Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marco Agostinelli – PARADISE
La Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, nella sua sede di Palazzetto Tito, ospita dal 16 settembre al 22 ottobre la mostra personale di Marco Agostinelli, Paradise, a cura di Roberta Semeraro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, nella sua sede di Palazzetto Tito, ospita dal 16 settembre al 22 ottobre la mostra personale di Marco Agostinelli, Paradise, a cura di Roberta Semeraro. L’inaugurazione si terrà venerdì 15 settembre 2023 alle ore 18.
L’esposizione prenderà in esame vent’anni di lavoro dell’artista Marco Agostinelli: prendendo il via dal 2003, quando l’artista si presentò al pubblico alla Rocca Paolina di Perugia, con la mostra monografica Il Fantasma del digitale che gli valse il riconoscimento di antesignano dei linguaggi tecnologici dell'arte.
Dopo esattamente venti anni, la rassegna Paradise, ospitata dalla Fondazione Bevilacqua La Masa, diventa un momento di riflessione per comprendere dov'è arrivata la sua arte e dove siamo arrivati noi uomini del nuovo millennio. Partendo dal fiore nero che L'ultimo uomo porge ai visitatori, Agostinelli dissemina la sala di possibili indizi del disastro ecologico e antropologico che vuole rappresentare. L'allestimento mette in scena la storia di quell'eroico fantasma che si era preannunciato come un novello Zarathustra del terzo millennio, mentre invece sembra sempre piu assomigliare ad un Joker dei nostri tempi, vittima della follia che lo induce a distruggere il mondo. L'ultimo uomo è circondato da oggetti enigmatici che si presentano sotto forme e colori mai visti. Sono quasi tutti composti da materiali di riciclo, come se fossero reperti archeologici dell'éra che stiamo vivendo. Così appare il vecchio computer cyberpunk Televisioncross, prigioniero di quella stessa rete che aveva creduto essere l'esternazione dell'ideale democratico della tecnologia e che invece ora lo stringe nella morsa della globalizzazione. L'atmosfera risente di quel clima di inquietitudine che ci fa riscoprire una romantica bellezza nei luoghi bui e abbandonati. Nei Notturni Lagunari, l'acqua stagnante dalle tonalità scure, ravvivata dai riflessi dei colori della città, si solidifica in superfici rugose lambite dalla bava schiumosa delle onde. La scultura mimetizzandosi con la pittura, perde peso e volume nel gioco dei vuoti e dei pieni di ingegnosi assemblage. La comprensione profonda di questa tragedia è racchiusa nelle pagine di un libro, nel quale si racconta come le più importanti scoperte scientifiche siano diventate dei potenti dispositivi di distruzione. Agostinelli restituisce l'essenza del libro in due sole pagine: al centro campeggia una mostruosa figura policefala, con i profili taglienti dei personaggi che popololano i suoi disegni. E ancora una visione apocalittica ritorna nel Diario intimo, una sorta di giudizio universale, dove le anime bianche filiformi sono spennellate qua e là con il blu di Prussia, primo colore sintetico da cui fu estratto il cianuro di idrogeno utilizzato nei forni crematori. La pittura sanificava i luoghi dopo le pestilenze. Ed è questo l'effetto che si riceve entrando nella sala, dove l'artista ha coperto indistintamente tutte le opere con uno strato di pittura per purificarle dall'orrendo crimine commesso contro madre natura.
Joseph Beuys aveva affermato che ogni uomo è un artista se crea e non distrugge. Ed è a lui, padre putativo dell'ecosofia di Agostinelli che è dedicata l'opera video Difesa della Natura. Nel 2015 Marco Agostinelli sente l'esigenza di lasciare il virtuale per ritornare a fare arte con gli strumenti dell'artigiano. Da quel momento in poi lavora con i legni di gondola, a contatto stretto con i maestri d'ascia dello Squero di San Trovaso. Nascono così Birdman and the New Generation, dove attraverso un processo di metapoiesis, Venezia e la laguna assurgono a simboli di resilienza in difesa di un pianeta che si è ammalato. L'ultimo uomo è figlio di questa nuova generazione arrivata ad un punto di non ritorno. Nel Manifesto del terzo paesaggio, il giardiniere francese Gilles Clemens ammonisce l'uomo ad interrompere le peregrinazioni e a coltivare un piccolo orto, fino a farlo diventare un grande giardino il più vicino possibile al Paradiso.
Marco Agostinelli – Biografia
Marco Agostinelli nasce a Panicale, in Umbria, nel 1961. Dal 2007 vive e lavora a Venezia. Artista visivo e regista ha presentato i suoi lavori in luoghi prestigiosi in tutto il mondo. Nell'anno 2000 riceve il premio alla carriera al 18° Festival del Cinema sull'Arte di Montreal. Dal 1992 ad oggi ricordiamo alcuni tra i luoghi più importanti che hanno ospitato il suo lavoro: Biennale del Cinema sull'Arte del Centro Pompidou di Parigi; Accademia di Brera, Triennale e Museo della Permanente di Milano; Museo Archeologico di Napoli; FIT Museum e Istituto di Cultura di New York; National Gallery di Washington; Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles; Hunter Museum di Chattanooga; International Sculture Center di Chigago; Università di Princeton; Festival del Cinema di Locarno; Centro Espositivo della Rocca Paolina di Perugia; Museo di Arte Contemporanea di Ascona; Piantagione Paradise di Bolognano; Fortino S. Antonio di Bari; Museo Stauros di Arte Sacra Contemporanea; Museo Villino Boncompagni Ludovisi, Palazzo delle Esposizioni e Museo Crocetti di Roma; Museo dei Bozzetti di Pietrasanta; Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto; Museo di Arte Contemporanea di Caserta; Palazzo Ducale di Genova; Film Festival di Torino; Viper Film Festival di Basilea; Giornate del Cinema Italiano di Sorrento; Fabbrica del Vapore/Invideo di Milano; Biennale Arte e Industria di Labin; Biennale di Venezia, Palazzo Zenobio, Spazio Thetis Arsenale Novissimo, Galleria 925 e Museo Fortuny di Venezia. Ha collaborato a lungo con i Musei Civici di Venezia per la realizzazione di cortometraggi e spot. Dal 2001 è Accademico di Merito dell'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia. Dal 2020 il suo archivio film, documentari e VideoArte è stato considerato dal Ministero per i Beni Culturali patrimonio di archiviazione nazionale. Nel 2021 ha vinto il premio Bio&Art al MISFF (Montecatini International Short Film Festival).
Informazioni
titolo: Marco Agostinelli. Paradise
mostra a cura di: Roberta Semeraro
sede: Palazzetto Tito, Dorsoduro 2826
inaugurazione: venerdì 15 settembre 2023 alle 18
apertura 16 settembre - 22 ottobre 2023
orari: dal mercoledì alla domenica, dalle 12.30 alle 17.30
ingresso: libero
per informazioni: 041 5207797, info@bevilacqualamasa.it
sito web: www.bevilacqualamasa.it
L’esposizione prenderà in esame vent’anni di lavoro dell’artista Marco Agostinelli: prendendo il via dal 2003, quando l’artista si presentò al pubblico alla Rocca Paolina di Perugia, con la mostra monografica Il Fantasma del digitale che gli valse il riconoscimento di antesignano dei linguaggi tecnologici dell'arte.
Dopo esattamente venti anni, la rassegna Paradise, ospitata dalla Fondazione Bevilacqua La Masa, diventa un momento di riflessione per comprendere dov'è arrivata la sua arte e dove siamo arrivati noi uomini del nuovo millennio. Partendo dal fiore nero che L'ultimo uomo porge ai visitatori, Agostinelli dissemina la sala di possibili indizi del disastro ecologico e antropologico che vuole rappresentare. L'allestimento mette in scena la storia di quell'eroico fantasma che si era preannunciato come un novello Zarathustra del terzo millennio, mentre invece sembra sempre piu assomigliare ad un Joker dei nostri tempi, vittima della follia che lo induce a distruggere il mondo. L'ultimo uomo è circondato da oggetti enigmatici che si presentano sotto forme e colori mai visti. Sono quasi tutti composti da materiali di riciclo, come se fossero reperti archeologici dell'éra che stiamo vivendo. Così appare il vecchio computer cyberpunk Televisioncross, prigioniero di quella stessa rete che aveva creduto essere l'esternazione dell'ideale democratico della tecnologia e che invece ora lo stringe nella morsa della globalizzazione. L'atmosfera risente di quel clima di inquietitudine che ci fa riscoprire una romantica bellezza nei luoghi bui e abbandonati. Nei Notturni Lagunari, l'acqua stagnante dalle tonalità scure, ravvivata dai riflessi dei colori della città, si solidifica in superfici rugose lambite dalla bava schiumosa delle onde. La scultura mimetizzandosi con la pittura, perde peso e volume nel gioco dei vuoti e dei pieni di ingegnosi assemblage. La comprensione profonda di questa tragedia è racchiusa nelle pagine di un libro, nel quale si racconta come le più importanti scoperte scientifiche siano diventate dei potenti dispositivi di distruzione. Agostinelli restituisce l'essenza del libro in due sole pagine: al centro campeggia una mostruosa figura policefala, con i profili taglienti dei personaggi che popololano i suoi disegni. E ancora una visione apocalittica ritorna nel Diario intimo, una sorta di giudizio universale, dove le anime bianche filiformi sono spennellate qua e là con il blu di Prussia, primo colore sintetico da cui fu estratto il cianuro di idrogeno utilizzato nei forni crematori. La pittura sanificava i luoghi dopo le pestilenze. Ed è questo l'effetto che si riceve entrando nella sala, dove l'artista ha coperto indistintamente tutte le opere con uno strato di pittura per purificarle dall'orrendo crimine commesso contro madre natura.
Joseph Beuys aveva affermato che ogni uomo è un artista se crea e non distrugge. Ed è a lui, padre putativo dell'ecosofia di Agostinelli che è dedicata l'opera video Difesa della Natura. Nel 2015 Marco Agostinelli sente l'esigenza di lasciare il virtuale per ritornare a fare arte con gli strumenti dell'artigiano. Da quel momento in poi lavora con i legni di gondola, a contatto stretto con i maestri d'ascia dello Squero di San Trovaso. Nascono così Birdman and the New Generation, dove attraverso un processo di metapoiesis, Venezia e la laguna assurgono a simboli di resilienza in difesa di un pianeta che si è ammalato. L'ultimo uomo è figlio di questa nuova generazione arrivata ad un punto di non ritorno. Nel Manifesto del terzo paesaggio, il giardiniere francese Gilles Clemens ammonisce l'uomo ad interrompere le peregrinazioni e a coltivare un piccolo orto, fino a farlo diventare un grande giardino il più vicino possibile al Paradiso.
Marco Agostinelli – Biografia
Marco Agostinelli nasce a Panicale, in Umbria, nel 1961. Dal 2007 vive e lavora a Venezia. Artista visivo e regista ha presentato i suoi lavori in luoghi prestigiosi in tutto il mondo. Nell'anno 2000 riceve il premio alla carriera al 18° Festival del Cinema sull'Arte di Montreal. Dal 1992 ad oggi ricordiamo alcuni tra i luoghi più importanti che hanno ospitato il suo lavoro: Biennale del Cinema sull'Arte del Centro Pompidou di Parigi; Accademia di Brera, Triennale e Museo della Permanente di Milano; Museo Archeologico di Napoli; FIT Museum e Istituto di Cultura di New York; National Gallery di Washington; Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles; Hunter Museum di Chattanooga; International Sculture Center di Chigago; Università di Princeton; Festival del Cinema di Locarno; Centro Espositivo della Rocca Paolina di Perugia; Museo di Arte Contemporanea di Ascona; Piantagione Paradise di Bolognano; Fortino S. Antonio di Bari; Museo Stauros di Arte Sacra Contemporanea; Museo Villino Boncompagni Ludovisi, Palazzo delle Esposizioni e Museo Crocetti di Roma; Museo dei Bozzetti di Pietrasanta; Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto; Museo di Arte Contemporanea di Caserta; Palazzo Ducale di Genova; Film Festival di Torino; Viper Film Festival di Basilea; Giornate del Cinema Italiano di Sorrento; Fabbrica del Vapore/Invideo di Milano; Biennale Arte e Industria di Labin; Biennale di Venezia, Palazzo Zenobio, Spazio Thetis Arsenale Novissimo, Galleria 925 e Museo Fortuny di Venezia. Ha collaborato a lungo con i Musei Civici di Venezia per la realizzazione di cortometraggi e spot. Dal 2001 è Accademico di Merito dell'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia. Dal 2020 il suo archivio film, documentari e VideoArte è stato considerato dal Ministero per i Beni Culturali patrimonio di archiviazione nazionale. Nel 2021 ha vinto il premio Bio&Art al MISFF (Montecatini International Short Film Festival).
Informazioni
titolo: Marco Agostinelli. Paradise
mostra a cura di: Roberta Semeraro
sede: Palazzetto Tito, Dorsoduro 2826
inaugurazione: venerdì 15 settembre 2023 alle 18
apertura 16 settembre - 22 ottobre 2023
orari: dal mercoledì alla domenica, dalle 12.30 alle 17.30
ingresso: libero
per informazioni: 041 5207797, info@bevilacqualamasa.it
sito web: www.bevilacqualamasa.it
15
settembre 2023
Marco Agostinelli – PARADISE
Dal 15 settembre al 22 ottobre 2023
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE BEVILACQUA LA MASA – PALAZZETTO TITO
Venezia, Dorsoduro, 2826, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 2826, (Venezia)
Orario di apertura
dal mercoledì alla domenica, dalle 12.30 alle 17.30
Vernissage
15 Settembre 2023, alle ore 18
Sito web
Autore
Curatore