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Manfredo Massironi – Arte esatta e geometrie volubili
La mostra Arte esatta e geometrie volubili propone opere che vanno dagli anni Sessanta ad oggi, presentando parti significative della sua intensa attività di ricerca sperimentale e teorica, sia in campo artistico che in quello della psicologia della percezione.
Comunicato stampa
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Venerdì 5 ottobre 2007 alle ore 18.30, la Galleria Il Bulino artecontemporanea apre la nuova stagione espositiva, con un’esposizione delle opere di Manfredo Massironi, uno dei protagonisti della ricerca visiva che in Italia prende il nome di Arte Programmata e Cinetica. La mostra Arte esatta e geometrie volubili propone opere che vanno dagli anni Sessanta ad oggi, presentando parti significative della sua intensa attività di ricerca sperimentale e teorica, sia in campo artistico che in quello della psicologia della percezione.
Dalle prime prove di fine anni Cinquanta, quando la posizione critica nei confronti dell’informale favorisce lo sviluppo di una ricerca monomateriale e monocromatica che l’artista ventenne affronta con i collages Cartoni ondulati, si passa all’importante nucleo di lavori realizzati fra il 1960 e il 1965 quando Massironi partecipa al collettivo di lavoro denominato Gruppo N. La mostra non trascura inoltre le ricerche visive meno conosciute di Massironi che, a partire dagli anni Settanta, puntualmente accompagnano la sua attività all’interno dell’Università.
Nascono allora opere che, ancora oggi, sono strettamente legate alla natura delle proprie esperienze scientifiche e s’identificano per “insiemi differenti di problemi”: la serie delle Strutture rottura di costanza, delle Prospettive rovesciate, delle Figure anomale, dei Completamenti amodali, delle Sottrazioni, delle Piegature, dei Nodi e delle semplicissime e illuminanti geometrie denominate Capo-lavori.
A proposito dell’arte di Massironi è stato scritto di recente da Getulio Alviani: “penso questa arte di ricerca sia la massima espressione della contemporaneità. Essa è sorta dalle avanguardie russe, dal De Stijl al Bauhaus; ha meno di un secolo ed è quindi agli inizi [...] quest’arte è solo incominciata con un futuro autonomo tutto da percorrere”.
In occasione della mostra sara' pubblicato un catalogo edito da Edizioni Il Bulino con un testo di Getulio Alviani.
_____________
MANFREDO MASSIRONI è nato a Padova l’8 giugno 1937, dove attualmente risiede.
La sua attività artistica ha inizio ancor prima di frequentare, a Venezia, la Facoltà di Architettura in cui si laurea. A Padova, nel 1959, è tra i fondatori del Gruppo N, nucleo dell’arte programmata e cinetica italiana, insieme a Edoardo Landi, Toni Costa, Ennio Chiggio e Alberto Biasi. Le attività del gruppo e dei singoli membri sono strettamente correlate: numerose sono infatti le opere realizzate collettivamente, nel rifiuto della personalità individuale. Venuti meno i presupposti ideologici per il lavoro comune, nel 1965 il gruppo si scioglie e nello stesso anno Massironi, assieme a Biasi e Landi, fonda il nuovo Gruppo ENNE 65. Il suo interesse si rivolge alla Op Art e all’arte ambientale giungendo a creare, attraverso il movimento e la luce artificiale, opere che coinvolgono lo spettatore in esperienze visive e sensoriali.
Dal 1967 Massironi si allontana dalla scena artistica, continuando a coltivare il proprio interesse per la psicologia della percezione visiva in ambito universitario, a Roma e dagli anni Ottanta a Verona. Riprende a presentare in pubblico le proprie opere, e a produrre con maggiore regolarità, a partire dal 2002, dopo la mostra 22 at the Future for the Future, organizzata da Getulio Alviani per la ricostruzione del Museo di Vukovar.
Tra le mostre principali:
nel 1961-1963-1965, rispettivamrente, le esposizioni Nova Tendencjia n.1, n.2, n.3, a Zagabria; nel 1962, la mostra Arte programmata, organizzata da Bruno Munari nello showroom milanese della Olivetti e presentata poi in Europa e negli Stati Uniti; nel 1963, la VI Biennale Internazionale, Oltre l’informale, di Rimini e della Repubblica di San Marino; nel 1964, la 32° Biennale di Venezia; nel 1965, l’esposizione internazionale The Responsive Eye, del MOMA di New York e poi nei musei di Saint Louis, Seattle, Pasadena, Baltimora; nel 1967, la V Biennale di Parigi, dove vince il premio della Theodoron Foundation di Chicago; nel 1970, l’esposizione internazionale Kinetic, a Londra; nel 1971, l’esposizione Arte Italiana Contemporanea organizzata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma per le sedi di Roma, Vienna e Belgrado; nel 1973 e nel 1976, le Quadriennali di Roma; nel 1978, l’esposizione L’altro occhio di Polifemo, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna; nel 1984, L’ultima avanguardia, a Palazzo Reale di Milano; nel 1996, Enne & Zero, Motus, etc., allestita al Museo d’Arte Moderna di Bolzano, al Palazzo della Ragione di Padova e alla Galleria d’Arte Moderna della Repubblica di San Marino; nel 2004, Mito della velocità, a Mantova; nel 2007, Lo(s) cinetico(s), al Museo Rejna Sopia di Madrid; la personale Ricerca visiva e arte. Arte e ricerca visiva, al Palazzo Mozzi Borgetti, Biblioteca e Pinacoteca Comunale di Macerata.
Dalle prime prove di fine anni Cinquanta, quando la posizione critica nei confronti dell’informale favorisce lo sviluppo di una ricerca monomateriale e monocromatica che l’artista ventenne affronta con i collages Cartoni ondulati, si passa all’importante nucleo di lavori realizzati fra il 1960 e il 1965 quando Massironi partecipa al collettivo di lavoro denominato Gruppo N. La mostra non trascura inoltre le ricerche visive meno conosciute di Massironi che, a partire dagli anni Settanta, puntualmente accompagnano la sua attività all’interno dell’Università.
Nascono allora opere che, ancora oggi, sono strettamente legate alla natura delle proprie esperienze scientifiche e s’identificano per “insiemi differenti di problemi”: la serie delle Strutture rottura di costanza, delle Prospettive rovesciate, delle Figure anomale, dei Completamenti amodali, delle Sottrazioni, delle Piegature, dei Nodi e delle semplicissime e illuminanti geometrie denominate Capo-lavori.
A proposito dell’arte di Massironi è stato scritto di recente da Getulio Alviani: “penso questa arte di ricerca sia la massima espressione della contemporaneità. Essa è sorta dalle avanguardie russe, dal De Stijl al Bauhaus; ha meno di un secolo ed è quindi agli inizi [...] quest’arte è solo incominciata con un futuro autonomo tutto da percorrere”.
In occasione della mostra sara' pubblicato un catalogo edito da Edizioni Il Bulino con un testo di Getulio Alviani.
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MANFREDO MASSIRONI è nato a Padova l’8 giugno 1937, dove attualmente risiede.
La sua attività artistica ha inizio ancor prima di frequentare, a Venezia, la Facoltà di Architettura in cui si laurea. A Padova, nel 1959, è tra i fondatori del Gruppo N, nucleo dell’arte programmata e cinetica italiana, insieme a Edoardo Landi, Toni Costa, Ennio Chiggio e Alberto Biasi. Le attività del gruppo e dei singoli membri sono strettamente correlate: numerose sono infatti le opere realizzate collettivamente, nel rifiuto della personalità individuale. Venuti meno i presupposti ideologici per il lavoro comune, nel 1965 il gruppo si scioglie e nello stesso anno Massironi, assieme a Biasi e Landi, fonda il nuovo Gruppo ENNE 65. Il suo interesse si rivolge alla Op Art e all’arte ambientale giungendo a creare, attraverso il movimento e la luce artificiale, opere che coinvolgono lo spettatore in esperienze visive e sensoriali.
Dal 1967 Massironi si allontana dalla scena artistica, continuando a coltivare il proprio interesse per la psicologia della percezione visiva in ambito universitario, a Roma e dagli anni Ottanta a Verona. Riprende a presentare in pubblico le proprie opere, e a produrre con maggiore regolarità, a partire dal 2002, dopo la mostra 22 at the Future for the Future, organizzata da Getulio Alviani per la ricostruzione del Museo di Vukovar.
Tra le mostre principali:
nel 1961-1963-1965, rispettivamrente, le esposizioni Nova Tendencjia n.1, n.2, n.3, a Zagabria; nel 1962, la mostra Arte programmata, organizzata da Bruno Munari nello showroom milanese della Olivetti e presentata poi in Europa e negli Stati Uniti; nel 1963, la VI Biennale Internazionale, Oltre l’informale, di Rimini e della Repubblica di San Marino; nel 1964, la 32° Biennale di Venezia; nel 1965, l’esposizione internazionale The Responsive Eye, del MOMA di New York e poi nei musei di Saint Louis, Seattle, Pasadena, Baltimora; nel 1967, la V Biennale di Parigi, dove vince il premio della Theodoron Foundation di Chicago; nel 1970, l’esposizione internazionale Kinetic, a Londra; nel 1971, l’esposizione Arte Italiana Contemporanea organizzata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma per le sedi di Roma, Vienna e Belgrado; nel 1973 e nel 1976, le Quadriennali di Roma; nel 1978, l’esposizione L’altro occhio di Polifemo, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna; nel 1984, L’ultima avanguardia, a Palazzo Reale di Milano; nel 1996, Enne & Zero, Motus, etc., allestita al Museo d’Arte Moderna di Bolzano, al Palazzo della Ragione di Padova e alla Galleria d’Arte Moderna della Repubblica di San Marino; nel 2004, Mito della velocità, a Mantova; nel 2007, Lo(s) cinetico(s), al Museo Rejna Sopia di Madrid; la personale Ricerca visiva e arte. Arte e ricerca visiva, al Palazzo Mozzi Borgetti, Biblioteca e Pinacoteca Comunale di Macerata.
05
ottobre 2007
Manfredo Massironi – Arte esatta e geometrie volubili
Dal 05 ottobre al 03 novembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL BULINO ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Urbana, 148, (Roma)
Roma, Via Urbana, 148, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:30, esclusi festivi
Vernissage
5 Ottobre 2007, ore 18,30
Ufficio stampa
ALAN SANTARELLI
Autore