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Maldita soledad
collettiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Felice di vederti. Vieni pure avanti.
Felice di vederti. Felice di conoscerti, di incontrarti, di rivederti, di
trovarti… Felice di tutto, purché tu non rimanga.
Talmente felice da guardare fisso a terra pur di non incontrare il tuo
sguardo, pur di non conoscere le tue noiose domande né intuire le tue
risposte. Felice di vederti, ma vederti solo un istante e poi non vederti
mai più, scomporre il tuo volto in mille gocce di colore, che insieme hanno
la tua forma, ma singolarmente sono niente.
Felice, felice di vederti! Ma senza ascoltare, che ascoltare è spiacevole.
Zitto, cancella la tua voce, anzi no, la cancellerò io, immersa nell’acqua
che sostiene il mio corpo ma assorbe i tuoi suoni, annulla la tua voce, e tu
semplice burattino inutile, video senza audio.
Felice di vederti, sono felice di vederti, purché tu resti soltanto una
immagine, misero essere umano , una fotografia senza movimento, senza toni,
senza odori.
Solo una immagine, perché sono si felice di vederti, ma null’altro.
Felice di vederti perché vederti non significa interagire con te, né
conoscere i tuoi dubbi affastellati sui miei, né tamponare le tue angosce né
lenire il tuo disagio.
Maldita soledad, quindi, e vieni pure avanti, ma ti prego resta a distanza
di sicurezza. Una distanza tale che io possa non percepirti, anche ignorarti
se voglio. Fatti statua, che io possa girati intorno senza che tu penetri il
mio spazio, senza che i tuoi umori coinvolgano i miei.
Essere umano a me, simile eppure infinitamente estraneo, cos’altro vuoi
oltre la mia attenzione?
Vuoi il mio respiro, il mio nome, la mia linfa?
Vuoi le mie scarpe, il mio orologio, i miei occhiali?
Vuoi che ti racconti favole, che ti spieghi l’entropia, che ti regali i miei
ricordi?
Da dove ti viene la presunzione che un incontro sia uno scambio? Come puoi
credere che quello che mi offri possa interessarmi, tu storpio e sgradevole
come ogni essere umano, immagine nello specchio con cui non ho piacere di
confrontarmi.
Maledetta solitudine. Felice di vederti.
Ma adesso, ti prego, sparisci.
Felice di vederti. Felice di conoscerti, di incontrarti, di rivederti, di
trovarti… Felice di tutto, purché tu non rimanga.
Talmente felice da guardare fisso a terra pur di non incontrare il tuo
sguardo, pur di non conoscere le tue noiose domande né intuire le tue
risposte. Felice di vederti, ma vederti solo un istante e poi non vederti
mai più, scomporre il tuo volto in mille gocce di colore, che insieme hanno
la tua forma, ma singolarmente sono niente.
Felice, felice di vederti! Ma senza ascoltare, che ascoltare è spiacevole.
Zitto, cancella la tua voce, anzi no, la cancellerò io, immersa nell’acqua
che sostiene il mio corpo ma assorbe i tuoi suoni, annulla la tua voce, e tu
semplice burattino inutile, video senza audio.
Felice di vederti, sono felice di vederti, purché tu resti soltanto una
immagine, misero essere umano , una fotografia senza movimento, senza toni,
senza odori.
Solo una immagine, perché sono si felice di vederti, ma null’altro.
Felice di vederti perché vederti non significa interagire con te, né
conoscere i tuoi dubbi affastellati sui miei, né tamponare le tue angosce né
lenire il tuo disagio.
Maldita soledad, quindi, e vieni pure avanti, ma ti prego resta a distanza
di sicurezza. Una distanza tale che io possa non percepirti, anche ignorarti
se voglio. Fatti statua, che io possa girati intorno senza che tu penetri il
mio spazio, senza che i tuoi umori coinvolgano i miei.
Essere umano a me, simile eppure infinitamente estraneo, cos’altro vuoi
oltre la mia attenzione?
Vuoi il mio respiro, il mio nome, la mia linfa?
Vuoi le mie scarpe, il mio orologio, i miei occhiali?
Vuoi che ti racconti favole, che ti spieghi l’entropia, che ti regali i miei
ricordi?
Da dove ti viene la presunzione che un incontro sia uno scambio? Come puoi
credere che quello che mi offri possa interessarmi, tu storpio e sgradevole
come ogni essere umano, immagine nello specchio con cui non ho piacere di
confrontarmi.
Maledetta solitudine. Felice di vederti.
Ma adesso, ti prego, sparisci.
07
dicembre 2006
Maldita soledad
Dal 07 dicembre 2006 al 03 febbraio 2007
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
PIZIARTE
Teramo, Viale Cavour, 39, (Teramo)
Teramo, Viale Cavour, 39, (Teramo)
Orario di apertura
dal martedì al sabato ore 10 - 13 e 16 - 20; lunedì e domenica su appuntamento
Vernissage
7 Dicembre 2006, ore 19
Autore
Curatore