Venerdì 27 maggio il DiDstudio di Milano, il nuovo centro di ricerca, formazione e produzione per la danza contemporanea in relazione alle nuove tecnologie dell’Associazione Ariella Vidach – A.i.E.P., ospita all’interno della sua programmazione il performer catalano Marcel Lì Antúnez Roca.
L’artista, conosciuto a livello internazionale per le sue performance “mecatroniche” e installazioni interattive e soprattutto per essere stato uno dei fondatori del collettivo spagnolo “La Fura dels Baus”, sarà protagonista di “Corpi ed estetiche interattive” l’iniziativa organizzata dall’Associazione culturale Ariella Vidach – A.i.E.P. e promossa in collaborazione con l’Instituto Cervantes di Milano. “Corpi ed estetiche interattive” è il secondo appuntamento di un ciclo di seminari-conferenze avviato ad aprile dall’Associazione stessa e dedicato all’arte interattiva digitale e alle sue applicazioni nell’ambito delle arti performative.
La partecipazione di Marcel Lì a questo incontro è articolata in due momenti: un workshop teorico-pratico pomeridiano (ore 14.30-18.00) e una conferenza serale (ore 20.30). Il workshop, destinato a un gruppo selezionato di giovani di varia formazione (arti sceniche e visuali, architettura, disegno grafico e digitale, comunicazione audiovisiva…), si configura come un laboratorio interdisciplinare, multimediale e interattivo dove gli elementi teorici forniti costituiscono il presupposto indispensabile per la successiva sperimentazione pratica. Dopo una prima parte introduttiva all’opera dell’autore e agli aspetti concettuali e metodologici sottostanti le sue produzioni, Marcel Lì illustrerà infatti ai partecipanti il funzionamento del software POL, un programma sviluppato per la gestione in tempo reale di immagini bidimensionali e tridimensionali, file audio, fonti luminose e “robots”, ossia i dispositivi meccanici utilizzati dall’artista nelle sue performance e installazioni interattive.
La conferenza serale, condotta da Carlo Infante (critico teatrale e multimediale) e da Francesca Pedroni (giornalista e critico di danza) e strutturata sotto forma di “intervista critica”, sarà un’occasione per presentare ad un pubblico più vasto l’opera dell’autore invitato e per approfondire il tema della relazione tra corpo e tecnologia attraverso l’analisi poliedrica delle sue produzioni più significative (“Epizoo” – 1994; “Afasia” – 1998; “Requiem” – 1999; “Pol” – 2002; “Transpermia” – 2004).