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Marc Quinn – Il mito
Marc Quinn sarà presente a Verona con una completa selezione di opere in un evento espositivo che darà alla città una prestigiosa rilevanza internazionale. Il percorso si completa, infine, nella mitologica Casa di Giulietta, “cuore” della rassegna, dove sono esposti, accanto ai suoi più celebri lavori anche una serie di opere inedite.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti del Comune di Verona ha realizzato una straordinaria mostra di arte contemporanea dedicata a Marc Quinn, uno degli esponenti più originali della Young British Art, tra i maggiori artisti a livello mondiale. La mostra, curata da Danilo Eccher, è stata selezionata come evento collaterale alla 53. Esposizione Internazionale d’Arte- La Biennale di Venezia.
Marc Quinn sarà presente a Verona con una completa selezione di opere in un evento espositivo che darà alla città una prestigiosa rilevanza internazionale.
La mostra si sviluppa lungo un percorso che coinvolge i principali siti storici della città con cui dialogano alcune grandi installazioni di Marc Quinn, posizionate nella cornice scenografica dei monumenti più rappresentativi, da Piazza Bra a Castelvecchio, a Porta Borsari.
Il percorso si completa, infine, nella mitologica Casa di Giulietta, “cuore” della rassegna, dove sono esposti, accanto ai suoi più celebri lavori - come il ciclo straordinario dedicato ai Flowers Paintings - anche una serie di opere inedite e l’importantissima Siren, realizzata in oro massiccio, esposta tra dicembre 2008 e gennaio 2009 al British Museum di Londra.
Il collegamento tra i luoghi fisici e ideali del percorso sta proprio nel tema scelto dal curatore e dall’artista stesso: il Mito. La volontà di collocare il nucleo centrale della mostra alla Casa di Giulietta scaturisce dal desiderio di Quinn di immergersi nello scenario della leggenda per eccellenza, celebrata dal dramma shakespeariano, degli amanti veronesi. Luogo reale, ma allo stesso tempo magico dove si coagulano tutte le chiavi di osservazione e di lettura contemporanee di un racconto divenuto patrimonio universale.
La coraggiosa scelta di un coinvolgimento diretto degli spazi cittadini come contenitori significativi delle opere di Quinn, è volta ad aumentare la partecipazione collettiva all’evento e a favorire un autentico confronto tra arte contemporanea e patrimonio culturale della città.
La mostra è realizzata dal Comune di Verona – Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti in collaborazione con Byblos Art Gallery.
Il Catalogo, bilingue (ital/ingl) è pubblicato da Edizioni Charta.
La mostra si avvale inoltre del contributo di ArtVerona.
La comunicazione è curata da Civita TreVenezie e i servizi di accoglienza da Verona83.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Marc Quinn nasce a Londra nel 1964.
Raggiunge la notorietà all'inizio degli anni novanta, protagonista della Young British Art (di cui fanno parte artisti come Damien Hirst e Tracey Emin), con opere di grande sensazionalità mediatica, sorprendenti o drammaticamente paradossali, la prima delle quali fu Self, che riproduce la sua testa ottenuta con 5 litri del suo sangue congelato, mentre la più recente, Sky, come un inquietante leitmotiv, ricostruisce la testa del figlio dell'artista utilizzando la placenta ed il cordone ombelicale del bambino.
La forza espressiva della ricerca estetico-concettuale dell'artista inglese è orientata soprattutto alla trattazione dell’ ‘essere umani’, con tematiche di grande interesse ed attualità e una costante riflessione sulla Natura, la vita e la morte, in cui l’arte svela spesso verità rovesciate o enigmatiche: “così, nell’immagine serena di un fiore si svela il ghigno di una celata decomposizione, allo stesso modo in cui un miscuglio ripugnante di sangue e placenta disegna i tratti teneri e commoventi di una nuova vita.”
Nel 2005 realizza Sphynx in cui la modella Kate Moss, presentata in una contorsionistica posa yoga, diviene un simbolo contemporaneo di bellezza assoluta, “una figura eroica e ultraterrena”. Tale effige viene poi ripresa nella famosa Siren, esposta recentemente al British Museum di Londra, in cui “la statuaria eleganza della modella è plasmata nell’adorazione estatica dell’oro zecchino” .
Quinn utilizza anche tecniche "tradizionali" in senso concettuale e simbolico: la famosissima Alison Lapper, esposta nel settembre del 2005 a Trafalgar Square, è il calco in marmo bianco di Carrara del corpo nudo di una amica artista, una donna focomelica e felicemente incinta, e fa parte della serie “The complete Marbles”, in cui, appunto, persone affette da malformazioni fisiche sono rappresentate come naturali discendenti dei modelli delle sculture classiche.
L’artista inglese spazia da sempre anche nel campo della pittura, delle stampe e della fotografia, sono ad esempio celebri le serie ‘macro’ di fiori coloratissimi e un po’ minacciosi.
“La ricerca di Marc Quinn, anche se apparentemente sembra orientata sul bagliore dell’effetto, della sorpresa, dello scandalo, in realtà vuole sfruttare l’evidenza di certi “inganni” linguistici per spezzare la spirale transitoria dell’attualità e misurarsi con il grande mistero della storia”.
(Le citazioni sono tratte dal testo di Danilo Eccher)
Byblos Art Gallery, in linea con il suo obiettivo primario di dare spazio a progetti di alto valore culturale che privilegino le forme e le tecniche espressive dell’avanguardia internazionale, presenta uno dei più importanti artisti del panorama internazionale degli ultimi due decenni, protagonista tra i più rappresentativi della Young British Art: Marc Quinn. La Galleria si impone ancora una volta come una delle voci più attente nel sondare il panorama artistico internazionale e nel metterne in rilievo le personalità culturalmente più rilevanti.
La mostra, che si snoderà oltre che nei siti storici della città di Verona anche negli spazi di Byblos Art Gallery, si inserisce all’interno di un evento di grande respiro artistico-culturale diretto dalla Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti del Comune di Verona. L’esposizione, IL MITO – MARC QUINN, curata da Danilo Eccher coinvolgerà quindi non solo i pricipali siti storici della città tramite il posizionamento delle installazioni nei monumenti più rappresentativi di Verona ma anche gli ampi spazi della galleria inserendosi quale Evento collaterale alla 53. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Il pubblico avrà la possibilità di scoprire l’arte del grande artista britannico attraverso una completa selezione di opere organizzata in un percorso dinamico all’interno della città di Verona ricco di colpi di scena e di innumerevoli spunti di riflessione.
Saranno visibili infatti numerose sculture tra cui la famosa SIREN, recentemente esposta al British Museum di Londra - l’opera in oro che raffigura la modella Kate Moss in una posizione di yoga – L’installazione comprenderà anche numerosi FLOWER PAINTINGS e molte altre opere tra cui alcune inedite, create appositamente per l’evento di Verona, in un excursus che diventerà una testimonianza tra le più significative dell’ estrema ricchezza e complessità della sua arte.
La ricerca estetica e concettuale di Marc Quinn è infatti da sempre orientata alla trattazione di tematiche di grande interesse ed attualità quali ad esempio il tema dell'evoluzione della specie, della genetica, dell'interiorità-esteriorità e dell'immortalità. La ricerca di Marc Quinn, anche se apparentemente sembra orientata sul bagliore dell’effetto, della sorpresa, dello scandalo, in realtà sfrutta questi inganni linguistici per spezzare la spirale transitoria dell’attualità e misurarsi con il grande mistero della storia.
Marc Quinn sarà presente a Verona con una completa selezione di opere in un evento espositivo che darà alla città una prestigiosa rilevanza internazionale.
La mostra si sviluppa lungo un percorso che coinvolge i principali siti storici della città con cui dialogano alcune grandi installazioni di Marc Quinn, posizionate nella cornice scenografica dei monumenti più rappresentativi, da Piazza Bra a Castelvecchio, a Porta Borsari.
Il percorso si completa, infine, nella mitologica Casa di Giulietta, “cuore” della rassegna, dove sono esposti, accanto ai suoi più celebri lavori - come il ciclo straordinario dedicato ai Flowers Paintings - anche una serie di opere inedite e l’importantissima Siren, realizzata in oro massiccio, esposta tra dicembre 2008 e gennaio 2009 al British Museum di Londra.
Il collegamento tra i luoghi fisici e ideali del percorso sta proprio nel tema scelto dal curatore e dall’artista stesso: il Mito. La volontà di collocare il nucleo centrale della mostra alla Casa di Giulietta scaturisce dal desiderio di Quinn di immergersi nello scenario della leggenda per eccellenza, celebrata dal dramma shakespeariano, degli amanti veronesi. Luogo reale, ma allo stesso tempo magico dove si coagulano tutte le chiavi di osservazione e di lettura contemporanee di un racconto divenuto patrimonio universale.
La coraggiosa scelta di un coinvolgimento diretto degli spazi cittadini come contenitori significativi delle opere di Quinn, è volta ad aumentare la partecipazione collettiva all’evento e a favorire un autentico confronto tra arte contemporanea e patrimonio culturale della città.
La mostra è realizzata dal Comune di Verona – Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti in collaborazione con Byblos Art Gallery.
Il Catalogo, bilingue (ital/ingl) è pubblicato da Edizioni Charta.
La mostra si avvale inoltre del contributo di ArtVerona.
La comunicazione è curata da Civita TreVenezie e i servizi di accoglienza da Verona83.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Marc Quinn nasce a Londra nel 1964.
Raggiunge la notorietà all'inizio degli anni novanta, protagonista della Young British Art (di cui fanno parte artisti come Damien Hirst e Tracey Emin), con opere di grande sensazionalità mediatica, sorprendenti o drammaticamente paradossali, la prima delle quali fu Self, che riproduce la sua testa ottenuta con 5 litri del suo sangue congelato, mentre la più recente, Sky, come un inquietante leitmotiv, ricostruisce la testa del figlio dell'artista utilizzando la placenta ed il cordone ombelicale del bambino.
La forza espressiva della ricerca estetico-concettuale dell'artista inglese è orientata soprattutto alla trattazione dell’ ‘essere umani’, con tematiche di grande interesse ed attualità e una costante riflessione sulla Natura, la vita e la morte, in cui l’arte svela spesso verità rovesciate o enigmatiche: “così, nell’immagine serena di un fiore si svela il ghigno di una celata decomposizione, allo stesso modo in cui un miscuglio ripugnante di sangue e placenta disegna i tratti teneri e commoventi di una nuova vita.”
Nel 2005 realizza Sphynx in cui la modella Kate Moss, presentata in una contorsionistica posa yoga, diviene un simbolo contemporaneo di bellezza assoluta, “una figura eroica e ultraterrena”. Tale effige viene poi ripresa nella famosa Siren, esposta recentemente al British Museum di Londra, in cui “la statuaria eleganza della modella è plasmata nell’adorazione estatica dell’oro zecchino” .
Quinn utilizza anche tecniche "tradizionali" in senso concettuale e simbolico: la famosissima Alison Lapper, esposta nel settembre del 2005 a Trafalgar Square, è il calco in marmo bianco di Carrara del corpo nudo di una amica artista, una donna focomelica e felicemente incinta, e fa parte della serie “The complete Marbles”, in cui, appunto, persone affette da malformazioni fisiche sono rappresentate come naturali discendenti dei modelli delle sculture classiche.
L’artista inglese spazia da sempre anche nel campo della pittura, delle stampe e della fotografia, sono ad esempio celebri le serie ‘macro’ di fiori coloratissimi e un po’ minacciosi.
“La ricerca di Marc Quinn, anche se apparentemente sembra orientata sul bagliore dell’effetto, della sorpresa, dello scandalo, in realtà vuole sfruttare l’evidenza di certi “inganni” linguistici per spezzare la spirale transitoria dell’attualità e misurarsi con il grande mistero della storia”.
(Le citazioni sono tratte dal testo di Danilo Eccher)
Byblos Art Gallery, in linea con il suo obiettivo primario di dare spazio a progetti di alto valore culturale che privilegino le forme e le tecniche espressive dell’avanguardia internazionale, presenta uno dei più importanti artisti del panorama internazionale degli ultimi due decenni, protagonista tra i più rappresentativi della Young British Art: Marc Quinn. La Galleria si impone ancora una volta come una delle voci più attente nel sondare il panorama artistico internazionale e nel metterne in rilievo le personalità culturalmente più rilevanti.
La mostra, che si snoderà oltre che nei siti storici della città di Verona anche negli spazi di Byblos Art Gallery, si inserisce all’interno di un evento di grande respiro artistico-culturale diretto dalla Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti del Comune di Verona. L’esposizione, IL MITO – MARC QUINN, curata da Danilo Eccher coinvolgerà quindi non solo i pricipali siti storici della città tramite il posizionamento delle installazioni nei monumenti più rappresentativi di Verona ma anche gli ampi spazi della galleria inserendosi quale Evento collaterale alla 53. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Il pubblico avrà la possibilità di scoprire l’arte del grande artista britannico attraverso una completa selezione di opere organizzata in un percorso dinamico all’interno della città di Verona ricco di colpi di scena e di innumerevoli spunti di riflessione.
Saranno visibili infatti numerose sculture tra cui la famosa SIREN, recentemente esposta al British Museum di Londra - l’opera in oro che raffigura la modella Kate Moss in una posizione di yoga – L’installazione comprenderà anche numerosi FLOWER PAINTINGS e molte altre opere tra cui alcune inedite, create appositamente per l’evento di Verona, in un excursus che diventerà una testimonianza tra le più significative dell’ estrema ricchezza e complessità della sua arte.
La ricerca estetica e concettuale di Marc Quinn è infatti da sempre orientata alla trattazione di tematiche di grande interesse ed attualità quali ad esempio il tema dell'evoluzione della specie, della genetica, dell'interiorità-esteriorità e dell'immortalità. La ricerca di Marc Quinn, anche se apparentemente sembra orientata sul bagliore dell’effetto, della sorpresa, dello scandalo, in realtà sfrutta questi inganni linguistici per spezzare la spirale transitoria dell’attualità e misurarsi con il grande mistero della storia.
22
maggio 2009
Marc Quinn – Il mito
Dal 22 maggio al 27 settembre 2009
arte contemporanea
Location
CASA DI GIULIETTA
Verona, Via Cappello, 23, (Verona)
Verona, Via Cappello, 23, (Verona)
Biglietti
intero €6,00 €4,50 ridotto: gruppi (oltre 15 unità), maggiori di 60 anni, agevolazioni €1,00 ridotto: scuole (elementari, medie e superiori), ragazzi (8-14 anni solo accompagnati) Gratuito:maggiori di 65 anni e residenti nel Comune di Verona Biglietto cumulativo intero Casa e Tomba di Giulietta €7,00 Biglietto cumulativo ridotto Casa e Tomba di Giulietta €5,00 VeronaCard (validità 1 giorno) €10,00 VeronaCard (validità 3 giorni) €15,00
Orario di apertura
da martedì a domenica 8.30 -19.30 lunedì 13.30 – 19.30 chiusura biglietteria ore 18.45
Vernissage
22 Maggio 2009, dalle 19.00 alle 24.00
Sito web
www.palazzoforti.it
Editore
CHARTA
Ufficio stampa
CIVITA GROUP
Ufficio stampa
CONSOLO PRODUZIONI&CONSULENZA
Autore
Curatore