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Marcella Chirico – Città verticale
La luce si riflette sulle lastre d’acciaio proiettando lo sguardo nell’infinito viaggio verso l’ascesa strutturale di una città lontana e unica quale New York. Così Marcella Chirico fa delle tavole in legno colorato lo specifico supporto di frammenti in alluminio accostati tra loro riproducendo un particolare. Scorci di città, siano essi un ponte, o un cartellone pubblicitario digitale dalle cromature sfacciate che cambiano vorticosamente colore, rivivono nell’opera sottolineando la sensazione di impotenza dinanzi a tanto.
Comunicato stampa
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RETTA È LA VIA VERSO IL CIELO
"La luce si riflette sulle lastre d'acciaio proiettando lo sguardo nell'infinito viaggio verso l'ascesa strutturale di una città lontana e unica quale New York. Così Marcella Chirico fa delle tavole in legno colorato lo specifico supporto di frammenti in alluminio accostati tra loro riproducendo un particolare. Scorci di città, siano essi un ponte, o un cartellone pubblicitario digitale dalle cromature sfacciate che cambiano vorticosamente colore, rivivono nell'opera sottolineando la sensazione di impotenza dinanzi a tanto. Il traffico delle auto tra i grattacieli, la vita frenetica di un mondo che non si ferma ma che prosegue nella sua folle corsa verso la verticalizzazione, la ricerca di nuovi spazi che tendono al cielo più che all'orizzonte. Una prospettiva frenetica vissuta di getto dall'artista, con pennellate di colore che tracciano le linee degli edifici in maniera astratta, discontinua ma serrata, sorvegliata dalla presenza di un corpo celeste, la luna, ora candida poi infuocata, come il sole all'orizzonte sul canale. La ricerca dei materiali e del loro assemblaggio è meticolosa, quasi maniacale, una ricerca di forme rette e curve che compongono la deframmentazione di un'immagine, forte e pungente come un ricordo, legate tra loro da interventi manuali certosini, come la cucitura di alcuni frammenti di lastra, o i mosaici di cristallo colorato che ricordano i rosoni delle cattedrali newyorkesi. Lo smalto spruzzato sul quadro polimaterico regala infine una connotazione tragica all'opera, trascinando lo spettatore ancor più in questo vortice di caos silenzioso che sembra non appartenere a regole, ma che in silenzio sostiene un equilibrio folle e fragile tra la città e l'uomo: un'esplosione di colori e forme serrati dietro i quali, forse, si nasconde un dio che osserva nascosto l'imperante scalata dell'umanità verso il cielo." [di Jessica Anais Savoia]
BIOGRAFIA
Marcella Chirico nasce a Roma nel 1937, dove frequenta l'Accademia di Belle Arti, allieva del maestro Franco Gentilini. Durante gli studi vince numerosi premi che le permettono di partecipare a diverse mostre estemporanee fuori dalla città natale. Da trent'anni insegna Disegno e Storia dell'Arte agli allievi delle scuole medie, prima a Roma e poi a Como, città in cui vive dal 1974. Dal 2000 ha intrapreso la strada dell'illustratrice per libri dedicati ai bambini, dopo aver lavorato quasi un decennio come disegnatrice per tessuti. Il suo lavoro artistico trova radici nel disegno e nell'acquarello rappresentando spesso l'inquietudine e la paura delle guerre, trovando conferma nei volti astratti e nei simboli religiosi che conferiscono alle opere un'aurea mistica. La Chirico sperimenta negli anni diverse tecniche passando, negli anni Ottanta, dal meticoloso collage di minuscoli brandelli di giornali, attentamente selezionati per dare all'opera un effetto assolutamente equilibrato nei colori e negli accostamenti delle geometrie, sino alla pratica decorativa su ceramica e legno. Su carta rappresenta sin dai primi anni di produzione la verticalità delle città, ispirata dai palazzi della periferia romana, e già allora il degrado delle metropoli, utilizzando anche pastelli a cera. Ancor oggi l'artista dedica la sua ultima serie di lavori alla verticalizzazione architettonica, in particolare a New York, sviluppando opere polimateriche.
"La luce si riflette sulle lastre d'acciaio proiettando lo sguardo nell'infinito viaggio verso l'ascesa strutturale di una città lontana e unica quale New York. Così Marcella Chirico fa delle tavole in legno colorato lo specifico supporto di frammenti in alluminio accostati tra loro riproducendo un particolare. Scorci di città, siano essi un ponte, o un cartellone pubblicitario digitale dalle cromature sfacciate che cambiano vorticosamente colore, rivivono nell'opera sottolineando la sensazione di impotenza dinanzi a tanto. Il traffico delle auto tra i grattacieli, la vita frenetica di un mondo che non si ferma ma che prosegue nella sua folle corsa verso la verticalizzazione, la ricerca di nuovi spazi che tendono al cielo più che all'orizzonte. Una prospettiva frenetica vissuta di getto dall'artista, con pennellate di colore che tracciano le linee degli edifici in maniera astratta, discontinua ma serrata, sorvegliata dalla presenza di un corpo celeste, la luna, ora candida poi infuocata, come il sole all'orizzonte sul canale. La ricerca dei materiali e del loro assemblaggio è meticolosa, quasi maniacale, una ricerca di forme rette e curve che compongono la deframmentazione di un'immagine, forte e pungente come un ricordo, legate tra loro da interventi manuali certosini, come la cucitura di alcuni frammenti di lastra, o i mosaici di cristallo colorato che ricordano i rosoni delle cattedrali newyorkesi. Lo smalto spruzzato sul quadro polimaterico regala infine una connotazione tragica all'opera, trascinando lo spettatore ancor più in questo vortice di caos silenzioso che sembra non appartenere a regole, ma che in silenzio sostiene un equilibrio folle e fragile tra la città e l'uomo: un'esplosione di colori e forme serrati dietro i quali, forse, si nasconde un dio che osserva nascosto l'imperante scalata dell'umanità verso il cielo." [di Jessica Anais Savoia]
BIOGRAFIA
Marcella Chirico nasce a Roma nel 1937, dove frequenta l'Accademia di Belle Arti, allieva del maestro Franco Gentilini. Durante gli studi vince numerosi premi che le permettono di partecipare a diverse mostre estemporanee fuori dalla città natale. Da trent'anni insegna Disegno e Storia dell'Arte agli allievi delle scuole medie, prima a Roma e poi a Como, città in cui vive dal 1974. Dal 2000 ha intrapreso la strada dell'illustratrice per libri dedicati ai bambini, dopo aver lavorato quasi un decennio come disegnatrice per tessuti. Il suo lavoro artistico trova radici nel disegno e nell'acquarello rappresentando spesso l'inquietudine e la paura delle guerre, trovando conferma nei volti astratti e nei simboli religiosi che conferiscono alle opere un'aurea mistica. La Chirico sperimenta negli anni diverse tecniche passando, negli anni Ottanta, dal meticoloso collage di minuscoli brandelli di giornali, attentamente selezionati per dare all'opera un effetto assolutamente equilibrato nei colori e negli accostamenti delle geometrie, sino alla pratica decorativa su ceramica e legno. Su carta rappresenta sin dai primi anni di produzione la verticalità delle città, ispirata dai palazzi della periferia romana, e già allora il degrado delle metropoli, utilizzando anche pastelli a cera. Ancor oggi l'artista dedica la sua ultima serie di lavori alla verticalizzazione architettonica, in particolare a New York, sviluppando opere polimateriche.
Marcella Chirico – Città verticale
Fino al 31 agosto 2008
arte contemporanea
Location
EX CHIESA DI SAN PIETRO IN ATRIO
Como, Via Odescalchi, (Como)
Como, Via Odescalchi, (Como)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 11:00 alle 19:00
Vernissage
30 Novembre -0001, ore 18
Sito web
www.erodoto.org
Autore
Curatore