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Mapping the Studio: Artists from the François Pinault Collection
Attraverso le scelte dei curatori, la mostra ricostruisce il percorso di ogni opera, dalla genesi nell’universo privato dell’artista fino all’approdo in una delle collezioni più importanti del mondo, che oggi vediamo trasformarsi in un vero e proprio museo di respiro internazionale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
«Mapping the Studio: Artists from the François Pinault Collection»
Alison M. Gingeras e Francesco Bonami, curatori della mostra
Distribuita negli spazi completamente rinnovati di Punta della Dogana e a Palazzo Grassi, apre i
battenti Mapping the Studio: Artists from the François Pinault Collection una mostra curata da
Alison Gingeras e Francesco Bonami. L’esposizione testimonia la volontà della François Pinault
Foundation di sviluppare un programma artistico di altissimo livello, confermando il suo costante
impegno di promuovere la cultura contemporanea a Venezia.
Riprendendo il titolo di un’importante videoinstallazione di Bruce Nauman in cui l’artista registra
la microattività notturna presente nel suo studio e offre una visione inedita dello spazio simbolico
in cui si sviluppa il processo creativo, i curatori vogliono sottolineare la profonda analogia tra la
dimensione intima dello studio degli artisti e l’appassionata visione personale del collezionista.
Questo parallelismo diventa punto di partenza per un dialogo tra le opere di artisti affermati e la
produzione delle generazioni più giovani. “Mapping the Studio: Artists from the François Pinault
Collection” si propone di restituire l’energia e la tensione creativa che animano i molteplici e
diversi approcci alla creazione artistica. Attraverso le scelte dei curatori, la mostra ricostruisce
il percorso di ogni opera, dalla genesi nell’universo privato dell’artista fino all’approdo in una
delle collezioni più importanti del mondo, che oggi vediamo trasformarsi in un vero e proprio
museo di respiro internazionale.
Al di là delle forme espressive, delle generazioni e della loro geografia, le circa trecento opere
presentate ricostruiscono una cartografia estesa della collezione di François Pinault, riflettendone
l’audacia, la generosità, l’originalità. La mostra propone infatti capolavori dell’arte contemporanea
creati da artisti fortemente legati alla collezione Pinault (Jeff Koons, Sigmar Polke, Rudolf Stingel,
Cindy Sherman, Richard Prince, Cy Twombly, Cady Noland, Robert Gober, Takashi Murakami,
Jake e Dinos Chapman, solo per citarne alcuni) che hanno segnato gli ultimi quarant’anni anni e
costituiscono l’asse portante della raccolta. A queste icone si affiancano opere di talenti emergenti
(Matthew Day Jackson, Adel Abdessemed, Wilhelm Sasnal, Rachel Harrison, Mark Grotjahn,
Richard Hughes, Nate Lowman, Mark Bradford, Gelitin, Kai Althoff) e di personaggi a volte
ingiustamente trascurati dalla scena artistica internazionale (come Lee Lozano).
In occasione di Mapping the Studio, inoltre, la François Pinault Foundation conferma la sua solida
tradizione di mecenatismo nei confronti di Venezia commissionando ad alcuni artisti nuove opere
site-specific, che sottolineeranno la natura eccezionale del rinnovato impegno verso la città.
La ricca selezione di nomi presenti in mostra definisce dunque le aspirazioni e la portata della
collezione, accompagnando il visitatore in un viaggio intenso e avvincente attraverso gli universi
creativi degli artisti.
“Mapping the Studio: Artists from the François Pinault Collection” sarà aperta al pubblico a
partire dal 6 giugno 2009.
Alison M. Gingeras e Francesco Bonami, curatori della mostra
Distribuita negli spazi completamente rinnovati di Punta della Dogana e a Palazzo Grassi, apre i
battenti Mapping the Studio: Artists from the François Pinault Collection una mostra curata da
Alison Gingeras e Francesco Bonami. L’esposizione testimonia la volontà della François Pinault
Foundation di sviluppare un programma artistico di altissimo livello, confermando il suo costante
impegno di promuovere la cultura contemporanea a Venezia.
Riprendendo il titolo di un’importante videoinstallazione di Bruce Nauman in cui l’artista registra
la microattività notturna presente nel suo studio e offre una visione inedita dello spazio simbolico
in cui si sviluppa il processo creativo, i curatori vogliono sottolineare la profonda analogia tra la
dimensione intima dello studio degli artisti e l’appassionata visione personale del collezionista.
Questo parallelismo diventa punto di partenza per un dialogo tra le opere di artisti affermati e la
produzione delle generazioni più giovani. “Mapping the Studio: Artists from the François Pinault
Collection” si propone di restituire l’energia e la tensione creativa che animano i molteplici e
diversi approcci alla creazione artistica. Attraverso le scelte dei curatori, la mostra ricostruisce
il percorso di ogni opera, dalla genesi nell’universo privato dell’artista fino all’approdo in una
delle collezioni più importanti del mondo, che oggi vediamo trasformarsi in un vero e proprio
museo di respiro internazionale.
Al di là delle forme espressive, delle generazioni e della loro geografia, le circa trecento opere
presentate ricostruiscono una cartografia estesa della collezione di François Pinault, riflettendone
l’audacia, la generosità, l’originalità. La mostra propone infatti capolavori dell’arte contemporanea
creati da artisti fortemente legati alla collezione Pinault (Jeff Koons, Sigmar Polke, Rudolf Stingel,
Cindy Sherman, Richard Prince, Cy Twombly, Cady Noland, Robert Gober, Takashi Murakami,
Jake e Dinos Chapman, solo per citarne alcuni) che hanno segnato gli ultimi quarant’anni anni e
costituiscono l’asse portante della raccolta. A queste icone si affiancano opere di talenti emergenti
(Matthew Day Jackson, Adel Abdessemed, Wilhelm Sasnal, Rachel Harrison, Mark Grotjahn,
Richard Hughes, Nate Lowman, Mark Bradford, Gelitin, Kai Althoff) e di personaggi a volte
ingiustamente trascurati dalla scena artistica internazionale (come Lee Lozano).
In occasione di Mapping the Studio, inoltre, la François Pinault Foundation conferma la sua solida
tradizione di mecenatismo nei confronti di Venezia commissionando ad alcuni artisti nuove opere
site-specific, che sottolineeranno la natura eccezionale del rinnovato impegno verso la città.
La ricca selezione di nomi presenti in mostra definisce dunque le aspirazioni e la portata della
collezione, accompagnando il visitatore in un viaggio intenso e avvincente attraverso gli universi
creativi degli artisti.
“Mapping the Studio: Artists from the François Pinault Collection” sarà aperta al pubblico a
partire dal 6 giugno 2009.
04
giugno 2009
Mapping the Studio: Artists from the François Pinault Collection
Dal 04 giugno 2009 al 10 aprile 2011
arte contemporanea
Location
PALAZZO GRASSI
Venezia, San Samuele, 3231, (Venezia)
Venezia, San Samuele, 3231, (Venezia)
Biglietti
Il biglietto d’accesso per i due siti è valido tre giorni - Biglietto intero: 20€ per la visita dei 2 siti / 15€ per la visita di un sito - Biglietto ridotto 1: 17€ per la visita dei 2 siti / 12€ per la visita di un sito - Biglietto ridotto 2: 14€ per la visita dei 2 siti / 10€ per la visita di un sito Ogni mercoledì, ingresso libero per i veneziani (su presentazione di carta d’identità o tessera I MOB).
Orario di apertura
dalle ore 10 alle ore 19. Chiusura delle biglietterie alle ore 18. Chiuso il martedì e nei giorni 24, 25, 31 dicembre 2009 e il 1 gennaio 2010.
Vernissage
4 Giugno 2009, ore 17 solo su invito
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
PAOLA MANFREDI
Ufficio stampa
ELECTA
Autore
Curatore