Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marcel Lisboa – La contemplazione infinita
(ri)nasce Mikiku, una galleria di arte contemporanea – mostre e presentazioni di nuove collezioni – in cui multisensorialità art crossing e servizio di talent scouting trasformeranno lo spazio in una vera e propria living gallery. Mikiku inaugurerà con la prima monografica dell’artista brasiliano
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“L’inconscio ci comunica coi sogni frammenti di verita sepolte. | F.B”
Il collage è da sempre uno degli strumenti più potenti per comunicare realtà complesse e visionarie
e oggi l’utilizzo delle tecniche digitali ne ha enormemente ampliato le possibilità espressive.
La stratificazione delle immagini sul foglio crea infatti un linguaggio visivo intriso di simboli che
invita lo spettatore a riunire i singoli elementi per decodificare il significato, o uno dei possibili significati,
riposti nell’opera d’arte.
Marcel Lisboa, artista brasiliano nativo di San Paolo, sperimenta con i collage digitali nuove soluzioni
per esplorare la condizione umana. Dopo aver approfondito come pubblicitario le varie tecniche
di utilizzo del colore e dell’immagine, lavora oggi alla costruzione di composizioni artistiche complesse,
grazie proprio al principio della giustapposizione.
Scegliendo il simbolismo, l’oscurità e la sensualità dell’epoca rinascimentale e barocca e fondendo
questo sostrato con la cultura pop, Lisboa unisce classico e contemporaneo in chiave surreale, creando
accostamenti sorprendenti.
La riflessione dell’artista è condotta su singole opere pittoriche e, più in generale, su dettagli di immagini
antiche, con predilezione per l’epoca shakespereana e vittoriana. Adottando una tavolozza
eterea, talora accesa da contrasti chiaroscurali drammatici, Lisboa crea scenografie complesse per
costruire universi altri. Lo spettatore è così attratto in una surrealtà formata da scenari floreali, astrali,
elementi naturali, organi del corpo umano in dialogo con particolari di opere antiche realmente
riprese nei dettagli o solo suggerite ed evocate: il tutto contribuisce a creare “paesaggi umani” che
fondono realtà, arte e sogno. Tra riferimenti alla tradizione vittoriana, richiami alle avanguardie novecentesche e un orizzonte tutto
naif, Lisboa intende così aprire a un’innocenza pre-coloniale immaginata e immaginifica.
Il rimando a valori primigeni e ancestrali, attraverso scomposizioni universali e corporee, induce a
una riflessione sulla società e sull’uomo, e in particolare all’imposizione di regole che rendono l’individuo
schiavo di meccanismi assolutamente innaturali.
Ricondotto alla sua dimensione animale, a una condizione precedente all’affermarsi dell’imperialismo
occidentale e al conseguente sviluppo di una civiltà schiacciante, l’uomo, smembrandosi e
rivelando parti nascoste di sé, chiede di recuperare la propria vera natura.
Anche lattenzione all’abbigliamento antico acquista per l’artista un valore specifico: l’androginia di
quegli abiti fantasiosi è utile a sollecitare una riflessione sulla sessualità. L’immaginario classico è,
quindi, utilizzato e scomposto per essere reinventato in una nuova dimensione panica, in cui l’uomo
- l’unico animale incapace di vivere in armonia nel mondo - possa ritrovare la propria innocenza.
Il senso di immobilità e di distacco e il raggelarsi delle atmosfere e dei personaggi contribuiscono
a trasmettere una sensazione di sospensione che a tratti diventa inquietudine, a tratti potenzialità
di rinascita.
Nel suo percorso Lisboa segue diverse ispirazioni, da Bosch a Magritte, da Dalì a Hannah Hoch e
Winston Smith, per passare attraverso artisti contemporanei come Richard Hamilton che, allo stesso
modo, ha utilizzato il collage come strumento di riflessione sulla società contemporanea e sul capitalismo.
Marcel Lisboa ha esposto in Brasile, Spagna, Argentina, Russia.
La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 15 gennaio, sarà possibile acquistare le opere originali
in edizione limitata e numerata per mikiku.
Il collage è da sempre uno degli strumenti più potenti per comunicare realtà complesse e visionarie
e oggi l’utilizzo delle tecniche digitali ne ha enormemente ampliato le possibilità espressive.
La stratificazione delle immagini sul foglio crea infatti un linguaggio visivo intriso di simboli che
invita lo spettatore a riunire i singoli elementi per decodificare il significato, o uno dei possibili significati,
riposti nell’opera d’arte.
Marcel Lisboa, artista brasiliano nativo di San Paolo, sperimenta con i collage digitali nuove soluzioni
per esplorare la condizione umana. Dopo aver approfondito come pubblicitario le varie tecniche
di utilizzo del colore e dell’immagine, lavora oggi alla costruzione di composizioni artistiche complesse,
grazie proprio al principio della giustapposizione.
Scegliendo il simbolismo, l’oscurità e la sensualità dell’epoca rinascimentale e barocca e fondendo
questo sostrato con la cultura pop, Lisboa unisce classico e contemporaneo in chiave surreale, creando
accostamenti sorprendenti.
La riflessione dell’artista è condotta su singole opere pittoriche e, più in generale, su dettagli di immagini
antiche, con predilezione per l’epoca shakespereana e vittoriana. Adottando una tavolozza
eterea, talora accesa da contrasti chiaroscurali drammatici, Lisboa crea scenografie complesse per
costruire universi altri. Lo spettatore è così attratto in una surrealtà formata da scenari floreali, astrali,
elementi naturali, organi del corpo umano in dialogo con particolari di opere antiche realmente
riprese nei dettagli o solo suggerite ed evocate: il tutto contribuisce a creare “paesaggi umani” che
fondono realtà, arte e sogno. Tra riferimenti alla tradizione vittoriana, richiami alle avanguardie novecentesche e un orizzonte tutto
naif, Lisboa intende così aprire a un’innocenza pre-coloniale immaginata e immaginifica.
Il rimando a valori primigeni e ancestrali, attraverso scomposizioni universali e corporee, induce a
una riflessione sulla società e sull’uomo, e in particolare all’imposizione di regole che rendono l’individuo
schiavo di meccanismi assolutamente innaturali.
Ricondotto alla sua dimensione animale, a una condizione precedente all’affermarsi dell’imperialismo
occidentale e al conseguente sviluppo di una civiltà schiacciante, l’uomo, smembrandosi e
rivelando parti nascoste di sé, chiede di recuperare la propria vera natura.
Anche lattenzione all’abbigliamento antico acquista per l’artista un valore specifico: l’androginia di
quegli abiti fantasiosi è utile a sollecitare una riflessione sulla sessualità. L’immaginario classico è,
quindi, utilizzato e scomposto per essere reinventato in una nuova dimensione panica, in cui l’uomo
- l’unico animale incapace di vivere in armonia nel mondo - possa ritrovare la propria innocenza.
Il senso di immobilità e di distacco e il raggelarsi delle atmosfere e dei personaggi contribuiscono
a trasmettere una sensazione di sospensione che a tratti diventa inquietudine, a tratti potenzialità
di rinascita.
Nel suo percorso Lisboa segue diverse ispirazioni, da Bosch a Magritte, da Dalì a Hannah Hoch e
Winston Smith, per passare attraverso artisti contemporanei come Richard Hamilton che, allo stesso
modo, ha utilizzato il collage come strumento di riflessione sulla società contemporanea e sul capitalismo.
Marcel Lisboa ha esposto in Brasile, Spagna, Argentina, Russia.
La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 15 gennaio, sarà possibile acquistare le opere originali
in edizione limitata e numerata per mikiku.
12
novembre 2016
Marcel Lisboa – La contemplazione infinita
Dal 12 novembre 2016 al 15 gennaio 2017
arte contemporanea
Location
MIKIKU
Pavia, Via Filippo Cossa, 7, (Pavia)
Pavia, Via Filippo Cossa, 7, (Pavia)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
12 Novembre 2016, ore 20.00
Autore