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Malcom Morley
A Morley viene attribuita la fondazione dei movimenti artistici che prendono il nome di Photo – Realism (anni ’60) e di Neo – Espressionismo (anni ’80)
Comunicato stampa
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A Morley viene attribuita la fondazione dei movimenti artistici che prendono il nome di Photo - Realism (anni '60) e di Neo - Espressionismo (anni '80). Grazie alle prime sperimentazioni pittoriche basate su soggetti fotografici, l'artista abbandonò i temi astratti degli albori della sua carriera nei primi anni '60. Iniziò così a dipingere soggetti tratti da cartoline postali e da immagini pubblicitarie, per rivolgere poi la sua attenzione alle fotografie pubblicate sulle prime pagine dei quotidiani.
I soggetti dei quadri in mostra sono tratti proprio da fotografie pubblicate sui giornali e risultano drammaticamente familiari ad ognuno di noi. La tecnica pittorica di Morley raggiunge risultati di iperrealismo molto elevati, anche se il prodotto finale non corrisponde esattamente all'originale. L'artista infatti scompone l'immagine originaria in una griglia che viene ingrandita in scala e riportata sulla tela. Morley poi dipinge singolarmente ogni rettangolo: questa procedura richiede uno sforzo mnemonico ed un'interpretazione della totalità del modello iniziale, traducendosi alla fine in una variazione sostanziale rispetto all'originale. L'opera compiuta risulta come sfuocata, indeterminata, quasi incompleta, anche se l'iperrealismo fotografico permane. I soggetti appaiono temporalmente sospesi, divengono una metafora dell'indeterminatezza, trasmettono la difficoltà di definire un'identità sociale precisa: è come affermare che i rifugiati di guerra non abbiano un'identità e una nazionalità, non appartengano a nessun Paese, si assomiglino tutti.
I soggetti dei quadri in mostra sono tratti proprio da fotografie pubblicate sui giornali e risultano drammaticamente familiari ad ognuno di noi. La tecnica pittorica di Morley raggiunge risultati di iperrealismo molto elevati, anche se il prodotto finale non corrisponde esattamente all'originale. L'artista infatti scompone l'immagine originaria in una griglia che viene ingrandita in scala e riportata sulla tela. Morley poi dipinge singolarmente ogni rettangolo: questa procedura richiede uno sforzo mnemonico ed un'interpretazione della totalità del modello iniziale, traducendosi alla fine in una variazione sostanziale rispetto all'originale. L'opera compiuta risulta come sfuocata, indeterminata, quasi incompleta, anche se l'iperrealismo fotografico permane. I soggetti appaiono temporalmente sospesi, divengono una metafora dell'indeterminatezza, trasmettono la difficoltà di definire un'identità sociale precisa: è come affermare che i rifugiati di guerra non abbiano un'identità e una nazionalità, non appartengano a nessun Paese, si assomiglino tutti.
08
aprile 2003
Malcom Morley
Dall'otto aprile al 25 maggio 2003
arte contemporanea
Location
GALLERIA CARDI & CO
Milano, Corso Di Porta Nuova, 38, (Milano)
Milano, Corso Di Porta Nuova, 38, (Milano)
Orario di apertura
10.30 - 13.30 e 15.30 - 19.30, chiuso lun matt e festivi
Vernissage
8 Aprile 2003, ore 19
Autore