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Manera contro Tutti! Oltre la Scuola di Piazza del Popolo
In occasione della Rome Art Week 2022, la rassegna romana più importante dedicata all’arte contemporanea, diciotto artisti del nostro tempo raccontano icone e miti di oltre sessant’anni di storia.
Comunicato stampa
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Inaugura a Roma il prossimo 27 ottobre presso la Galleria Restelliartco. “Manera contro tutti! – Oltre la Scuola di Piazza del Popolo”, l’esposizione concepita dai galleristi Raffaella Rossi e Filippo Restelli in occasione della Rome Art Week 2022, la Rassegna romana artistica più importante dedicata all’arte contemporanea e ai nuovi linguaggi performativi, che si terrà dal 24 al 29 ottobre 2022.
Una mostra che affonda le sue radici nella Scuola di Piazza del Popolo “e in quei magici anni in cui si sperimentarono le dinamiche artistiche che poi si tradurranno nelle sperimentazioni creative che popoleranno mostre, musei, Quadriennali e Biennali d’Arte” come scrisse Francesca Barbi Marinetti nipote di quell’immenso Filippo Tommaso che fu tra i più grandi innovatori artistici del ‘900.
“Sono gli anni che conseguono le beat generation, quando la musica rappresenta un magnetico polo di aggregazione. L’arte è connessa agli eventi musicali con light shows...sviluppando una controcultura necessaria all’informazione e all’ispirazione artistica” (F.Barbi Marinetti).
Qui nasce e si forma un giovanissimo Enrico Manera, che della sperimentazione creativa fa da sempre il fondamento della sua arte.
E’ il 1976 quando appena diciottenne scolpisce “J.C.M.” (Jiulius Caesar Manera) statuetta in vetroresina in cui, con lo stile scanzonato ed irridente che gli appartiene, l’artista vede se stesso nelle vesti di un imperatore romano.
Nel 2021 realizza la bellissima scultura in plexiglass “Boccioni Extraterrestre”, pluri fotografata con l’attore Franco Nero al Festival Internazionale della Danza e delle Danze, omaggio al futurista Umberto Boccioni e al dinamismo delle forme.
Nasce dall’influenza del fermento creativo vissuto all’interno della “Scuola di Piazza del Popolo”, che l’artista racconterà poi nel suo libro “Café des Artistes”, “Power” tecnica mista su cartone del 1978.
Manera è protagonista, narratore e interprete di oltre cinquant’anni di cambiamenti storici, artistici e di costume. Nelle sue opere, esposte in mostra fino al 30 novembre, trovano spazio gli eroi dei fumetti, come il “Diabolik” tela di oltre due metri del quale, proprio il primo novembre di quest’anno, ricorre il sessantesimo anniversario dall’uscita del primo numero del fumetto; “Batman” a tecnica mista su cartone del 1997, i “Teatrini di Batman e Superman”, teche tridimensionali in plexiglass; Superman è raffigurato anche nella sua identità segreta , in “Clark Kent” a tecnica mista su tela del 2012.
Il poliedrico Manera iniziò verso la metà degli anni ’70 a lavorare nel cinema come attore e da questa sua passione per la settima arte nascono le opere su cartone “Paramount”, “Warner Bros” e “M.G.M.” del 1997.
Mentre è del 2002 “Warner Bros” realizzata su tela con il logo in fucsia.
Lo sguardo si sposta poi su “Ex Da Volpedo” del 2002, in cui la storica opera di Pellizza da Volpedo “Il Quarto Stato” è rappresentata da Manera con luci al neon in teca di plexiglass.
Ancora l’uso del neon si ritrova in “Ex Vincent” del 2002, un omaggio a Van Gogh. Sulle pareti della Galleria Restelliartco, “Manera contro Tutti” prosegue con “Imperial Nightmare” del 1998 , “Bacio”, tela del 2012 con l’iconico Bacio Perugina rappresentato in chiave pop; un pop che si ritrova anche in “Coca Cola” a tecnica mista su carta del 1998.
In mostra è presente anche il ritratto di Manera ad opera di Mario Schifano, uno tra i pochissimi ritratti eseguiti dal Maestro della Scuola di Piazza del Popolo.
Il titolo della mostra “Manera contro Tutti” è stato voluto dai galleristi romani Raffaella Rossi e Filippo Restelli , per sottolineare come, all’interno di un percorso espositivo, ogni artista, attraverso una ironica sfida condotta a colpi di pop, possa raccontare la propria visione e percezione delle icone e dei miti che fanno parte del linguaggio e del quotidiano di tutti.
L’artista romano Fabio Ferrone Viola con il suo “Coca - Omaggio a Mario Schifano”, realizzato con vernice acrilica e tappi di bottiglia su tela e il collage con carta di giornale “Kennedy is alive”, ripropone in chiave pop, grazie all’utilizzo di materiali riciclabili, due miti della nostra epoca; mentre in “Cocaine USA Flag” realizzata con lattine di Coca Cola pressate ed inserite nella trama del tessuto, le strisce bianche sono il nesso tra la scritta della bevanda, lo stupefacente e il suo spropositato consumo, in modo particolare negli States. Nelle sue “Pop Queen”, Fabio Ferrone Viola omaggia invece la grande Regina Elisabetta II, icona e mito di un’epoca, recentemente scomparsa.
Monica Casali, realizza in acrilico, resina, foglia d’argento e pezzi originali d’epoca, la sua “Jaguar” E Type, l’iconica auto guidata da Diabolik e definita da Enzo Ferrari la vettura più bella del mondo.
L’artista Stasi, con l’acrilico su tela “The Industry of the Pig” , ripercorre il progetto di industrializzazione di fine ‘700. Il suino indossa abiti ottocenteschi di chiara fattura inglese. Nella parte inferiore emerge uno skyline, simbolo dell’inurbamento a discapito della società moderna.
E poi ancora l’artista romana Cristiana Pedersoli, figlia dell’indimenticabile Bud Spencer, che propone il volto dell’attore simbolo della cinematografia italiana, in immagine stilizzata su sculture in metallo nero, silver e grezzo.
Si prosegue con “The Big One” di Marco Bettini un gigantesco dollaro americano su metallo riproposto in chiave pop e con particolare ironia, e “Piazza del Popolo” della raffinatissima artista Irem Incedayi che ci riporta visivamente al centro della discussione.
Tra gli altri artisti esposti nei locali al piano superiore della Galleria la “Kellogg’s Catwoman” dell’artista Pennyboy formatosi negli ambienti underground della Capitale, che ritrae una affascinante Catwoman su alluminio modellato.
Tra i fumetti anche il “Paperinik” di Biagio Castilletti, realizzato con innumerevoli pezzi di lattine lavorati e minuziosamente colorati e il supereroe “La Cosa” di Gigi Folliero realizzato con la tecnica “Tape Art”, strisce di nastro adesivo colorato e poi fuso, a mimare la pennellata di vernice su tela.
Si prosegue con le “Americhe” di Roberta Bissoli, realizzate con dollari americani al posto dei colori, con l’artista Skiri che porta nelle sue opere personaggi del fumetto e del cinema stravolgendone i ruoli, e trasformando, con ironico paradosso, i buoni e in cattivi, e dello streetartist internazionale David Pompili.
Tra gli iconici oggetti esposti, la “Big Apple” del 2021 di Milena Bini, la scultura “SPQR”di Marcello Maugeri, (verniciatura elettrostatica su alluminio) opera elementare con cui l’artista celebra Enrico Manera, maestro di sperimentazione e cultore del riutilizzo creativo. Il Grigio formale e piatto tipico dei motori diventa Colore, energia vitale di Roma, città eterna, officina artistica in continuo fermento.
L’artista romano “Shout” presenta le iconiche salse Tomato Ketchup, Mayonnaise e Sweet Relish su tre tele distinte, in uno stile neo-pop internazionale e in cui i colori delle tre salse ricordano la bandiera italiana.
Nayara Sikaada, pseudonimo a celare l’identità di un artista avvolto nel mistero, presenta due opere di grande impatto “Mouth” olio su tela che raffigura la bocca di Mick Jagger e “Hands 2”, olio su tavola in cui in primo piano l’artista dipinge le mani di Keith Richards che suonano la chitarra.
Presentato per la prima volta in esclusiva per la Galleria Restelliartco il progetto “Cash & Carry - Icons”, in cui l’artista ventinovenne Factory , utilizza gli scontrini come una contemporanea tela su cui realizzare le proprie opere. Un oggetto quindi così identificativo della globalizzazione e del quotidiano di ognuno, diventa un simbolo pop, una esperienza“popular” , un’opera d’arte alla portata di tutti.
La personale dedicata ad Enrico Manera è realizzata in collaborazione con D.C. Arte di Daniele Cipriani.
Una mostra che affonda le sue radici nella Scuola di Piazza del Popolo “e in quei magici anni in cui si sperimentarono le dinamiche artistiche che poi si tradurranno nelle sperimentazioni creative che popoleranno mostre, musei, Quadriennali e Biennali d’Arte” come scrisse Francesca Barbi Marinetti nipote di quell’immenso Filippo Tommaso che fu tra i più grandi innovatori artistici del ‘900.
“Sono gli anni che conseguono le beat generation, quando la musica rappresenta un magnetico polo di aggregazione. L’arte è connessa agli eventi musicali con light shows...sviluppando una controcultura necessaria all’informazione e all’ispirazione artistica” (F.Barbi Marinetti).
Qui nasce e si forma un giovanissimo Enrico Manera, che della sperimentazione creativa fa da sempre il fondamento della sua arte.
E’ il 1976 quando appena diciottenne scolpisce “J.C.M.” (Jiulius Caesar Manera) statuetta in vetroresina in cui, con lo stile scanzonato ed irridente che gli appartiene, l’artista vede se stesso nelle vesti di un imperatore romano.
Nel 2021 realizza la bellissima scultura in plexiglass “Boccioni Extraterrestre”, pluri fotografata con l’attore Franco Nero al Festival Internazionale della Danza e delle Danze, omaggio al futurista Umberto Boccioni e al dinamismo delle forme.
Nasce dall’influenza del fermento creativo vissuto all’interno della “Scuola di Piazza del Popolo”, che l’artista racconterà poi nel suo libro “Café des Artistes”, “Power” tecnica mista su cartone del 1978.
Manera è protagonista, narratore e interprete di oltre cinquant’anni di cambiamenti storici, artistici e di costume. Nelle sue opere, esposte in mostra fino al 30 novembre, trovano spazio gli eroi dei fumetti, come il “Diabolik” tela di oltre due metri del quale, proprio il primo novembre di quest’anno, ricorre il sessantesimo anniversario dall’uscita del primo numero del fumetto; “Batman” a tecnica mista su cartone del 1997, i “Teatrini di Batman e Superman”, teche tridimensionali in plexiglass; Superman è raffigurato anche nella sua identità segreta , in “Clark Kent” a tecnica mista su tela del 2012.
Il poliedrico Manera iniziò verso la metà degli anni ’70 a lavorare nel cinema come attore e da questa sua passione per la settima arte nascono le opere su cartone “Paramount”, “Warner Bros” e “M.G.M.” del 1997.
Mentre è del 2002 “Warner Bros” realizzata su tela con il logo in fucsia.
Lo sguardo si sposta poi su “Ex Da Volpedo” del 2002, in cui la storica opera di Pellizza da Volpedo “Il Quarto Stato” è rappresentata da Manera con luci al neon in teca di plexiglass.
Ancora l’uso del neon si ritrova in “Ex Vincent” del 2002, un omaggio a Van Gogh. Sulle pareti della Galleria Restelliartco, “Manera contro Tutti” prosegue con “Imperial Nightmare” del 1998 , “Bacio”, tela del 2012 con l’iconico Bacio Perugina rappresentato in chiave pop; un pop che si ritrova anche in “Coca Cola” a tecnica mista su carta del 1998.
In mostra è presente anche il ritratto di Manera ad opera di Mario Schifano, uno tra i pochissimi ritratti eseguiti dal Maestro della Scuola di Piazza del Popolo.
Il titolo della mostra “Manera contro Tutti” è stato voluto dai galleristi romani Raffaella Rossi e Filippo Restelli , per sottolineare come, all’interno di un percorso espositivo, ogni artista, attraverso una ironica sfida condotta a colpi di pop, possa raccontare la propria visione e percezione delle icone e dei miti che fanno parte del linguaggio e del quotidiano di tutti.
L’artista romano Fabio Ferrone Viola con il suo “Coca - Omaggio a Mario Schifano”, realizzato con vernice acrilica e tappi di bottiglia su tela e il collage con carta di giornale “Kennedy is alive”, ripropone in chiave pop, grazie all’utilizzo di materiali riciclabili, due miti della nostra epoca; mentre in “Cocaine USA Flag” realizzata con lattine di Coca Cola pressate ed inserite nella trama del tessuto, le strisce bianche sono il nesso tra la scritta della bevanda, lo stupefacente e il suo spropositato consumo, in modo particolare negli States. Nelle sue “Pop Queen”, Fabio Ferrone Viola omaggia invece la grande Regina Elisabetta II, icona e mito di un’epoca, recentemente scomparsa.
Monica Casali, realizza in acrilico, resina, foglia d’argento e pezzi originali d’epoca, la sua “Jaguar” E Type, l’iconica auto guidata da Diabolik e definita da Enzo Ferrari la vettura più bella del mondo.
L’artista Stasi, con l’acrilico su tela “The Industry of the Pig” , ripercorre il progetto di industrializzazione di fine ‘700. Il suino indossa abiti ottocenteschi di chiara fattura inglese. Nella parte inferiore emerge uno skyline, simbolo dell’inurbamento a discapito della società moderna.
E poi ancora l’artista romana Cristiana Pedersoli, figlia dell’indimenticabile Bud Spencer, che propone il volto dell’attore simbolo della cinematografia italiana, in immagine stilizzata su sculture in metallo nero, silver e grezzo.
Si prosegue con “The Big One” di Marco Bettini un gigantesco dollaro americano su metallo riproposto in chiave pop e con particolare ironia, e “Piazza del Popolo” della raffinatissima artista Irem Incedayi che ci riporta visivamente al centro della discussione.
Tra gli altri artisti esposti nei locali al piano superiore della Galleria la “Kellogg’s Catwoman” dell’artista Pennyboy formatosi negli ambienti underground della Capitale, che ritrae una affascinante Catwoman su alluminio modellato.
Tra i fumetti anche il “Paperinik” di Biagio Castilletti, realizzato con innumerevoli pezzi di lattine lavorati e minuziosamente colorati e il supereroe “La Cosa” di Gigi Folliero realizzato con la tecnica “Tape Art”, strisce di nastro adesivo colorato e poi fuso, a mimare la pennellata di vernice su tela.
Si prosegue con le “Americhe” di Roberta Bissoli, realizzate con dollari americani al posto dei colori, con l’artista Skiri che porta nelle sue opere personaggi del fumetto e del cinema stravolgendone i ruoli, e trasformando, con ironico paradosso, i buoni e in cattivi, e dello streetartist internazionale David Pompili.
Tra gli iconici oggetti esposti, la “Big Apple” del 2021 di Milena Bini, la scultura “SPQR”di Marcello Maugeri, (verniciatura elettrostatica su alluminio) opera elementare con cui l’artista celebra Enrico Manera, maestro di sperimentazione e cultore del riutilizzo creativo. Il Grigio formale e piatto tipico dei motori diventa Colore, energia vitale di Roma, città eterna, officina artistica in continuo fermento.
L’artista romano “Shout” presenta le iconiche salse Tomato Ketchup, Mayonnaise e Sweet Relish su tre tele distinte, in uno stile neo-pop internazionale e in cui i colori delle tre salse ricordano la bandiera italiana.
Nayara Sikaada, pseudonimo a celare l’identità di un artista avvolto nel mistero, presenta due opere di grande impatto “Mouth” olio su tela che raffigura la bocca di Mick Jagger e “Hands 2”, olio su tavola in cui in primo piano l’artista dipinge le mani di Keith Richards che suonano la chitarra.
Presentato per la prima volta in esclusiva per la Galleria Restelliartco il progetto “Cash & Carry - Icons”, in cui l’artista ventinovenne Factory , utilizza gli scontrini come una contemporanea tela su cui realizzare le proprie opere. Un oggetto quindi così identificativo della globalizzazione e del quotidiano di ognuno, diventa un simbolo pop, una esperienza“popular” , un’opera d’arte alla portata di tutti.
La personale dedicata ad Enrico Manera è realizzata in collaborazione con D.C. Arte di Daniele Cipriani.
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ottobre 2022
Manera contro Tutti! Oltre la Scuola di Piazza del Popolo
Dal 27 ottobre al 30 novembre 2022
arte contemporanea
Location
RESTELLIARTCO
Roma, Via Vittoria Colonna, 9, (Roma)
Roma, Via Vittoria Colonna, 9, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10-13 e 17-20
Vernissage
27 Ottobre 2022, dalle ore 18
Ufficio stampa
Stella Maresca Riccardi
Autore