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Marc Chagall / Joan Miró – Magia, grafia, colore
una selezione raffinatissima ed inedita per l’Italia di opere grafiche di Marc Chagall (Vitebsk, 1887 – Saint-Pul-de-Vance, 1985) e Joan Mirò (Montroig-Barcellona, 1893 – Palma di Maiorca, 1983) provenienti dalla Fondazione Maeght di Saint-Paul-de-Vance
Comunicato stampa
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La mostra “Chagall – Mirò. Magia, grafia, colore”, che si inaugura domenica 8 luglio alle ore 18 nell’Auditorium Sant’Agostino e nella Pinacoteca Comunale Marco Moretti a Civitanova Marche Alta (Macerata), organizzata dal Comune di Civitanova in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta di Milano e con il contributo di Cesare Paciotti, sponsor unico, presenta una selezione raffinatissima ed inedita per l’Italia di opere grafiche di Marc Chagall (Vitebsk, 1887 – Saint-Pul-de-Vance, 1985) e Joan Mirò (Montroig-Barcellona, 1893 – Palma di Maiorca, 1983) provenienti dalla Fondazione Maeght di Saint-Paul-de-Vance. Questa importante istituzione sita nei pressi di Nizza, inaugurata nel 1964 per volere e con il sostegno dei coniugi Maeght, è la seconda sede espositiva per l'arte moderna e contemporanea in Francia, dopo il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, e raccoglie opere di artisti del Novecento quali Pierre Bonnard, Georges Braque, Fernand Léger, Marc Chagall, Alberto Giacometti.
L’insieme architettonico della Fondazione Maeght è stato concepito per presentare l’arte moderna e contemporanea in tutte le sue forme ed espressioni. Pittori e scultori hanno collaborato con l’architetto catalano Josep-Lluis Sert, creando opere, spesso gigantesche, integrate alla costruzione come alla natura circostante.
Il rapporto assolutamente unico tra Miró e l’istituzione francese è molto noto. Per la Fondazione francese Miró ha realizzato l’ambientazione ideale alle proprie opere e ne ha progettate di nuove adattandole agli spazi, come l’arco d’ingresso della Fondazione o lo straordinario “labirinto” di ceramiche monumentali e bronzi. Chagall, che nel 1949 si trasferisce a Vence, iniziando a dedicarsi a nuovi mezzi espressivi (ceramica, scultura, mosaico, vetrata e grafica, soprattutto litografie), per la Fondation ha realizzato un bellissimo e immenso mosaico, Les Amoureux (1964-67), di cui in mostra è esposto l’acquarello preparatorio del 1963-64.
Presso Marguerite e Aimé Maeght, Miró e Chagall furono “inventori di forme” e “prestigiatori del colore” - sottolinea il curatore della mostra Dominique Païni nella sua introduzione - “di rado associati in questa prospettiva: lo Chagall mistico e aereo e il Miró tellurico e materialista, trovano qui l’occasione di un dialogo fatto di opposti e somiglianze”.
A tal fine il curatore ha selezionato per la mostra numerose opere di Marc Chagall tra cui, oltre all’acquarello appena citato, litografie a colori realizzate negli anni Cinquanta e Sessanta, un Bozzetto per un foulard (gouache su carta) del 1957, uno straordinario Paravento del 1963 composto da 4 litografie originali e un un monotipo realizzato poco prima della sua morte nel 1985.
Diverse decine tra acqueforti, acquatinte, litografie a colori di Joan Miró realizzate tra il 1938 e il 1968, fanno da contrappunto al mondo fiabesco di Chagall. Tra esse alcuni cicli significativi come “Serie nera e rossa” (1938) e la “Serie Barcellona” (1944), ma anche litografie colorate di grandi dimensioni come La Conversazione su tela di juta (1969) e La signorina con le farfalle (1971); acqueforti, acquetinte e carborundum come La signorina a dondolo su carta chiffon de Mandeure (1969), Il cosmonauta (1969), Il gufo blasfemo (1975), Galatea IV su carta Arches (1976), L’aigrette rossa (1976) e L’Egiziana (1947).
Dominique Païni ha voluto accostare per la prima volta questi due artisti che hanno sperimentato l’arte incisoria in tutte le sue complessità e varianti. Nelle loro opere segno e colore si fondono dando nuovo impeto alla loro produzione artistica. Nel catalano Miró si nota una libertà estrema nell’utilizzo del suo repertorio grafico di linee, segni e macchie da cui emergono lo spirito ludico e tutte le suggestioni e invenzioni derivate dal surrealismo. Marc Chagall inizia a dedicarsi all’opera incisoria a partire dal 1922 e la sua prima produzione (le Anime morte e la Bibbia) è molto conosciuta dal grande pubblico. Negli anni del secondo dopoguerra l’artista incomincia però ad utilizzare il colore, che lo aiuta a trasmettere i suoi pensieri. La città di Parigi (I tetti, 1956 e La Domenica, 1954) con La Torre Eiffel (Torre Eiffel con asino rosso, 1954), La Bastiglia (1954), Il Panthéon (1954), ma anche Il mostro di Notre-Dame (1954), gli acrobati (I tre acrobati, 1956) e i clown, Il cavallo bruno (1952), Il gallo rosso (1957), i fiori (Il bouquet verde e viola, 1959) e la luna sono alcuni dei temi delle sue grafiche, esposte in mostra, in cui si nota lo stesso clima onirico e spirituale dei dipinti.
La mostra è organizzata dal Comune di Civitanova Marche-Assessorato alla Cultura, Azienda Speciale Teatri di Civitanova, Pinacoteca Comunale Marco Moretti, in collaborazione con Provincia di Macerata, Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Fondazione Antonio Mazzotta e la Fondazione Maeght.
Main sponsor dell’iniziativa è Paciotti Spa
Altri contributi: Boccadigabbia, A.O.N.srl
Il catalogo, edito da Mazzotta, oltre a riprodurre a colori tutte le opere esposte comprende i testi di Dominique Païni, Joan Teixidor, Charles Sorlier e le biografie a cura di Tulliola Sparagni e Raffaella Resch.
L’insieme architettonico della Fondazione Maeght è stato concepito per presentare l’arte moderna e contemporanea in tutte le sue forme ed espressioni. Pittori e scultori hanno collaborato con l’architetto catalano Josep-Lluis Sert, creando opere, spesso gigantesche, integrate alla costruzione come alla natura circostante.
Il rapporto assolutamente unico tra Miró e l’istituzione francese è molto noto. Per la Fondazione francese Miró ha realizzato l’ambientazione ideale alle proprie opere e ne ha progettate di nuove adattandole agli spazi, come l’arco d’ingresso della Fondazione o lo straordinario “labirinto” di ceramiche monumentali e bronzi. Chagall, che nel 1949 si trasferisce a Vence, iniziando a dedicarsi a nuovi mezzi espressivi (ceramica, scultura, mosaico, vetrata e grafica, soprattutto litografie), per la Fondation ha realizzato un bellissimo e immenso mosaico, Les Amoureux (1964-67), di cui in mostra è esposto l’acquarello preparatorio del 1963-64.
Presso Marguerite e Aimé Maeght, Miró e Chagall furono “inventori di forme” e “prestigiatori del colore” - sottolinea il curatore della mostra Dominique Païni nella sua introduzione - “di rado associati in questa prospettiva: lo Chagall mistico e aereo e il Miró tellurico e materialista, trovano qui l’occasione di un dialogo fatto di opposti e somiglianze”.
A tal fine il curatore ha selezionato per la mostra numerose opere di Marc Chagall tra cui, oltre all’acquarello appena citato, litografie a colori realizzate negli anni Cinquanta e Sessanta, un Bozzetto per un foulard (gouache su carta) del 1957, uno straordinario Paravento del 1963 composto da 4 litografie originali e un un monotipo realizzato poco prima della sua morte nel 1985.
Diverse decine tra acqueforti, acquatinte, litografie a colori di Joan Miró realizzate tra il 1938 e il 1968, fanno da contrappunto al mondo fiabesco di Chagall. Tra esse alcuni cicli significativi come “Serie nera e rossa” (1938) e la “Serie Barcellona” (1944), ma anche litografie colorate di grandi dimensioni come La Conversazione su tela di juta (1969) e La signorina con le farfalle (1971); acqueforti, acquetinte e carborundum come La signorina a dondolo su carta chiffon de Mandeure (1969), Il cosmonauta (1969), Il gufo blasfemo (1975), Galatea IV su carta Arches (1976), L’aigrette rossa (1976) e L’Egiziana (1947).
Dominique Païni ha voluto accostare per la prima volta questi due artisti che hanno sperimentato l’arte incisoria in tutte le sue complessità e varianti. Nelle loro opere segno e colore si fondono dando nuovo impeto alla loro produzione artistica. Nel catalano Miró si nota una libertà estrema nell’utilizzo del suo repertorio grafico di linee, segni e macchie da cui emergono lo spirito ludico e tutte le suggestioni e invenzioni derivate dal surrealismo. Marc Chagall inizia a dedicarsi all’opera incisoria a partire dal 1922 e la sua prima produzione (le Anime morte e la Bibbia) è molto conosciuta dal grande pubblico. Negli anni del secondo dopoguerra l’artista incomincia però ad utilizzare il colore, che lo aiuta a trasmettere i suoi pensieri. La città di Parigi (I tetti, 1956 e La Domenica, 1954) con La Torre Eiffel (Torre Eiffel con asino rosso, 1954), La Bastiglia (1954), Il Panthéon (1954), ma anche Il mostro di Notre-Dame (1954), gli acrobati (I tre acrobati, 1956) e i clown, Il cavallo bruno (1952), Il gallo rosso (1957), i fiori (Il bouquet verde e viola, 1959) e la luna sono alcuni dei temi delle sue grafiche, esposte in mostra, in cui si nota lo stesso clima onirico e spirituale dei dipinti.
La mostra è organizzata dal Comune di Civitanova Marche-Assessorato alla Cultura, Azienda Speciale Teatri di Civitanova, Pinacoteca Comunale Marco Moretti, in collaborazione con Provincia di Macerata, Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Fondazione Antonio Mazzotta e la Fondazione Maeght.
Main sponsor dell’iniziativa è Paciotti Spa
Altri contributi: Boccadigabbia, A.O.N.srl
Il catalogo, edito da Mazzotta, oltre a riprodurre a colori tutte le opere esposte comprende i testi di Dominique Païni, Joan Teixidor, Charles Sorlier e le biografie a cura di Tulliola Sparagni e Raffaella Resch.
08
luglio 2007
Marc Chagall / Joan Miró – Magia, grafia, colore
Dall'otto luglio al 07 ottobre 2007
arte contemporanea
disegno e grafica
arti decorative e industriali
disegno e grafica
arti decorative e industriali
Location
EX CHIESA DI SANT’AGOSTINO – PINACOTECA MARCO MORETTI
Civitanova Marche, Corso Annibal Caro, (Macerata)
Civitanova Marche, Corso Annibal Caro, (Macerata)
Biglietti
intero € 4,00; ridotto € 2,00 ai giovani da 15 anni e fino a 24 anni, gratuito ai giovani fino a 14 anni, ai diversamente abili con un accompagnatore. Gratuito l'ingresso ai possessori di biglietto intero o ridotto di "Civitanova Danza 2007"
Orario di apertura
tutti i giorni, compresi festivi, luglio e agosto 18,00-23,00; settembre e ottobre 17,00-20,00 (chiuso il lunedì se non festivo)
Vernissage
8 Luglio 2007, ore 18
Editore
MAZZOTTA
Ufficio stampa
DE LUCA
Autore