato stampa
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Lo Studio D’Arte Cannaviello presenta la nuova mostra personale di Maja Vukoje. A tre anni dall’ultima mostra in Italia, l’artista austriaca è oggi una delle maggiori protagoniste del panorama europeo, con al suo attivo mostre nelle maggiori istituzioni continentali tra cui la personale presso la “Secessione” di Vienna
Del suo lavoro ha detto:
“Ho attraversato diverse fasi nel tentativo di sviluppare una qualità pittorica che permettesse alla tela di comunicare indipendentemente dal soggetto”.
Effettivamente nel tempo Maja Vukoje ha avuto un’evoluzione tecnica e formale che ha portato a risultati di raffinata qualità e di straniante e spesso visionaria, espressività .
A trasmettere il senso profondo del lavoro della Vukoje è il suo “modo” di dipingere: la maniera repentina di stendere il colore , l’uso dell’effetto traslucido, la sovrapposizione ad acquerello e le macchie date a spruzzo descrivono i fantasmi del passato, frammenti di una vita che è stata un tempo spensierata e felice, di una stagione che si è conclusa per sempre.
Gli sfondi sono passati dal bianco all’azzurro-celeste raggiungendo in questi colori una raffinata eleganza e senso di vuoto (scenario perfetto per i suoi spettri) che già di per sé valgono la tela. I suoi dipinti sembrano aprire la magica porta dell’ introspezione e ci fanno scendere molto profondamente nel baratro della psiche umana delegando così alla nostra fantasia la costruzione della storia o dell’immagine.
L’umanità che compare nei suoi quadri è di volta in volta sempre più trasparente quasi indefinita, un’ umanità nascente in cui i corpi sono sfuocati e oscillanti.
I suoi soggetti non suggeriscono una visione serena ed innocente ma, al contrario, comunicano inquietudini, esperienze esistenziali profonde .
Maja Vukoje è immersa nel clima decadente, drammatico e contraddittorio della Mitteleuropa, che ne ha influenzato i tratti stilistici con il tipico stile malinconico di “fin de siècle” che, filtrato dai suoi soggetti, erode la superficie della tela.
Testo in catalogo di Giorgio Verzotti
Del suo lavoro ha detto:
“Ho attraversato diverse fasi nel tentativo di sviluppare una qualità pittorica che permettesse alla tela di comunicare indipendentemente dal soggetto”.
Effettivamente nel tempo Maja Vukoje ha avuto un’evoluzione tecnica e formale che ha portato a risultati di raffinata qualità e di straniante e spesso visionaria, espressività .
A trasmettere il senso profondo del lavoro della Vukoje è il suo “modo” di dipingere: la maniera repentina di stendere il colore , l’uso dell’effetto traslucido, la sovrapposizione ad acquerello e le macchie date a spruzzo descrivono i fantasmi del passato, frammenti di una vita che è stata un tempo spensierata e felice, di una stagione che si è conclusa per sempre.
Gli sfondi sono passati dal bianco all’azzurro-celeste raggiungendo in questi colori una raffinata eleganza e senso di vuoto (scenario perfetto per i suoi spettri) che già di per sé valgono la tela. I suoi dipinti sembrano aprire la magica porta dell’ introspezione e ci fanno scendere molto profondamente nel baratro della psiche umana delegando così alla nostra fantasia la costruzione della storia o dell’immagine.
L’umanità che compare nei suoi quadri è di volta in volta sempre più trasparente quasi indefinita, un’ umanità nascente in cui i corpi sono sfuocati e oscillanti.
I suoi soggetti non suggeriscono una visione serena ed innocente ma, al contrario, comunicano inquietudini, esperienze esistenziali profonde .
Maja Vukoje è immersa nel clima decadente, drammatico e contraddittorio della Mitteleuropa, che ne ha influenzato i tratti stilistici con il tipico stile malinconico di “fin de siècle” che, filtrato dai suoi soggetti, erode la superficie della tela.
Testo in catalogo di Giorgio Verzotti
22
settembre 2006
Maja Vukoje
Dal 22 settembre all'undici novembre 2006
arte contemporanea
Location
STUDIO D’ARTE CANNAVIELLO
Milano, Piazzetta Maurilio Bossi, 4, (Milano)
Milano, Piazzetta Maurilio Bossi, 4, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10.30-19.30
Vernissage
22 Settembre 2006, ore 12
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