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Marcello De Angelis – Time Frame
Palazzo Libera, museo dedicato al celebre architetto Adalberto Libera, ospita Time Frame, personale dedicata a Marcello De Angelis. Sono circa venti le opere esposte, tra quelle bianche con riflessi argentati, per accedere agli effetti di una pittura a sfondo infinito.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 6 marzo al 13 aprile 2020 Palazzo Libera, museo dedicato al celebre architetto Adalberto Libera, ospita TIME FRAME, personale dedicata a MARCELLO DE ANGELIS.
Sono circa venti le opere esposte, tra quelle bianche con riflessi argentati, per accedere agli effetti di una pittura a sfondo infinito, e improvvisamente e inaspettatamente quelle coloratissime, con stripes verticali non immemori di Barnett Newman, in cui la tecnica personale dell’artista produce volumi virtuali. È infatti la tecnica di De Angelis, l’injection painting, a contraddistinguere da diversi anni questa ricerca nel panorama nazionale e internazionale, consentendogli di raggiungere una profonda fusione tra vuoti e pieni, un equilibrio quasi antigravitazionale tra la plasticità delle forme e una profondità spazializzante. Il rilievo di colore acrilico, realizzato con una siringa da iniezione (di qui il nome di injection painting), affiora dalle tele apparentemente nude, piatte e monocrome, quasi fossero vuoti muti, interrotti però dalla precisione di questi micro-elementi plastici, che materializzano forme in smisurate profondità di campo. Con effetti visivi stupefacenti, è proprio la rivelazione di un’inaspettata profondità virtuale delle tele monocrome a restituire le plasticità dell’injection painting in primo piano.
Le forme di DE ANGELIS sono regolari, le linee compositive prevalentemente curve e nette, studiate in un compendio di equilibri, simmetrie, asimmetrie e calcolati brillamenti. Ogni particolare è progettato con un programma di modellazione, suddividendo il processo di creazione nelle due fasi di composizione ed esecuzione. L’accadimento, poi, della lentissima e meticolosa tecnica pittorica, segue delle vere e proprie dime (i progetti stampati su carta), rievocando la tecnica rinascimentale dell’affresco, per il trasferimento delle immagini dai cartoni preparatori all’intonaco. Se nella cosiddetta tecnica “a spolvero”, i cartoni venivano bucherellati affinché la polvere di carbone passasse sull’intonaco fresco, ora DE ANGELIS pratica dei piccoli tagli sulle sue dime, per seguire con la siringa le disposizioni delle linee progettate.
In mostra sono presenti anche alcune opere della recente ricerca denominata Mould. In una sorta di procedimento calcografico, l’artista realizza delle vere e proprie “pelli” rugose di colore acrilico, applicate sulle tele a larghe bande verticali, o come vasti e silenti rettangoli (come nel ciclo dei Sigilli presenti a Palazzo Libera). Da un punto di vista spaziale queste campiture rappresentano scansioni ritmiche, primi piani, soglie aperte su vasti scenari e infiniti orizzonti. Chiude la mostra il ciclo che dà il titolo alla mostra, Time Frame. Qui l’artista realizza coloratissime sequenze di opere di piccola dimensione, in cui fa convergere nel suo processo compositivo, secondo particolari codifiche binarie, anche i dati e i personali gusti timbrici dei committenti. A Palazzo Libera, il grande patchwork di Time Frame materializza un grande panorama umano connesso all’arte.
Sono circa venti le opere esposte, tra quelle bianche con riflessi argentati, per accedere agli effetti di una pittura a sfondo infinito, e improvvisamente e inaspettatamente quelle coloratissime, con stripes verticali non immemori di Barnett Newman, in cui la tecnica personale dell’artista produce volumi virtuali. È infatti la tecnica di De Angelis, l’injection painting, a contraddistinguere da diversi anni questa ricerca nel panorama nazionale e internazionale, consentendogli di raggiungere una profonda fusione tra vuoti e pieni, un equilibrio quasi antigravitazionale tra la plasticità delle forme e una profondità spazializzante. Il rilievo di colore acrilico, realizzato con una siringa da iniezione (di qui il nome di injection painting), affiora dalle tele apparentemente nude, piatte e monocrome, quasi fossero vuoti muti, interrotti però dalla precisione di questi micro-elementi plastici, che materializzano forme in smisurate profondità di campo. Con effetti visivi stupefacenti, è proprio la rivelazione di un’inaspettata profondità virtuale delle tele monocrome a restituire le plasticità dell’injection painting in primo piano.
Le forme di DE ANGELIS sono regolari, le linee compositive prevalentemente curve e nette, studiate in un compendio di equilibri, simmetrie, asimmetrie e calcolati brillamenti. Ogni particolare è progettato con un programma di modellazione, suddividendo il processo di creazione nelle due fasi di composizione ed esecuzione. L’accadimento, poi, della lentissima e meticolosa tecnica pittorica, segue delle vere e proprie dime (i progetti stampati su carta), rievocando la tecnica rinascimentale dell’affresco, per il trasferimento delle immagini dai cartoni preparatori all’intonaco. Se nella cosiddetta tecnica “a spolvero”, i cartoni venivano bucherellati affinché la polvere di carbone passasse sull’intonaco fresco, ora DE ANGELIS pratica dei piccoli tagli sulle sue dime, per seguire con la siringa le disposizioni delle linee progettate.
In mostra sono presenti anche alcune opere della recente ricerca denominata Mould. In una sorta di procedimento calcografico, l’artista realizza delle vere e proprie “pelli” rugose di colore acrilico, applicate sulle tele a larghe bande verticali, o come vasti e silenti rettangoli (come nel ciclo dei Sigilli presenti a Palazzo Libera). Da un punto di vista spaziale queste campiture rappresentano scansioni ritmiche, primi piani, soglie aperte su vasti scenari e infiniti orizzonti. Chiude la mostra il ciclo che dà il titolo alla mostra, Time Frame. Qui l’artista realizza coloratissime sequenze di opere di piccola dimensione, in cui fa convergere nel suo processo compositivo, secondo particolari codifiche binarie, anche i dati e i personali gusti timbrici dei committenti. A Palazzo Libera, il grande patchwork di Time Frame materializza un grande panorama umano connesso all’arte.
07
marzo 2020
Marcello De Angelis – Time Frame
Dal 07 marzo al 13 aprile 2020
arte contemporanea
Location
PALAZZO LIBERA
Villa Lagarina, Via Giuseppe Garibaldi, 10, (Trento)
Villa Lagarina, Via Giuseppe Garibaldi, 10, (Trento)
Orario di apertura
mercoledì, giovedì, venerdì 14.00 - 18.00, sabato, domenica e festivi 10.00 - 18.00
Vernissage
7 Marzo 2020, h 18.00
Sito web
Ufficio stampa
Spaini&Partners
Autore
Curatore
Produzione organizzazione