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Marc’Antonio Tanganelli – Emotional nihilism and conflicting
emotional nihilism and conflicting in un opera di Marc’Antonio Tanganelli (Siena1948-1993)
Comunicato stampa
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inner room © fusi&fusi
presenta la mostra monografica Titolo: emotional nihilism and conflicting un opera di Marc’Antonio Tanganelli (Siena1948-1993)
questa mostra, la prima del ciclo " Talenti", si concentra unicamente su un’opera “lo schizzinoso” (1981) dell’ artista senese Marc’Antonio Tanganelli.
La scelta di esporre questo solo quadro genera una mostra con un corpo a doppio taglio,comeuna spada, dove da una parte abbiamo un opera importante per via di quello che vi riconosciamo, cioè un contenuto profondo di filosofia biblica e scienza psicanalitica che necessita per questo del giusto spazio fisico per essere apprezzato . Quello che infatti sembra rappresentare il quadro è un ritratto dell'umanità originaria secondo il capitolo 3 della “Genesi”,
colta appena dopo la perdita della giusta posizione per cui era stata creata e cioè il dominio e lo sviluppo della vita sul pianeta da svolgersi secondo le regole naturali stabilite dal pensiero del Creatore. Tanganelli, autore che pare molto attento al mondo spirituale, ripropone in maniera drammatica l'essente-uomo dopo il suo rifiuto a vivere secondo tali regole naturali, vediamo allora la coppia isolata e intenta a realizzare un vero e proprio sistema di sopravvivenza in un clima di conflitto emotivo ed abuso reciproco e dell'ambiente che preannuncia per quei tempi, in pittura le mutazioni genetiche. Lo sguardo dell'uomo e della donna che non si incontra mentre costruiscono insieme questo sistema abusive, cioè non naturale, sembra riproporre l'odierna difficoltà a parlarsi, riafferma la perdita dello stato di privilegio ovvero vivere mostrando le spalle a chi ci è accanto, il conflitto che si sostituisce alla bellezza e all'amore. La suprema ambientazione ridicendo l'uomo e la sua centralità richiama il significato di ecclesia rinascimentale e suggerisce nel suo negato quanto la modernità sembra togliere in assoluto ovvero l'armonia della vittoria sul conflitto nevrotico.
In questo senso il nichilismo emozionale viene detto e scardinato, riproposto e rimosso per cancellare dalla prospettiva umana gli stereotipi, gli immutabili fantasmi dell'exitus per mano violenta.
Come del resto è scritto nel capitolo 8 della “Lettera ai romani”. Dall’altra parte del taglio c’è il profondo spessore artistico dell’autore che vista la delicata posizione assunta dallo stesso all'interno del sistema dell'arte necessita di una giusta decantazione per apprezzarne la pienezza formale, i ricchi passaggi pittorici dove il colore costruisce la scena dall’interno del quadro: espressione del suo riconosciuto talento.
Un quadro millesimato di trent’anni visto in un modo nuovo che si inserisce a pieno titolo nell’attuale momento storico di crisi spirituale e culturale che stiamo attraversando.
Questa mostra è destinata ad essere anche un’opera di necessaria sutura della lacerata memoria artistica italiana
utile a tutti coloro che si interessano all’arte oggi affinchè si capisca il talento di chi li ha preceduti
e fare tesoro del loro insegnamento anche di vita.
Gioielli in argento e pietre dure ispirati ad un particolare del quadro saranno realizzati da fusi&fusi.
L'allestimento è a cura di Romeo Giuli.
Marc’Antonio Tanganelli ( Siena 1948-1993): pittore autorevolmente ri-conosciuto in Italia e all’estero, iscritto nella stagione degli anni 80 nella corrente degli anacronisti-pittori della memoria. Questa è la prima personale che si realizza a Siena dopo il 1993. Il quadro in mostra è stato esposto alla LVI Biennale di Venezia anno 1984.
Si ringrazia: la Galleria Studio Vigato di Alessandria per la collaborazione, l'artista Marco Acquafredda per la condivisione della sua costante ricerca sull’'opera di Marc'Antonio Tanganelli, senza condivisione non c’è ispirazione e senza collaborazione non c’è realizzazione
presenta la mostra monografica Titolo: emotional nihilism and conflicting un opera di Marc’Antonio Tanganelli (Siena1948-1993)
questa mostra, la prima del ciclo " Talenti", si concentra unicamente su un’opera “lo schizzinoso” (1981) dell’ artista senese Marc’Antonio Tanganelli.
La scelta di esporre questo solo quadro genera una mostra con un corpo a doppio taglio,comeuna spada, dove da una parte abbiamo un opera importante per via di quello che vi riconosciamo, cioè un contenuto profondo di filosofia biblica e scienza psicanalitica che necessita per questo del giusto spazio fisico per essere apprezzato . Quello che infatti sembra rappresentare il quadro è un ritratto dell'umanità originaria secondo il capitolo 3 della “Genesi”,
colta appena dopo la perdita della giusta posizione per cui era stata creata e cioè il dominio e lo sviluppo della vita sul pianeta da svolgersi secondo le regole naturali stabilite dal pensiero del Creatore. Tanganelli, autore che pare molto attento al mondo spirituale, ripropone in maniera drammatica l'essente-uomo dopo il suo rifiuto a vivere secondo tali regole naturali, vediamo allora la coppia isolata e intenta a realizzare un vero e proprio sistema di sopravvivenza in un clima di conflitto emotivo ed abuso reciproco e dell'ambiente che preannuncia per quei tempi, in pittura le mutazioni genetiche. Lo sguardo dell'uomo e della donna che non si incontra mentre costruiscono insieme questo sistema abusive, cioè non naturale, sembra riproporre l'odierna difficoltà a parlarsi, riafferma la perdita dello stato di privilegio ovvero vivere mostrando le spalle a chi ci è accanto, il conflitto che si sostituisce alla bellezza e all'amore. La suprema ambientazione ridicendo l'uomo e la sua centralità richiama il significato di ecclesia rinascimentale e suggerisce nel suo negato quanto la modernità sembra togliere in assoluto ovvero l'armonia della vittoria sul conflitto nevrotico.
In questo senso il nichilismo emozionale viene detto e scardinato, riproposto e rimosso per cancellare dalla prospettiva umana gli stereotipi, gli immutabili fantasmi dell'exitus per mano violenta.
Come del resto è scritto nel capitolo 8 della “Lettera ai romani”. Dall’altra parte del taglio c’è il profondo spessore artistico dell’autore che vista la delicata posizione assunta dallo stesso all'interno del sistema dell'arte necessita di una giusta decantazione per apprezzarne la pienezza formale, i ricchi passaggi pittorici dove il colore costruisce la scena dall’interno del quadro: espressione del suo riconosciuto talento.
Un quadro millesimato di trent’anni visto in un modo nuovo che si inserisce a pieno titolo nell’attuale momento storico di crisi spirituale e culturale che stiamo attraversando.
Questa mostra è destinata ad essere anche un’opera di necessaria sutura della lacerata memoria artistica italiana
utile a tutti coloro che si interessano all’arte oggi affinchè si capisca il talento di chi li ha preceduti
e fare tesoro del loro insegnamento anche di vita.
Gioielli in argento e pietre dure ispirati ad un particolare del quadro saranno realizzati da fusi&fusi.
L'allestimento è a cura di Romeo Giuli.
Marc’Antonio Tanganelli ( Siena 1948-1993): pittore autorevolmente ri-conosciuto in Italia e all’estero, iscritto nella stagione degli anni 80 nella corrente degli anacronisti-pittori della memoria. Questa è la prima personale che si realizza a Siena dopo il 1993. Il quadro in mostra è stato esposto alla LVI Biennale di Venezia anno 1984.
Si ringrazia: la Galleria Studio Vigato di Alessandria per la collaborazione, l'artista Marco Acquafredda per la condivisione della sua costante ricerca sull’'opera di Marc'Antonio Tanganelli, senza condivisione non c’è ispirazione e senza collaborazione non c’è realizzazione
09
settembre 2010
Marc’Antonio Tanganelli – Emotional nihilism and conflicting
Dal 09 settembre all'otto ottobre 2010
arte contemporanea
Location
INNER ROOM – FUSI&FUSI
Siena, via guccio di mannaia, 15, (Siena)
Siena, via guccio di mannaia, 15, (Siena)
Biglietti
libero
Orario di apertura
ore 09.30 - 13,00 / 15,30-19,00
Vernissage
9 Settembre 2010, ore 18,00
Autore