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Mappa di Ufocinque
L’artista Ufocinque ha partecipato al progetto e alla residenza nel paese del Delta del Po, creando la mappa del territorio di Porto Tolle, giovane comune della provincia di Rovigo. Si tratta di un’opera interattiva e collettiva, che ha previsto la collaborazione della popolazione locale.
Comunicato stampa
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ll’estrema punta della foce del Delta del Po sorge il comune di Porto Tolle, il cui nome deriva dalle "pile” usate per la brillatura del riso, che si produceva in tutta l’area.
In questo comune, adagiato su tre isole, si è tenuta la residenza del progetto multidisciplinare "Studi sul qui" composto da un team che dalle arti alle scienze ha impegnato sette giorni nella raccolta di racconti, immagini, rappresentazioni, suoni, trovando nel territorio la collaborazione dei residenti e una grande, inaspettata apertura al dialogo.
Tra i risultati della residenza risplende, sulla facciata della palestra di via Giordano, un nuovo murale, firmato da Ufocinque, artista figurativo e scenografo nativo di Novara e torinese di adozione.
Classe 81, Ufocinque è stato invitato dalla curatrice Melania Ruggini, che lo ha scelto tra tanti per la tipologia e la natura dei suoi progetti, che hanno a che fare con vere e proprie mappature dei luoghi, reali o fantastici. “L’idea di partenza si basa sulla creazione di una mappa profonda del territorio, che possa racchiudere i simboli più aderenti della realtà presente ma anche della storia passata di Porto Tolle, comune relativamente giovane nato grazie alla grande opera di bonifica dell'area” - spiega Melania Ruggini. “La particolarità dell’opera di Ufocinque è il suo carattere interattivo e collettivo, dato che l’artista ha raccolto le osservazioni e le suggestioni della popolazione locale e le ha disegnate sia nei suoi appunti di viaggio sia nel nuovo murale”.
LA RESIDENZA
Matteo Capobianco ha soggiornato una settimana nel comune di Porto Tolle per realizzare la sua opera, insieme al team di “Studi sul qui”, composto, oltre che da Melania Ruggini, dalle seguenti figure: lo psicologo sociale Marco Boffi, il geografo Tobias Boos, il musicista Attila Faravelli, il geografo e documentarista Daniele Ietri Pitton, il filmmaker Paolo Martelli, la geografa e documentarista Eleonora Mastropietro, le antropologhe Daniela Salvucci e Dorothy Louise Zinn, il fotografo Alessio Zemoz.
I primi giorni sono stati dedicati allo studio del territorio e al confronto con il gruppo di lavoro, al fine di mettere a fuoco il bozzetto. L’artista ha partecipato ad esempio a un’escursione in barca sul Po di Maistra, in cui ha potuto osservare le particolarità del fiume e del suo delta. Si è inoltre confrontato con la popolazione locale e ha chiesto di suggerirgli cosa rappresentare. In molti hanno risposto con entusiasmo e coinvolgimento, in un fitto dialogo carico di spunti di riflessione.
L’OPERA
Il risultato è stato la creazione di una mappa del territorio abbinata a elementi riconoscibili di carattere storico, sociale, naturalistico, che più lo caratterizzano: la carriola per rappresentare la tradizione degli scariolanti (i trasportatori di terra) legata alla bonifica; il riso come coltura antica e attualmente rilanciata dall'economia locale; le idrovore e la loro opera fondamentale e quotidiana, che simboleggia il delicato equilibrio tra natura e uomo. E ancora: il camino dell’ex centrale elettrica di Enel, punto di riferimento visivo che svetta alto sull’orizzonte piatto e uniforme; le vongole, le cozze, le ostriche e la specie aliena, il granchio blu, ingabbiato.Le cavane dei pescatori, il faro, la zanzara, il cefalo, pesce tipico, lo stemma del comune, l’ex zuccherificio, una casa abbandonata ricoperta di vegetazione; un peschereccio, la macchina da cucire che parla di un passato legato all’industria tessile degli anni Ottanta, estintosi inesorabilmente.
Tanti sono gli aneddoti e i racconti che l’artista e la curatrice hanno raccolto durante la residenza, che hanno trovato posto sul murale e sulle pagine del suo taccuino.
“Sono come una stampante: il mio modo di esprimermi è legato in maniera indissolubile al disegno, fin da quando ero piccolo. I miei appunti di viaggio sono questi disegni che ho abbozzato durante le visite nel territorio” - spiega Ufocinque.
Una curiosità: l’artista ho volutamente deciso di usare il bianco e nero, come scelta stilistica legata alla relativa giovinezza del territorio e per l’affinità con il taccuino, che gli è servito per abbozzare i dettagli di un territorio che può offrire importanti suggestioni e nuove visioni, sia ai nativi che agli estranei.
Il lavoro di studio del territorio continuerà nei prossimi mesi, durante i quali il gruppo rielaborerà quanto raccolto in un libro dedicato all’iniziativa, che sarà oggetto di presentazione a Porto Tolle nei primi mesi del 2025.
Studi Sul Qui è possibile grazie al progetto PRIN 2022 PNRR “Deep mapping crisis and transformation in non metropolitan areas: representations, society and territorial policies”, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito della Missione 4 “Istruzione e ricerca”, Componente 2, Investimento 1.1. del PNRR, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU.
In questo comune, adagiato su tre isole, si è tenuta la residenza del progetto multidisciplinare "Studi sul qui" composto da un team che dalle arti alle scienze ha impegnato sette giorni nella raccolta di racconti, immagini, rappresentazioni, suoni, trovando nel territorio la collaborazione dei residenti e una grande, inaspettata apertura al dialogo.
Tra i risultati della residenza risplende, sulla facciata della palestra di via Giordano, un nuovo murale, firmato da Ufocinque, artista figurativo e scenografo nativo di Novara e torinese di adozione.
Classe 81, Ufocinque è stato invitato dalla curatrice Melania Ruggini, che lo ha scelto tra tanti per la tipologia e la natura dei suoi progetti, che hanno a che fare con vere e proprie mappature dei luoghi, reali o fantastici. “L’idea di partenza si basa sulla creazione di una mappa profonda del territorio, che possa racchiudere i simboli più aderenti della realtà presente ma anche della storia passata di Porto Tolle, comune relativamente giovane nato grazie alla grande opera di bonifica dell'area” - spiega Melania Ruggini. “La particolarità dell’opera di Ufocinque è il suo carattere interattivo e collettivo, dato che l’artista ha raccolto le osservazioni e le suggestioni della popolazione locale e le ha disegnate sia nei suoi appunti di viaggio sia nel nuovo murale”.
LA RESIDENZA
Matteo Capobianco ha soggiornato una settimana nel comune di Porto Tolle per realizzare la sua opera, insieme al team di “Studi sul qui”, composto, oltre che da Melania Ruggini, dalle seguenti figure: lo psicologo sociale Marco Boffi, il geografo Tobias Boos, il musicista Attila Faravelli, il geografo e documentarista Daniele Ietri Pitton, il filmmaker Paolo Martelli, la geografa e documentarista Eleonora Mastropietro, le antropologhe Daniela Salvucci e Dorothy Louise Zinn, il fotografo Alessio Zemoz.
I primi giorni sono stati dedicati allo studio del territorio e al confronto con il gruppo di lavoro, al fine di mettere a fuoco il bozzetto. L’artista ha partecipato ad esempio a un’escursione in barca sul Po di Maistra, in cui ha potuto osservare le particolarità del fiume e del suo delta. Si è inoltre confrontato con la popolazione locale e ha chiesto di suggerirgli cosa rappresentare. In molti hanno risposto con entusiasmo e coinvolgimento, in un fitto dialogo carico di spunti di riflessione.
L’OPERA
Il risultato è stato la creazione di una mappa del territorio abbinata a elementi riconoscibili di carattere storico, sociale, naturalistico, che più lo caratterizzano: la carriola per rappresentare la tradizione degli scariolanti (i trasportatori di terra) legata alla bonifica; il riso come coltura antica e attualmente rilanciata dall'economia locale; le idrovore e la loro opera fondamentale e quotidiana, che simboleggia il delicato equilibrio tra natura e uomo. E ancora: il camino dell’ex centrale elettrica di Enel, punto di riferimento visivo che svetta alto sull’orizzonte piatto e uniforme; le vongole, le cozze, le ostriche e la specie aliena, il granchio blu, ingabbiato.Le cavane dei pescatori, il faro, la zanzara, il cefalo, pesce tipico, lo stemma del comune, l’ex zuccherificio, una casa abbandonata ricoperta di vegetazione; un peschereccio, la macchina da cucire che parla di un passato legato all’industria tessile degli anni Ottanta, estintosi inesorabilmente.
Tanti sono gli aneddoti e i racconti che l’artista e la curatrice hanno raccolto durante la residenza, che hanno trovato posto sul murale e sulle pagine del suo taccuino.
“Sono come una stampante: il mio modo di esprimermi è legato in maniera indissolubile al disegno, fin da quando ero piccolo. I miei appunti di viaggio sono questi disegni che ho abbozzato durante le visite nel territorio” - spiega Ufocinque.
Una curiosità: l’artista ho volutamente deciso di usare il bianco e nero, come scelta stilistica legata alla relativa giovinezza del territorio e per l’affinità con il taccuino, che gli è servito per abbozzare i dettagli di un territorio che può offrire importanti suggestioni e nuove visioni, sia ai nativi che agli estranei.
Il lavoro di studio del territorio continuerà nei prossimi mesi, durante i quali il gruppo rielaborerà quanto raccolto in un libro dedicato all’iniziativa, che sarà oggetto di presentazione a Porto Tolle nei primi mesi del 2025.
Studi Sul Qui è possibile grazie al progetto PRIN 2022 PNRR “Deep mapping crisis and transformation in non metropolitan areas: representations, society and territorial policies”, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito della Missione 4 “Istruzione e ricerca”, Componente 2, Investimento 1.1. del PNRR, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU.
02
ottobre 2024
Mappa di Ufocinque
Dal 02 ottobre al 31 dicembre 2024
street art
Location
DELTARTE
Rovigo, Via Vittorio Veneto, 93, (Rovigo)
Rovigo, Via Vittorio Veneto, 93, (Rovigo)
Orario di apertura
sempre aperto
Autore
Curatore
Produzione organizzazione
Patrocini