TITOLO: Doppio Quadrato
ARTISTA: Manuela Bedeschi
INAUGURAZIONE: mercoledì 4 maggio 2011, ore 18.00. Presiede il Presidente Mario Bagnara.
Presentazione di Maria Lucia Ferraguti e intervento su temi legati alle opere di Manuela Bedeschi del
Filosofo Massimo Dona’, docente di filosofia teoretica presso l’Universita’ Vita-Salute del San Raffaele di
Milano.
APPUNTAMENTI COLLATERALI:
- Giovedì 12 maggio ore 18 Concerto Jazz ‘Frammenti di Luce’ con il ‘Massimo Dona’ Quartet’ negli
spazi della mostra, in collaborazione con il Festival Jazz di Vicenza.
- Venerdì 27 maggio ore 18: incontro con il filosofo Massimo Dona’ e l’arch. Renato Rizzi che, in
collegamento con il Festival Biblico, presenteranno il volume ‘PANTA Decalogo’ (Bompiani) e
l’esposizione di foto di Raffaella Toffolo.
SEDE DELLA MOSTRA: Biblioteca Internazionale “La Vigna”, Casa Gallo di Carlo Scarpa,
Palazzo Brusarosco Zaccaria, , Contrà Porta S. Croce1-3 Vicenza
CATALOGO: testi critici di Maria Lucia Ferraguti, Massimo Donà
PERIODO ESPOSITIVO: da mercoledì 4 maggio a sabato 25 giugno 2011, ingresso gratuito
ORARI: mattino su appuntamento dal lunedì al venerdì ore 9-12, pomeriggio dal martedì al sabato
ore 16-19, apertura straordinaria 12 e 27 maggio fino alle ore 22.
PATROCINI: Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Comune di Vicenza,
INFO: 0444 543000 - info@lavigna.it - manuelabedeschi@alice.it
Manuela Bedeschi torna ad esporre nella sua città natale, Vicenza,dopo le installazioni nello Spazio Arte Vicenza
della Chiesa dei SS. Ambrogio e Bellino, nell’Oratorio dei Boccalotti e nel Complesso Monumentale della Chiesa di
S. Silvestro.
L’elemento tipico che Manuela Bedeschi percepisce nell’appartamento detto “Casa Gallo” legato alla firma di Carlo
Scarpa, presso la Biblioteca Internazionale “La Vigna”, è associato alla presenza del quadrato, che compare nel
titolo della mostra “Doppio Quadrato”, un dettaglio della residenza Gallo.
L’artista associa questa forma geometrica, unita alla percezione del grande spazio dell’appartamento a un altro
elemento a Lei caro: la leggerezza della luce artificiale di neon colorati. Compare dilagante associata a tele dipinte
quadrate, emana dalla trasparenza di volumi di plexiglass, vibra su dipinti in armonia con l’atmosfera della musica
jazz. La mostra si muove tra ciò che è definito e la luce che sofficemente, allegramente si espande, tra il materiale e
lo spirituale. L’idea della perfezione geometrica del quadrato e l’immaterialità della luce convergono esternamente nel
gran quadrato di neon della facciata principale del Palazzo, posta a segnare la realtà architettonica e la realtà del
fluido spazio di Carlo Scarpa.