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Marcello Maloberti – Cuore Mio
Estraendo il cartello dalle porte di Ulassai e portandolo fino a Roma, Marcello Maloberti con la performance “Cuore Mio” vuole collegare idealmente due luoghi distanti ma emblematici della biografia e del percorso artistico di Maria Lai dando vita a una sorta di “sbandata geografica”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione dell’inaugurazione della mostra Maria Lai. Tenendo per mano il sole" al MAXXI di Roma, la Fondazione Stazione dell’Arte e la Fondazione di Sardegna, nell'ambito del progetto congiunto "AR/S - Arte condivisa in Sardegna" e "Sentieri Contemporanei", presentano un’anteprima della performance Cuore Mio di Marcello Maloberti, a cura di Davide Mariani, che si terrà il 21 settembre 2019 a Ulassai.
L’azione vedrà la presenza, all'entrata del museo, di due addetti alla sicurezza intenti a sorreggere il cartello stradale di Ulassai. Ad accogliere i visitatori sarà dunque una “scultura vivente” che, attraverso una serie di rimandi e riferimenti concettuali, darà vita a una vera e propria “sbandata geografica”.
Il cartello stradale, che riveste universalmente la funzione di indicare l’inizio di una città o di un territorio, in questa circostanza segnala l’ingresso alla mostra, collegando idealmente due luoghi distanti ma emblematici della biografia e del percorso di Maria Lai: Ulassai e Roma.
Estraendo il cartello dalle porte di Ulassai e portandolo fino a Roma, Marcello Maloberti, con un gesto tanto semplice quanto efficace, si fa metaforicamente carico dell’intera comunità tramite una performance solenne e rigorosa, caratterizzata da un forte richiamo alla Sardegna, ulteriormente evocata dalle zolle di terra poste alla base dei pali che sostengono l’insegna.
Quel piccolo paese, aggrappato ai tacchi dell’Ogliastra, oggi non guarda più con sospetto all'arte di Maria Lai ma è lì, insieme a lei, per testimoniare il profondo legame tra l’artista e le sue radici, in una sorta di dichiarazione d’amore. Non a caso Maloberti sceglie di intitolare la sua azione Cuore Mio, prendendo ispirazione da un racconto di Salvatore Cambosu (Miele Amaro, 1954), amico e mentore della Lai, la cui protagonista, Maria Pietra, si trasforma in pietra per salvare il suo amato bambino, Cuore Mio, da un’eterna condanna.
Il progetto di Marcello Maloberti è in continuità con il capolavoro di Maria Lai Legarsi alla montagna del 1981, che a distanza di quasi quarant'anni continua a propagare la sua eco permettendole di giungere nuovamente fino alla capitale per poi riportarla a Ulassai, dove tutto ha avuto origine. Sarà lì, proprio tra le montagne, che a settembre verrà installato il cartello in verticale, come una bandiera, quasi a indicare l’inizio di un altro paese sospeso tra cielo e terra.
L’installazione sarà animata anche da altre azioni e performance che Maloberti terrà a Ulassai, in un mash-up di elementi propri del suo alfabeto artistico con altri relativi all'immaginario e alla poetica di Maria Lai, quasi a voler sancire quel rapporto indissolubile tra Maria Pietra e il suo bambino, Cuore mio, che oggi rivive nella piena coincidenza tra Ulassai, la montagna e Maria Lai. Sarà dunque la tacita complicità di Maloberti a favorire il riattivarsi di quei legami tra comunità, artista e paesaggio. E se “L’arte ci prende per mano”, come sosteneva Maria Lai, Maloberti, con Cuore Mio, tenderà la sua all'artista sarda, in quel viaggio verso il sole.
L’azione vedrà la presenza, all'entrata del museo, di due addetti alla sicurezza intenti a sorreggere il cartello stradale di Ulassai. Ad accogliere i visitatori sarà dunque una “scultura vivente” che, attraverso una serie di rimandi e riferimenti concettuali, darà vita a una vera e propria “sbandata geografica”.
Il cartello stradale, che riveste universalmente la funzione di indicare l’inizio di una città o di un territorio, in questa circostanza segnala l’ingresso alla mostra, collegando idealmente due luoghi distanti ma emblematici della biografia e del percorso di Maria Lai: Ulassai e Roma.
Estraendo il cartello dalle porte di Ulassai e portandolo fino a Roma, Marcello Maloberti, con un gesto tanto semplice quanto efficace, si fa metaforicamente carico dell’intera comunità tramite una performance solenne e rigorosa, caratterizzata da un forte richiamo alla Sardegna, ulteriormente evocata dalle zolle di terra poste alla base dei pali che sostengono l’insegna.
Quel piccolo paese, aggrappato ai tacchi dell’Ogliastra, oggi non guarda più con sospetto all'arte di Maria Lai ma è lì, insieme a lei, per testimoniare il profondo legame tra l’artista e le sue radici, in una sorta di dichiarazione d’amore. Non a caso Maloberti sceglie di intitolare la sua azione Cuore Mio, prendendo ispirazione da un racconto di Salvatore Cambosu (Miele Amaro, 1954), amico e mentore della Lai, la cui protagonista, Maria Pietra, si trasforma in pietra per salvare il suo amato bambino, Cuore Mio, da un’eterna condanna.
Il progetto di Marcello Maloberti è in continuità con il capolavoro di Maria Lai Legarsi alla montagna del 1981, che a distanza di quasi quarant'anni continua a propagare la sua eco permettendole di giungere nuovamente fino alla capitale per poi riportarla a Ulassai, dove tutto ha avuto origine. Sarà lì, proprio tra le montagne, che a settembre verrà installato il cartello in verticale, come una bandiera, quasi a indicare l’inizio di un altro paese sospeso tra cielo e terra.
L’installazione sarà animata anche da altre azioni e performance che Maloberti terrà a Ulassai, in un mash-up di elementi propri del suo alfabeto artistico con altri relativi all'immaginario e alla poetica di Maria Lai, quasi a voler sancire quel rapporto indissolubile tra Maria Pietra e il suo bambino, Cuore mio, che oggi rivive nella piena coincidenza tra Ulassai, la montagna e Maria Lai. Sarà dunque la tacita complicità di Maloberti a favorire il riattivarsi di quei legami tra comunità, artista e paesaggio. E se “L’arte ci prende per mano”, come sosteneva Maria Lai, Maloberti, con Cuore Mio, tenderà la sua all'artista sarda, in quel viaggio verso il sole.
19
giugno 2019
Marcello Maloberti – Cuore Mio
19 giugno 2019
performance - happening
Location
FONDAZIONE STAZIONE DELL’ARTE ULASSAI
Ulassai, Strada Provinciale, 11, (Ogliastra)
Ulassai, Strada Provinciale, 11, (Ogliastra)
Orario di apertura
mercoledì ore 11-19
Vernissage
19 Giugno 2019, ore 19:30 su invito.
Autore
Curatore