Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marcello Mantegazza – Fragile
L’installazione costituita da 80 immagini in sequenza e 2 light box è curata da Serena Achilli e presentata nell’ambito di Medioera, festival di cultura digitale alla sua quarta edizione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Come in tanti frame di un video, Mantegazza racconta, in una progressione claustrofobica, lo ‘spacchettamento’ di un volto totalmente avvolto da nastro adesivo. Immagini fotografiche (80 per la precisione) che in sequenza mostrano un’azione… inquietante o liberatoria?
Una forma di protezione autocostruita, la testa tutelata da attacchi fisici, o forse da quello che non riesce a proteggere il cuore. La paura di sconvolgimenti, il non sentire i tradimenti, l’amore o l’ipocondria, l’angoscia di farsi male, e comunque soffrire, per poi alla fine liberarsi di tutte le sovrastrutture per sgomberare la mente. Coinvolgente, questa è la prima cosa che ho pensato nel vedere le foto; la fragilità della nostra esistenza, l’artista non ha paura di mostrarla anzi mette in evidenza le mani che compiono un gesto importante, che decidono comunque di agire svelando, poi alla fine, una nube nera informe.
Ci sono delle cose che possono impedire all’uomo di essere quello che è, ogni cosa o avvenimento, pone dei ritardi che vanno poi recuperati, nessuno può fermare il tempo, ma esso non scorre invano. Allora un’azione di protezione e poi di apertura alla vita diventa la conoscenza di se; questa dimensione di movimento in senso diacronico da un giusto significato alla nostra esistenza, forse…
Marcello Mantegazza nasce nel 1974 a Potenza, vive e lavora a Rieti. E’ rappresentato dalla galleria 3)5 ArteContemporanea di Rieti.
L’installazione costituita da 80 immagini in sequenza e 2 light box è curata da Serena Achilli e presentata nell’ambito di Medioera, festival di cultura digitale alla sua quarta edizione.
Una forma di protezione autocostruita, la testa tutelata da attacchi fisici, o forse da quello che non riesce a proteggere il cuore. La paura di sconvolgimenti, il non sentire i tradimenti, l’amore o l’ipocondria, l’angoscia di farsi male, e comunque soffrire, per poi alla fine liberarsi di tutte le sovrastrutture per sgomberare la mente. Coinvolgente, questa è la prima cosa che ho pensato nel vedere le foto; la fragilità della nostra esistenza, l’artista non ha paura di mostrarla anzi mette in evidenza le mani che compiono un gesto importante, che decidono comunque di agire svelando, poi alla fine, una nube nera informe.
Ci sono delle cose che possono impedire all’uomo di essere quello che è, ogni cosa o avvenimento, pone dei ritardi che vanno poi recuperati, nessuno può fermare il tempo, ma esso non scorre invano. Allora un’azione di protezione e poi di apertura alla vita diventa la conoscenza di se; questa dimensione di movimento in senso diacronico da un giusto significato alla nostra esistenza, forse…
Marcello Mantegazza nasce nel 1974 a Potenza, vive e lavora a Rieti. E’ rappresentato dalla galleria 3)5 ArteContemporanea di Rieti.
L’installazione costituita da 80 immagini in sequenza e 2 light box è curata da Serena Achilli e presentata nell’ambito di Medioera, festival di cultura digitale alla sua quarta edizione.
30
aprile 2013
Marcello Mantegazza – Fragile
Dal 30 aprile al 04 maggio 2013
arte contemporanea
Location
PALAZZO DEI PRIORI
Viterbo, Piazza Plebiscito, (Viterbo)
Viterbo, Piazza Plebiscito, (Viterbo)
Vernissage
30 Aprile 2013, h 17
Autore
Curatore