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Manfred Mayerle – Opere Recenti
Manfred Mayerle (* 1939 München) è uno dei più apprezzati artisti tedeschi, con una particolare passione per l’intervento e l’interpretazione artistica in spazi e architetture pubblici. La nostra mostra offrirà una visione delle opere pittoriche recenti, di carattere astratto-concreto.
Comunicato stampa
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Manfred Mayerle (* 1939 München) è uno dei più apprezzati artisti tedeschi, con una particolare passione per l’intervento e l’interpretazione artistica in spazi e architetture pubblici. Il suo lavoro arricchisce numerose banche, municipi, cliniche e ospedali ecc. – la Dresdner Bank (München, Augsburg), HypoVereinsbank, Münchner Rückversicherung, La Centrale dell’Energia, La Sede Centrale della Chiesa Evangelica (sempre a München), Clinica Virchow (Berlino), l’Università di Ratisbona, Südwestbank di Stoccarda – per citare soltanto una piccola selezione. I suoi dipinti e disegni si trovano nelle collezioni d’arte più importanti quali ad esempio la Collezione del Land di Baviera, della Capitale München, del Land di Berlin, del Land Assia, della Deutsche Bank, della Banca Centrale del Land Baden Württemberg, del Museo Städtische Galerie im Lenbachhaus e così via.
Il suo studio all’Accademia di Belle Arti, München, dal 1959 fino al 1970 ha provocato un iniziale orientamento figurativo, dal quale prende pian piano distanza in un processo consapevole e cauto, abbandonando il corpo e il concetto mimetico in un processo di attraversamento, una penetrazione totale per arrivare al suo specifico astrattismo, sensibile e poetico, quasi come una scrittura visuale.
Il percorso di maturazione di Mayerle dal figurativo all’astratto trova la sua massima espressione pittorica nell’impiego della griglia. La ‘Griglia’, nel senso di una strutturazione e stratificazione del colore, ed emblema della sintesi astratto-geometrica nell’arte del Ventesimo secolo, diventa, per Manfred, fonte di un dialogo estremamente fertile: logica e flusso di coscienza, maschera e
rivelazione, spazio e tempo in una convinta e serena metabolizzazione di pensieri, emozioni e fantasie.
Come ogni dialogo, anche la griglia si rinnova e si modifica a ogni nuovo contesto; a volte è un tocco di colore, a volte una macchia, a volte delle leggere velature e ancora dei nervosi grafismi, sino alle colature tra campi di colore. Queste ultime, come un ‘pettine’ dai denti più o meno copiosi, lasciano intravedere delle realtà vive e profonde, come frammenti di ricordi, in sterminati campi monocromi.
Tutto si vede, tutto si nasconde; come dice Rosalind Krauss che paragona la griglia alla tanto conosciuta finestra, oggetto frequente del naturalismo Romantico e del Simbolismo ottocentesco: la finestra è simultaneamente trasparenza e opacità, visione dell’esterno e riflesso dell’interno, finito ed infinito.
Così anche la griglia dell’artista tedesco impone la sua presenza, la sua fisicità e il suo ordine in maniera autoreferenziale, ma ci permette di scorgere un’aldilà, un racconto lirico tra le trame e sbavature, una leggera sinfonia nelle sue trasparenze. Una vera e propria ‘cristallizzazione della realtà nell’arte’ (Mallarmè Les fenètres 1863) dove l’opera è più che mai significato e significante.
Manfred Mayerle ha così trasformato il reale in una metafora quasi spirituale che nello stesso tempo seduce con colori sensuali e potenti, con il disegno delicato e tenero – un canto, una visione, un viaggio all’interno dell’arte, per scoprire la sua anima, per far respirare il suo messaggio eterno e universale.
Simultaneamente alla nostra presentazione si svolge nel Museo Diocesano Brescia la mostra “Il Volto di Cristo” (7 febbraio – 3 maggio 2009), nella quale si trova l’omonima opera di Manfred Mayerle.
Il suo studio all’Accademia di Belle Arti, München, dal 1959 fino al 1970 ha provocato un iniziale orientamento figurativo, dal quale prende pian piano distanza in un processo consapevole e cauto, abbandonando il corpo e il concetto mimetico in un processo di attraversamento, una penetrazione totale per arrivare al suo specifico astrattismo, sensibile e poetico, quasi come una scrittura visuale.
Il percorso di maturazione di Mayerle dal figurativo all’astratto trova la sua massima espressione pittorica nell’impiego della griglia. La ‘Griglia’, nel senso di una strutturazione e stratificazione del colore, ed emblema della sintesi astratto-geometrica nell’arte del Ventesimo secolo, diventa, per Manfred, fonte di un dialogo estremamente fertile: logica e flusso di coscienza, maschera e
rivelazione, spazio e tempo in una convinta e serena metabolizzazione di pensieri, emozioni e fantasie.
Come ogni dialogo, anche la griglia si rinnova e si modifica a ogni nuovo contesto; a volte è un tocco di colore, a volte una macchia, a volte delle leggere velature e ancora dei nervosi grafismi, sino alle colature tra campi di colore. Queste ultime, come un ‘pettine’ dai denti più o meno copiosi, lasciano intravedere delle realtà vive e profonde, come frammenti di ricordi, in sterminati campi monocromi.
Tutto si vede, tutto si nasconde; come dice Rosalind Krauss che paragona la griglia alla tanto conosciuta finestra, oggetto frequente del naturalismo Romantico e del Simbolismo ottocentesco: la finestra è simultaneamente trasparenza e opacità, visione dell’esterno e riflesso dell’interno, finito ed infinito.
Così anche la griglia dell’artista tedesco impone la sua presenza, la sua fisicità e il suo ordine in maniera autoreferenziale, ma ci permette di scorgere un’aldilà, un racconto lirico tra le trame e sbavature, una leggera sinfonia nelle sue trasparenze. Una vera e propria ‘cristallizzazione della realtà nell’arte’ (Mallarmè Les fenètres 1863) dove l’opera è più che mai significato e significante.
Manfred Mayerle ha così trasformato il reale in una metafora quasi spirituale che nello stesso tempo seduce con colori sensuali e potenti, con il disegno delicato e tenero – un canto, una visione, un viaggio all’interno dell’arte, per scoprire la sua anima, per far respirare il suo messaggio eterno e universale.
Simultaneamente alla nostra presentazione si svolge nel Museo Diocesano Brescia la mostra “Il Volto di Cristo” (7 febbraio – 3 maggio 2009), nella quale si trova l’omonima opera di Manfred Mayerle.
06
febbraio 2009
Manfred Mayerle – Opere Recenti
Dal 06 febbraio al 15 marzo 2009
arte contemporanea
Location
MAURER ZILIOLI – CONTEMPORARY ARTS
Brescia, Via Trieste, 42b, (Brescia)
Brescia, Via Trieste, 42b, (Brescia)
Biglietti
Ingresso libero
Orario di apertura
Da martedì a sabato ore 10-12.30 e 15.30-19.30; domenica ore 15.30-19.30
Vernissage
6 Febbraio 2009, ore 18.30
Autore