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Marcello Mariani – I colori del sacro
personale del pittore aquilano
Comunicato stampa
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Da domenica (27 agosto), nella chiesa di San Domenico all'Aquila, nell'ambito della Perdonanza Celestiniana 2006, una mostra personale del pittore aquilano Marcello Mariani ripropone la tematica del legame tra l'arte e il sacro. Con allestimento e regia di luci a cura dell'Accademia dell'Immagine e l'apporto della poesia di Francesco Rivera e della musica di Sergio Rendine. Negli ultimi anni è da più parti emerso un crescente interesse nei confronti della tematica del rapporto tra l’arte e il sacro. Quello di suscitare domande e riflessioni sul senso del sacro è anche lo scopo della mostra Marcello Mariani: i colori del sacro (a cura di Silvia Pegoraro), dedicata al grande artista aquilano, creatore di una pittura 'astratta' di straordinario impatto percettivo ed emozionale, intessuta di simboli e archetipi. La mostra - che s'inaugura domenica, alle 21, alla presenza del Presidente Ottaviano Del Turco - si integra in modo affascinante con lo splendido ambiente architettonico della chiesa di San Domenico, grazie all'allestimento e alla suggestiva regia di luci curata dal direttore della fotografia, Paolo Carnera, docente dell'Accademia dell'Immagine con il coordinamento della direttrice didattica Anna Maria Ximenes. Gli 'Archetipi' di Mariani - grandi tele inondate di colori che talora si strutturano in forme primarie e archetipiche - scolpiscono una sequenza di tracce simboliche che testimonia di una sacra appartenenza tellurica alla materia: il sentimento di un legame sacro con la terra e con tutti gli elementi naturali, che ci indica nel pittore l'esponente di una sorta di 'materialismo mistico'. Alla gravitas della materia come terra mater - che per Mariani s'identifica con l'aspra e sontuosa, arcaica e sacrale bellezza delle sue terre abruzzesi - si contrappone il tema dell'ascensione e del volo (frequente è il tema delle ali e degli angeli). L'ascensione è scoperta di un mondo interiore che se-cerne da sé la propria luce, un'interiorità di luce che si oppone alla spazialità opaca del mondo esterno. Il simbolo della croce è una sorta di sintesi della verticalità del cielo - ascensione, volo, trascendenza - e dell'orizzontalità della terra - gravità, peso della materia, immanenza -. Mariani interpreta questo simbolo con una grande installazione in cui alcune delle sue grandi tele vanno a formare una croce, e in una serie di piccole tele che rappresentano le XIV Stazioni della Via Crucis, ognuna delle quali accompagnata da una delle poesie che formano la raccolta Via Crucis di Francesco Rivera. Poeta di antichissima famiglia aquilana, riservato e solitario, Rivera distilla nella sua solitudine versi di enigmatica, rarefatta bellezza. Ma proprio questa sua essenzialità misteriosa fa da complemento ideale all'energia debordante e febbrile di Mariani. Le opere del pittore non tracciano un percorso teologico-dogmatico, ma ci portano a un risveglio squassante davanti all’evento sacro, attraverso l'infinità torrenziale della luce -colore, senza più agganci con la esteriore dei valori atmosferici. Per questo le opere di Mariani sono un inno all'energia vitale - sacra - che anima il mondo, e nel contempo un inno ascetico che rimanda a un 'altrove'. Ciò che vuole essere, in qualche modo, anche la Divina Commedia dantesca, a cui Mariani ha dedicato tre grandi scenografie - di cui due presenti in mostra - realizzate per il Teatro Sant'Agostino dell'Aquila: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Il grande poeta Osip Mandel'stam, a proposito di Dante, parlava di 'convertibilità della materia poetica'. Quella di Mariani potrebbe definirsi una sorta di 'convertibilità della materia pittorica': una versatilità metamorfica che implica anche uno sviluppo tematico di tipo musicale. Anche per questo si è scelto di dare alla mostra una 'colonna sonora', che sarà quella della musica del celebre compositore contemporaneo Sergio Rendine. Nella serata inaugurale, le musiche composte per l'occasione dal maestro Rendine, saranno eseguite dall'organista Fabio D'Orazio, dal coro da camera del teatro Marrucino di Chieti, dal flautista Gabriele Di Iorio e dal mezzo soprano Maria Rita D'Orazio. Alla musica si alternerà la voce dell'attore Bartolomeo Giusti, che reciterà alcune poesie dalla Via Crucis di Francesco Rivera.
27
agosto 2006
Marcello Mariani – I colori del sacro
Dal 27 agosto al 15 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SAN DOMENICO
L'aquila, Piazza San Domenico, (L'aquila)
L'aquila, Piazza San Domenico, (L'aquila)
Vernissage
27 Agosto 2006, ore 21
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