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Marco Appicciafuoco – Materia Live
Circa 22 le opere in mostra che spaziano dalle stampe su alluminio, alla penna pilot nera su carta quadrettata, dal semire, engobbio bianco, vetro, led, al gres, smalti, acrilici, acciaio fused glass, fino acciaio reflex, plastica crystall e vetro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Torna nella Capitale l’artista teramano Marco Appicciafuoco con la sua personale “Materia Live” allo Spazio Mecenate, a Via Mecenate 8/d a Roma, dal prossimo 30 maggio e fino al 30 giugno 2024.
Marco Appicciafuoco è un artista complesso, concepisce l'arte come un modo d'essere più che d'apparire, attento alle tematiche ambientali. Artista completo, padroneggia diverse tecniche, trasformando la ceramica in scultura e design, e fondendo spesso disegno, pittura e scultura, fonte d’ispirazione sempre la sua terra d'origine, l'Abruzzo.
La mostra "Materia Live" offre un viaggio emozionante in un percorso di rinascita, attraverso la luce e la materia, con strutture complesse multimateriale, che nascondono simbolicamente la compenetrazione tra la storia dell’uomo (Argilla), l’alterità (Riflessi), la spiritualità (la luce) portando la speranza (l’arcobaleno).
Circa 22 le opere in mostra che spaziano dalle stampe su alluminio, alla penna pilot nera su carta quadrettata, dal semire, engobbio bianco, vetro, led, al gres, smalti, acrilici, acciaio fused glass, fino acciaio reflex, plastica crystall e vetro, in un mix & match di materiali di indiscusso impatto visivo ed artistico, che caratterizza il gesto artistico di Appicciafuoco.
Come dichiara la critica d’arte Maria Chiara Strappavecchia: “Marco Appicciafuoco è un artista abruzzese, all’inizio della sua carriera per lo più scultore in ceramica, introverso e di grande capacità espressiva, considerato vicino alla corrente italiana della Transavanguardia, così individuata dal critico d’arte Achille Bonito Oliva. Egli combina a questa tendenza artistica la sua sensibilità per le emergenze climatiche, gli equilibri ecologici e la critica ambientalistica propria del nostro tempo”.
Così si esprime, invece, la storica dell'arte Chiara Orizio: “La materia è in potenza, come sosteneva Aristotele, e l’atto dell’artista la trasforma in qualcosa d’altro, in un’opera d’arte, dandole un senso, un significato, trasformandola in portatrice di messaggi. Il lavoro su questa materia informe, che viene elaborata, risente del background dell’artista, del suo percorso di ricerca e conoscenza, delle sue esperienze di vita e del contesto, ambientale e sociale, in cui vive”.
Bio Marco Appicciafuoco
Nato il 19 settembre 1970 a Teramo, Marco Appicciafuoco si diploma all’Istituto Statale d’Arte F.A. Grue della città di Castelli con specializzazione in scultura ceramica sotto l’egida dell’allora direttore Vincenzo Di Giosafatte. Su sua segnalazione avviene l’esordio espositivo del giovane artista in Svizzera, Francia, Spagna e Italia. Quale sensibile e attento osservatore, affina la propria attitudine artistica grazie al fermento culturale del periodo e alla partecipazione ad Arte Fiera di Bologna fra il 1992 e 1995 che lo porta ad entrare in contatto con artisti del calibro di Michelangelo Pistoletto, Sandro Chia, Enzo Cucchi, Luigi Ontani. Con essi realizza opere in ceramica che oggi sono ritenute tra le più importanti della corrente artistica definita come Transavanguardia, dal critico Achille Bonito Oliva.
In seguito Marco Appicciafuoco frequenta il corso di scultura all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila dove si diploma, e collabora nel 1995 alla rassegna pescarese “Fuori Uso”.
Da queste conoscenze e contatti artistici Appicciafuoco matura la sua ricerca artistica che trasforma la ceramica in scultura, con la possibilità di essere anche oggetto di design, mentre il disegno e la pittura si fondono in una fluidità di creazione che nel 2000 si arricchisce anche con l’uso della luce.
La sua carriera cresce sensibilmente dal 2001 con una serie di mostre collettive e personali, come “Silicato Landscape”, inaugurata nel 2001 nel Palazzo del Comune a Caramanico Terme e riproposta nello stesso nella Chiesa di Sant’Agostino ad Atri e nel 2002 “Silver & Dust” nel Palazzetto dei Nobili a L’Aquila. Inoltre si ricorda la retrospettiva “….di naturali esperienze” al Palazzo Caetani di Cisterna di Latina (che comprende 40 lavori prodotti dal 1995 al 2007), dove principale fonte di ispirazione e ricerca è la natura, quella della sua terra d’origine, l’Abruzzo, e l’arte diviene un mezzo di denuncia per le violenze fatte al paesaggio dall’uomo.
Nel 2010 Marco Appicciafuoco riceve il 55° Premio Termoli a cura di Miriam Mirolla con “Light Flowers”, esposte in una mostra curata da Franco Speroni presso la Galleria Hybrida di Roma. È questo che gli offre visibilità e considerazione nei più significativi ambienti dell’arte.
Nel 2011 partecipa nel padiglione Abruzzo alla 54° Biennale di Venezia (dal 4 giugno al 27 novembre) intitolata “ILLUMInazioni” curata da Vittorio Sgarbi.
Nel 2014 Marco Appicciafuoco propone “Hight Lights” nell’ecomuseo delle acque a San Pietro Isola del Gran Sasso (Teramo) a cura di M. Nardinocchi.
La sua conoscenza di Ettore Sottsass e Johanna Grawunder lo ha portato a ricevere consensi, premi e riconoscimenti professionali.
Con Daniela Faiani, la sua compagna di vita, condivide le molteplici collaborazioni ed esperienze artistiche, vivendo e lavorando nella cittadina di Castelli.
Nel 2019 si è aperta alla Fortezza di Civitella del Tronto la mostra “Sealed Draw”, a cura di Massimo Pasqualone, nell’ambito della rassegna “La Fortezza dell’Arte”, patrocinata dal Comune di Civitella del Tronto, con il catalogo edito da Ricercheeredazioni. Nel settembre 2022 a Castelli nella Galleria civica è stata esposta la parte conclusiva di tale mostra con disegni realizzati mediante la tecnica dell’ ‘Action drawing’ , nuovi disegni sigillati, in cui i tratti non si incrociano mai tra loro e che richiedono grande capacità motoria del corpo umano (polso, gomito e spalla) nel realizzarli. Sono opere che rasentano il limite del concetto di installazione artistica.
Inaugurazione 30 Maggio 2024 ore 19.00 alla presenza dell’artista, presentazione a cura della storica dell’arte Chiara Orizio, reading a cura di Donatella Valente e Kurtz Dust Ambient DJ Set.
Materia Live di Marco Appicciafuoco
Associazione Spazio Mecenate, via Mecenate 8/D 00184 Roma
Dal 30 maggio 2024 al 30 giugno 2024
Orario di apertura: Lun - Ven 10:00 - 17:00 Sab 10:00 - 13:00
Telefono: +39 3896081112 ; +39 340 6639511
E-mail: info@spaziomecenate.com
Marco Appicciafuoco è un artista complesso, concepisce l'arte come un modo d'essere più che d'apparire, attento alle tematiche ambientali. Artista completo, padroneggia diverse tecniche, trasformando la ceramica in scultura e design, e fondendo spesso disegno, pittura e scultura, fonte d’ispirazione sempre la sua terra d'origine, l'Abruzzo.
La mostra "Materia Live" offre un viaggio emozionante in un percorso di rinascita, attraverso la luce e la materia, con strutture complesse multimateriale, che nascondono simbolicamente la compenetrazione tra la storia dell’uomo (Argilla), l’alterità (Riflessi), la spiritualità (la luce) portando la speranza (l’arcobaleno).
Circa 22 le opere in mostra che spaziano dalle stampe su alluminio, alla penna pilot nera su carta quadrettata, dal semire, engobbio bianco, vetro, led, al gres, smalti, acrilici, acciaio fused glass, fino acciaio reflex, plastica crystall e vetro, in un mix & match di materiali di indiscusso impatto visivo ed artistico, che caratterizza il gesto artistico di Appicciafuoco.
Come dichiara la critica d’arte Maria Chiara Strappavecchia: “Marco Appicciafuoco è un artista abruzzese, all’inizio della sua carriera per lo più scultore in ceramica, introverso e di grande capacità espressiva, considerato vicino alla corrente italiana della Transavanguardia, così individuata dal critico d’arte Achille Bonito Oliva. Egli combina a questa tendenza artistica la sua sensibilità per le emergenze climatiche, gli equilibri ecologici e la critica ambientalistica propria del nostro tempo”.
Così si esprime, invece, la storica dell'arte Chiara Orizio: “La materia è in potenza, come sosteneva Aristotele, e l’atto dell’artista la trasforma in qualcosa d’altro, in un’opera d’arte, dandole un senso, un significato, trasformandola in portatrice di messaggi. Il lavoro su questa materia informe, che viene elaborata, risente del background dell’artista, del suo percorso di ricerca e conoscenza, delle sue esperienze di vita e del contesto, ambientale e sociale, in cui vive”.
Bio Marco Appicciafuoco
Nato il 19 settembre 1970 a Teramo, Marco Appicciafuoco si diploma all’Istituto Statale d’Arte F.A. Grue della città di Castelli con specializzazione in scultura ceramica sotto l’egida dell’allora direttore Vincenzo Di Giosafatte. Su sua segnalazione avviene l’esordio espositivo del giovane artista in Svizzera, Francia, Spagna e Italia. Quale sensibile e attento osservatore, affina la propria attitudine artistica grazie al fermento culturale del periodo e alla partecipazione ad Arte Fiera di Bologna fra il 1992 e 1995 che lo porta ad entrare in contatto con artisti del calibro di Michelangelo Pistoletto, Sandro Chia, Enzo Cucchi, Luigi Ontani. Con essi realizza opere in ceramica che oggi sono ritenute tra le più importanti della corrente artistica definita come Transavanguardia, dal critico Achille Bonito Oliva.
In seguito Marco Appicciafuoco frequenta il corso di scultura all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila dove si diploma, e collabora nel 1995 alla rassegna pescarese “Fuori Uso”.
Da queste conoscenze e contatti artistici Appicciafuoco matura la sua ricerca artistica che trasforma la ceramica in scultura, con la possibilità di essere anche oggetto di design, mentre il disegno e la pittura si fondono in una fluidità di creazione che nel 2000 si arricchisce anche con l’uso della luce.
La sua carriera cresce sensibilmente dal 2001 con una serie di mostre collettive e personali, come “Silicato Landscape”, inaugurata nel 2001 nel Palazzo del Comune a Caramanico Terme e riproposta nello stesso nella Chiesa di Sant’Agostino ad Atri e nel 2002 “Silver & Dust” nel Palazzetto dei Nobili a L’Aquila. Inoltre si ricorda la retrospettiva “….di naturali esperienze” al Palazzo Caetani di Cisterna di Latina (che comprende 40 lavori prodotti dal 1995 al 2007), dove principale fonte di ispirazione e ricerca è la natura, quella della sua terra d’origine, l’Abruzzo, e l’arte diviene un mezzo di denuncia per le violenze fatte al paesaggio dall’uomo.
Nel 2010 Marco Appicciafuoco riceve il 55° Premio Termoli a cura di Miriam Mirolla con “Light Flowers”, esposte in una mostra curata da Franco Speroni presso la Galleria Hybrida di Roma. È questo che gli offre visibilità e considerazione nei più significativi ambienti dell’arte.
Nel 2011 partecipa nel padiglione Abruzzo alla 54° Biennale di Venezia (dal 4 giugno al 27 novembre) intitolata “ILLUMInazioni” curata da Vittorio Sgarbi.
Nel 2014 Marco Appicciafuoco propone “Hight Lights” nell’ecomuseo delle acque a San Pietro Isola del Gran Sasso (Teramo) a cura di M. Nardinocchi.
La sua conoscenza di Ettore Sottsass e Johanna Grawunder lo ha portato a ricevere consensi, premi e riconoscimenti professionali.
Con Daniela Faiani, la sua compagna di vita, condivide le molteplici collaborazioni ed esperienze artistiche, vivendo e lavorando nella cittadina di Castelli.
Nel 2019 si è aperta alla Fortezza di Civitella del Tronto la mostra “Sealed Draw”, a cura di Massimo Pasqualone, nell’ambito della rassegna “La Fortezza dell’Arte”, patrocinata dal Comune di Civitella del Tronto, con il catalogo edito da Ricercheeredazioni. Nel settembre 2022 a Castelli nella Galleria civica è stata esposta la parte conclusiva di tale mostra con disegni realizzati mediante la tecnica dell’ ‘Action drawing’ , nuovi disegni sigillati, in cui i tratti non si incrociano mai tra loro e che richiedono grande capacità motoria del corpo umano (polso, gomito e spalla) nel realizzarli. Sono opere che rasentano il limite del concetto di installazione artistica.
Inaugurazione 30 Maggio 2024 ore 19.00 alla presenza dell’artista, presentazione a cura della storica dell’arte Chiara Orizio, reading a cura di Donatella Valente e Kurtz Dust Ambient DJ Set.
Materia Live di Marco Appicciafuoco
Associazione Spazio Mecenate, via Mecenate 8/D 00184 Roma
Dal 30 maggio 2024 al 30 giugno 2024
Orario di apertura: Lun - Ven 10:00 - 17:00 Sab 10:00 - 13:00
Telefono: +39 3896081112 ; +39 340 6639511
E-mail: info@spaziomecenate.com
30
maggio 2024
Marco Appicciafuoco – Materia Live
Dal 30 maggio al 30 giugno 2024
arte contemporanea
Location
SPAZIO MECENATE
Roma, Via Mecenate, 8/d, (Roma)
Roma, Via Mecenate, 8/d, (Roma)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì 10-17 - sabato 10-13
Vernissage
30 Maggio 2024, 19
Ufficio stampa
Stefania Vaghi
Autore
Autore testo critico