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Marcello Volpi – La città (im)probabile
Ciclo di mostre fotografiche sul tema della rappresentazione delle città
Comunicato stampa
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Nell’ambito della rassegna “RIGUARDO LE CITTA’”, pol!femo, l’associazione culturale che opera nell’ambito della fotografia all’interno della Fabbrica del Vapore a Milano, presenta la quarta mostra del ciclo: la personale di Marcello Volpi “La città (im)probabile” (Città di Castello).
La ricerca sul paesaggio urbano di Marcello Volpi parte diversi anni fa guidata dal gusto della riscoperta di ritmi e attenzioni verso tempi e luoghi (quelli del territorio limitrofo alla sua città natale, anche a poche decine di metri da casa sua) tanto vicini da essere relegati a figura-sfondo secondaria, “normale”, scontata. “Sono tempi faticosi, i nostri, fatti di ritmi serrati, velocissimi; per soffermarsi su realtà vicine bisogna rallentare il passo”, afferma Volpi. Non a caso, il progetto ha per titolo “la città (im)probabile”: improbabile come “degno di essere disapprovato o rigettato”, secondo quanto recita lo “Zingarelli”.
Un primo approccio con mezzi e metodi tradizionali (scatti in b/n nel classico 35mm.) non riesce però a centrare l’istanza che Marcello ha dentro. La svolta arriva dall’incontro con lo scritto di Italo Calvino “Ipotesi per la descrizione di un paesaggio”, dove lo scrittore propone l’idea della “moltiplicazione dei punti di vista all’interno di uno spazio tridimensionale”: concetto appropriato al lavoro di Volpi che indirizza così il suo cammino e passa all’utilizzo della Polaroid (nell’ottica di un approccio “minimo ed immediato” al tema del paesaggio urbano) e della tecnica del mosaico (utilizzata per rappresentare la città “fatta di pezzi e fatta a pezzi”). “La Polaroid mi permette di catturare l’immagine che vedo e che interiorizzo nel momento esatto in cui mi colpisce, mi parla, mi racconta di sé”, continua Volpi, per il quale l’attenzione alla tecnica lascia il passo all’emozione del momento, di cui offre al pubblico una visione d’insieme data dall’assemblaggio di quattro “tessere” per ogni “sua” immagine, ogni sua emozione.
Marcello Volpi è nato nel 1966, vive e lavora a Città di Castello, fotografa dal 1991 e, facendolo per passione, può prendersi la libertà di fotografare cosa, quando e come gli pare. Partito dalla fotografia di ricerca in b/n, è passato per soggetti riguardanti la musica, la danza e i luoghi di lavoro, fino ad arrivare al paesaggio urbano.
La rassegna
La mostra fa parte della rassegna RIGUARDO LE CITTA', un ciclo di mostre fotografiche a cura di pol!femo sul tema della rappresentazione della città: paesaggi urbani che cambiano rapidamente e dei quali spesso non resta altra memoria se non quella fotografica.
Se pensiamo al territorio come ad un entità amministrativa e all’ambiente come ad una dimensione biologica, allora il paesaggio è sia un luogo sia una forma di identità, ovvero la somma di natura e memoria. E le aree urbane sono quindi il nostro habitat naturale, sono il paesaggio in cui viviamo, che quotidianamente e istintivamente trasformiamo per facilitare i nostri nuovi bisogni.
RIGUARDO LE CITTA’ è un progetto che vuole mostrare lavori di documentazione e ricerca svolti con lo specifico intento di prendere coscienza del proprio territorio attraverso la fotografia e prevede 6 mostre personali, a partire da Febbraio 2006 fino a Giugno 2006, di cui SPAZI DIMENTICATI segue a OLIMPIA di Fulvio Bortolozzo (15-28 febbraio 2006) e RIVEDUTE ITALIANE di Massimo Foscati (3-12/02/06).
La ricerca sul paesaggio urbano di Marcello Volpi parte diversi anni fa guidata dal gusto della riscoperta di ritmi e attenzioni verso tempi e luoghi (quelli del territorio limitrofo alla sua città natale, anche a poche decine di metri da casa sua) tanto vicini da essere relegati a figura-sfondo secondaria, “normale”, scontata. “Sono tempi faticosi, i nostri, fatti di ritmi serrati, velocissimi; per soffermarsi su realtà vicine bisogna rallentare il passo”, afferma Volpi. Non a caso, il progetto ha per titolo “la città (im)probabile”: improbabile come “degno di essere disapprovato o rigettato”, secondo quanto recita lo “Zingarelli”.
Un primo approccio con mezzi e metodi tradizionali (scatti in b/n nel classico 35mm.) non riesce però a centrare l’istanza che Marcello ha dentro. La svolta arriva dall’incontro con lo scritto di Italo Calvino “Ipotesi per la descrizione di un paesaggio”, dove lo scrittore propone l’idea della “moltiplicazione dei punti di vista all’interno di uno spazio tridimensionale”: concetto appropriato al lavoro di Volpi che indirizza così il suo cammino e passa all’utilizzo della Polaroid (nell’ottica di un approccio “minimo ed immediato” al tema del paesaggio urbano) e della tecnica del mosaico (utilizzata per rappresentare la città “fatta di pezzi e fatta a pezzi”). “La Polaroid mi permette di catturare l’immagine che vedo e che interiorizzo nel momento esatto in cui mi colpisce, mi parla, mi racconta di sé”, continua Volpi, per il quale l’attenzione alla tecnica lascia il passo all’emozione del momento, di cui offre al pubblico una visione d’insieme data dall’assemblaggio di quattro “tessere” per ogni “sua” immagine, ogni sua emozione.
Marcello Volpi è nato nel 1966, vive e lavora a Città di Castello, fotografa dal 1991 e, facendolo per passione, può prendersi la libertà di fotografare cosa, quando e come gli pare. Partito dalla fotografia di ricerca in b/n, è passato per soggetti riguardanti la musica, la danza e i luoghi di lavoro, fino ad arrivare al paesaggio urbano.
La rassegna
La mostra fa parte della rassegna RIGUARDO LE CITTA', un ciclo di mostre fotografiche a cura di pol!femo sul tema della rappresentazione della città: paesaggi urbani che cambiano rapidamente e dei quali spesso non resta altra memoria se non quella fotografica.
Se pensiamo al territorio come ad un entità amministrativa e all’ambiente come ad una dimensione biologica, allora il paesaggio è sia un luogo sia una forma di identità, ovvero la somma di natura e memoria. E le aree urbane sono quindi il nostro habitat naturale, sono il paesaggio in cui viviamo, che quotidianamente e istintivamente trasformiamo per facilitare i nostri nuovi bisogni.
RIGUARDO LE CITTA’ è un progetto che vuole mostrare lavori di documentazione e ricerca svolti con lo specifico intento di prendere coscienza del proprio territorio attraverso la fotografia e prevede 6 mostre personali, a partire da Febbraio 2006 fino a Giugno 2006, di cui SPAZI DIMENTICATI segue a OLIMPIA di Fulvio Bortolozzo (15-28 febbraio 2006) e RIVEDUTE ITALIANE di Massimo Foscati (3-12/02/06).
04
maggio 2006
Marcello Volpi – La città (im)probabile
Dal 04 al 14 maggio 2006
arte contemporanea
Location
POL!FEMO
Milano, Via Luigi Nono, 7, (Milano)
Milano, Via Luigi Nono, 7, (Milano)
Orario di apertura
dal Lunedì al Venerdì dalle 10 alle 18, Sabato su appuntamento
Vernissage
4 Maggio 2006, ore 18
Ufficio stampa
HALAS
Autore