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ManyMani
L’idea alla base del workshop era di dare la possibilità ai partecipanti di comprendere e sviluppare, attraverso un approccio artistico, le diverse fasi che compongono la metodologia progettuale di un oggetto di design al fine di disegnare e costruire “con le loro stesse mani” i propri mobili.
Comunicato stampa
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"Tutti dovrebbero progettare per evitare di essere progettati”, diceva Enzo Mari nel 1999 e continua a ripeterlo oggi.
Queste parole del noto designer italiano rappresentano lo spunto di riflessione per il Laboratorio di autocostruzione tenuto per tre settimane a Cittadellarte da Mattia Paco Rizzi, con l'assistenza di Grazia Amendola, di cui l'esposizione “ManyMani” presenta i risultati, ovvero gli oggetti di design immaginati, costruiti, testati dai partecipanti, e quindi esposti in mostra per l'eventuale vendita.
Il Laboratorio è stato indirizzato a rifugiati e richiedenti asilo, provenienti principalmente dal Nord Africa e dal Medio Oriente, ospitati nella cooperativa Tantintenti di Biella, e a giovani residenti nel territorio. L’idea alla base del workshop era di dare loro la possibilità di comprendere e sviluppare, attraverso un approccio artistico, le diverse fasi che compongono la metodologia progettuale di un oggetto di design (ideazione, prototipo, realizzazione, commercializzazione e vendita), al fine di disegnare e costruire “con le loro stesse mani” i propri mobili (sedie, tavoli, librerie, scaffali etc) con il semplice utilizzo di colla, chiodi e tavole di legno. Pensare “con le proprie mani” per rendere i propri pensieri più chiari, offrire un'opportunità di formazione con gli strumenti dell'arte, stimolare la conoscenza dell'altro attraverso un fare specifico e comune sono stati gli obiettivi principali del Laboratorio.
“Durante questa esperienza, considerando anche la sua breve durata, ho cercato di trasmettere un'attitudine trasversale rispetto al progetto, più che un mero elenco di nozioni legate alla falegnameria. Trovare e seguire il filo conduttore che unisce l’idea alla sua realizzazione, attraverso tutte le diverse fasi, senza perderne di vista il significato. Onorare la propria fantasia e trasformare le criticità in punti di forza.” (Mattia Paco Rizzi).
Il progetto è ispirato, ma con delle differenze, all’esperienza di “CUCULA – The Refugees Company for Crafts and Design”, società di design nata a Berlino nel 2013 su iniziativa del designer Sebastian Däschle e dell’organizzazione “JugendKunst - und Kulturhaus Schlesische 27”, con l'obiettivo di creare insieme a un gruppo di migranti e richiedenti asilo una proposta concreta di una “differente realtà”, che permetta loro di sfuggire al circolo vizioso della necessità di possedere un permesso di soggiorno per ottenere un permesso di lavoro.
Mattia Paco Rizzi è l’architetto artista invitato per la terza edizione della “Residenza Connettiva”, programma residenziale rivolto ad artisti internazionali con l’obiettivo di generare connessioni tra le pratiche degli artisti ospiti e i progetti sviluppati da Cittadellarte in stretta collaborazione con le associazioni locali.
La Residenza Connettiva è un programma residenziale nato nel 2015 della durata di sei mesi rivolto ad artisti internazionali, con l’obiettivo stimolare e generare connessioni tra le ricerche e le pratiche degli artisti ospiti e i progetti sviluppati dagli Uffici di Cittadellarte.
Queste parole del noto designer italiano rappresentano lo spunto di riflessione per il Laboratorio di autocostruzione tenuto per tre settimane a Cittadellarte da Mattia Paco Rizzi, con l'assistenza di Grazia Amendola, di cui l'esposizione “ManyMani” presenta i risultati, ovvero gli oggetti di design immaginati, costruiti, testati dai partecipanti, e quindi esposti in mostra per l'eventuale vendita.
Il Laboratorio è stato indirizzato a rifugiati e richiedenti asilo, provenienti principalmente dal Nord Africa e dal Medio Oriente, ospitati nella cooperativa Tantintenti di Biella, e a giovani residenti nel territorio. L’idea alla base del workshop era di dare loro la possibilità di comprendere e sviluppare, attraverso un approccio artistico, le diverse fasi che compongono la metodologia progettuale di un oggetto di design (ideazione, prototipo, realizzazione, commercializzazione e vendita), al fine di disegnare e costruire “con le loro stesse mani” i propri mobili (sedie, tavoli, librerie, scaffali etc) con il semplice utilizzo di colla, chiodi e tavole di legno. Pensare “con le proprie mani” per rendere i propri pensieri più chiari, offrire un'opportunità di formazione con gli strumenti dell'arte, stimolare la conoscenza dell'altro attraverso un fare specifico e comune sono stati gli obiettivi principali del Laboratorio.
“Durante questa esperienza, considerando anche la sua breve durata, ho cercato di trasmettere un'attitudine trasversale rispetto al progetto, più che un mero elenco di nozioni legate alla falegnameria. Trovare e seguire il filo conduttore che unisce l’idea alla sua realizzazione, attraverso tutte le diverse fasi, senza perderne di vista il significato. Onorare la propria fantasia e trasformare le criticità in punti di forza.” (Mattia Paco Rizzi).
Il progetto è ispirato, ma con delle differenze, all’esperienza di “CUCULA – The Refugees Company for Crafts and Design”, società di design nata a Berlino nel 2013 su iniziativa del designer Sebastian Däschle e dell’organizzazione “JugendKunst - und Kulturhaus Schlesische 27”, con l'obiettivo di creare insieme a un gruppo di migranti e richiedenti asilo una proposta concreta di una “differente realtà”, che permetta loro di sfuggire al circolo vizioso della necessità di possedere un permesso di soggiorno per ottenere un permesso di lavoro.
Mattia Paco Rizzi è l’architetto artista invitato per la terza edizione della “Residenza Connettiva”, programma residenziale rivolto ad artisti internazionali con l’obiettivo di generare connessioni tra le pratiche degli artisti ospiti e i progetti sviluppati da Cittadellarte in stretta collaborazione con le associazioni locali.
La Residenza Connettiva è un programma residenziale nato nel 2015 della durata di sei mesi rivolto ad artisti internazionali, con l’obiettivo stimolare e generare connessioni tra le ricerche e le pratiche degli artisti ospiti e i progetti sviluppati dagli Uffici di Cittadellarte.
23
giugno 2017
ManyMani
Dal 23 giugno al 31 dicembre 2017
arte contemporanea
Location
CITTADELLARTE – FONDAZIONE PISTOLETTO
Biella, Via Giovanni Battista Serralunga, 27, (Biella)
Biella, Via Giovanni Battista Serralunga, 27, (Biella)
Vernissage
23 Giugno 2017, h 18.30
Autore
Curatore