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Marco Baldicchi incontra il pubblico al Museo Civico di Sansepolcro
Il fatto storico, richiamato attraverso lo sguardo dell’arte, scevro dalla retorica di facili commemorazioni, si trasforma in una testimonianza ineludibile per ogni coscienza.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 29 marzo ore 17.00, nell’ambito del percorso degli Incontri al Museo con l’arte contemporanea, il Museo Civico di Sansepolcro apre le porte al grande pubblico per l’incontro con Marco Baldicchi, l’artista umbro (Città di Castello, 1963) impegnato in un percorso di ricerca dal profondo significato civile, etico ed estetico. Le sue opere sono tasselli della memoria collettiva, fatti storici che attraverso lo sguardo dell'arte, scevro dalla retorica di facili commemorazioni, si trasformano in una testimonianza ineludibile per ogni coscienza.
L’inclinazione che occupa e preoccupa più di ogni altra cosa Marco Baldicchi, è, infatti, un’attitudine alla concezione della forma come valore testimoniale: la sua opera non ha cedimenti narrativi, condivide il destino dell’evento con cui si incontra, non emette sentenze, semplicemente celebra il sacro della vita e trasmette un messaggio di bellezza e di speranza.
Marco Baldicchi così commenta la sua scelta di essere parte del progetto: <>.
“Incontri al Museo”, pensato e realizzato da Ilaria Margutti per creare una relazione tra pubblico e arte contemporanea, si inserisce nel progetto Sansepolcro Città del Contemporaneo ed è sostenuto dalla Regione Toscana e dal Comune di Sansepolcro insieme a KILOWATT FESTIVAL. <>.
La mostra degli artisti ospitati è aperta ai visitatori tutti i giorni dalle 9.30-13.00 / 14.30-18.00 con ingresso gratuito nei giorni degli incontri, mentre negli altri giorni si rispetterà l’ingresso a pagamento con le tariffe regolari.
In occasione della mostra al Museo Civico di Sansepolcro per il progetto “Incontri al Museo. Dialoghi al presente con l’arte contemporanea”, Marco Baldicchi espone, nelle sale del Tesoro della Cattedrale, i bozzetti e due delle tele realizzate per l’installazione “ogni sorriso”, installazione progettata e realizzata nel 2012 per l’esposizione nella navata della ex-chiesa, ora museo, di Santa Croce dinnanzi alla Deposizione di Luca Signorelli, a Umbertide.
Con “ogni sorriso”, l’artista ha reso omaggio alle dodici vittime dell’eccidio nazista del giugno 1944 perpetrato a Penetola di Niccone, a sei chilometri a nord-ovest di Umbertide. Estrapolati da una foto che mostra le persone scomparse quel 28 giugno, i dettagli delle labbra, Marco Baldicchi ha poi proceduto a ingrandirli, emulsionarli su tela e infine ad affidarli alle mani di una ricamatrice che con filo d’oro ha proceduto a dare luce alla linea di separazione tra le labbra quasi ad evocare delle ali dischiuse nell’aria e assumere una dimensione solenne dai forti connotati civili, etici ed estetici.
Biografia
Marco Baldicchi nasce a Città di Castello (Pg) nel 1963, dove vive e lavora. Nei primi anni Ottanta inizia a dipingere partecipando a numerose iniziative locali, entrando in contatto con la vivace scena culturale altotiberina, di cui diviene riconosciuto animatore per i suoi interventi critici a favore dell’arte e della cultura e per essere membro attivo e fondatore di diverse associazioni culturali. Divenuto amico dell’artista tifernate Nuvolo, inizia con lui una proficua e stretta collaborazione che durerà fino alla morte del maestro, nel 2008. Nel 2005 nasce l’opera a quattro mani, il libro d’artista, Appunti di viaggio e 5 invenzioni di Nuvolo.
Nel 2006 presenta Io alle mie comodità non ci rinuncio!, omaggio al poeta Emilio Villa e allo stesso Nuvolo. Il 31 luglio 2009, a Sansepolcro (Ar), è autore dell’azione L’ultima ombra (con la collaborazione della popolazione del paese): l’artista traccia sul selciato della piazza principale della città la sagoma geometrica col carbone che riporta la forma dell’ombra proiettata dalla Torre di Berta distrutta dalle truppe naziste 65 anni prima. Nel 2010, realizza l’installazione Grottalampo, omaggio allo scrittore e poeta Antonio Moresco, presso la sede de “Il Fondino”. Nel 2012 realizza l’installazione Ogni sorriso, presso il Museo Civico di Santa Croce, a Umbertide (Pg), omaggio alle dodici vittime dell’eccidio nazista del giugno 1944 perpetrato a Penetola di Niccone. Nel 2013 viene invitato a Spoleto dove presenta 'TABLET'. Installazione di formelle di porcellana dedicata alle città martiri della storia mondiale recente.
Tra i critici che si sono interessati al lavoro dell’artista si ricordano Bruno Corà, Enrico Crispolti, Aldo Iori, Elena La Spina, Massimiliano Marianelli; i cataloghi delle mostre sono editi da Petruzzi.
Libri dall’edizione preziosa, libri d’autore, libri che narrano esistenze, o preziose raccolte affascinano e coinvolgono Marco Baldicchi, che prima di essere artista, è lettore e poeta. Ai maestri, a Nuvolo, Nemo Sarteanesi, Emilio Villa - solo per citarne alcuni - l’artista guarda nella sua ricerca, maestri scelti per affinità elettive, per onde di risonanza, per echi interiori, conosciuti direttamente o attraverso racconti, o libri di loro stessi, o assidue frequentazioni e dialoghi su temi di interesse comune.
Memorabile L’ultima ombra (2009), azione raffinata che ha restituito memoria.
Nell’ombra nero carbone, in piazza Torre di Berta, a Sansepolcro, dalla durata effimera di poche ore, intensamente si riscopre e si riscatta un’assenza, presentificandola attraverso mezzi e coinvolgimenti non comuni, in una sorta di rito-teatro. L’arte di Baldicchi ha un intenso valore testimoniale, come è stato più volte ribadito, da esegeti quali Bruno Corà, Aldo Iori, Elena La Spina, solo per citarne alcuni. Testimoniale perché parte da una realtà, mai autobiografica, da un fatto storico, da un evento luttuoso, raggiungendo un livello altro, acquistando la caratteristica di segno unico e universale, reiterato e comprensivo delle possibili varianti dell’insieme.
Indimenticabile Ogni sorriso, 2012, per la sensazione provata di coinvolgimento interiore, di bellezza triste, che si ebbe nel vedere i dodici stendardi installati nella chiesa di San Francesco a Umbertide. Baldicchi si riferiva con essi all’eccidio, raccontato magistralmente con la voce di Paola Avorio nel libro Tre noci, di cui l’artista aveva realizzato la copertina. Di fronte alle dodici labbra, reperto documentario, estrapolato da una foto d’epoca, impresse e ricamate in oro, nei teli bianchi, come quelli tessuti nelle case di allora e nel contesto espositivo evocanti sudari, si ha un’intensa emozione che non riguarda solo la storia, ma il potere interpretativo che ha l’arte.
Si comprende come il lavoro di Baldicchi, pur testimonianza, trascenda l’evento storico, scegliendolo e riconoscendolo prima con la sua ispirazione di artista, sintetizzandone in modo sublime gli elementi portanti e, ciò che più conta, varcando soglie di silenzio, restituendo catarticamente esistenze, speranze, coscienza etica, consapevolezza per il futuro.
Rita Olivieri
L’inclinazione che occupa e preoccupa più di ogni altra cosa Marco Baldicchi, è, infatti, un’attitudine alla concezione della forma come valore testimoniale: la sua opera non ha cedimenti narrativi, condivide il destino dell’evento con cui si incontra, non emette sentenze, semplicemente celebra il sacro della vita e trasmette un messaggio di bellezza e di speranza.
Marco Baldicchi così commenta la sua scelta di essere parte del progetto: <
“Incontri al Museo”, pensato e realizzato da Ilaria Margutti per creare una relazione tra pubblico e arte contemporanea, si inserisce nel progetto Sansepolcro Città del Contemporaneo ed è sostenuto dalla Regione Toscana e dal Comune di Sansepolcro insieme a KILOWATT FESTIVAL. <
La mostra degli artisti ospitati è aperta ai visitatori tutti i giorni dalle 9.30-13.00 / 14.30-18.00 con ingresso gratuito nei giorni degli incontri, mentre negli altri giorni si rispetterà l’ingresso a pagamento con le tariffe regolari.
In occasione della mostra al Museo Civico di Sansepolcro per il progetto “Incontri al Museo. Dialoghi al presente con l’arte contemporanea”, Marco Baldicchi espone, nelle sale del Tesoro della Cattedrale, i bozzetti e due delle tele realizzate per l’installazione “ogni sorriso”, installazione progettata e realizzata nel 2012 per l’esposizione nella navata della ex-chiesa, ora museo, di Santa Croce dinnanzi alla Deposizione di Luca Signorelli, a Umbertide.
Con “ogni sorriso”, l’artista ha reso omaggio alle dodici vittime dell’eccidio nazista del giugno 1944 perpetrato a Penetola di Niccone, a sei chilometri a nord-ovest di Umbertide. Estrapolati da una foto che mostra le persone scomparse quel 28 giugno, i dettagli delle labbra, Marco Baldicchi ha poi proceduto a ingrandirli, emulsionarli su tela e infine ad affidarli alle mani di una ricamatrice che con filo d’oro ha proceduto a dare luce alla linea di separazione tra le labbra quasi ad evocare delle ali dischiuse nell’aria e assumere una dimensione solenne dai forti connotati civili, etici ed estetici.
Biografia
Marco Baldicchi nasce a Città di Castello (Pg) nel 1963, dove vive e lavora. Nei primi anni Ottanta inizia a dipingere partecipando a numerose iniziative locali, entrando in contatto con la vivace scena culturale altotiberina, di cui diviene riconosciuto animatore per i suoi interventi critici a favore dell’arte e della cultura e per essere membro attivo e fondatore di diverse associazioni culturali. Divenuto amico dell’artista tifernate Nuvolo, inizia con lui una proficua e stretta collaborazione che durerà fino alla morte del maestro, nel 2008. Nel 2005 nasce l’opera a quattro mani, il libro d’artista, Appunti di viaggio e 5 invenzioni di Nuvolo.
Nel 2006 presenta Io alle mie comodità non ci rinuncio!, omaggio al poeta Emilio Villa e allo stesso Nuvolo. Il 31 luglio 2009, a Sansepolcro (Ar), è autore dell’azione L’ultima ombra (con la collaborazione della popolazione del paese): l’artista traccia sul selciato della piazza principale della città la sagoma geometrica col carbone che riporta la forma dell’ombra proiettata dalla Torre di Berta distrutta dalle truppe naziste 65 anni prima. Nel 2010, realizza l’installazione Grottalampo, omaggio allo scrittore e poeta Antonio Moresco, presso la sede de “Il Fondino”. Nel 2012 realizza l’installazione Ogni sorriso, presso il Museo Civico di Santa Croce, a Umbertide (Pg), omaggio alle dodici vittime dell’eccidio nazista del giugno 1944 perpetrato a Penetola di Niccone. Nel 2013 viene invitato a Spoleto dove presenta 'TABLET'. Installazione di formelle di porcellana dedicata alle città martiri della storia mondiale recente.
Tra i critici che si sono interessati al lavoro dell’artista si ricordano Bruno Corà, Enrico Crispolti, Aldo Iori, Elena La Spina, Massimiliano Marianelli; i cataloghi delle mostre sono editi da Petruzzi.
Libri dall’edizione preziosa, libri d’autore, libri che narrano esistenze, o preziose raccolte affascinano e coinvolgono Marco Baldicchi, che prima di essere artista, è lettore e poeta. Ai maestri, a Nuvolo, Nemo Sarteanesi, Emilio Villa - solo per citarne alcuni - l’artista guarda nella sua ricerca, maestri scelti per affinità elettive, per onde di risonanza, per echi interiori, conosciuti direttamente o attraverso racconti, o libri di loro stessi, o assidue frequentazioni e dialoghi su temi di interesse comune.
Memorabile L’ultima ombra (2009), azione raffinata che ha restituito memoria.
Nell’ombra nero carbone, in piazza Torre di Berta, a Sansepolcro, dalla durata effimera di poche ore, intensamente si riscopre e si riscatta un’assenza, presentificandola attraverso mezzi e coinvolgimenti non comuni, in una sorta di rito-teatro. L’arte di Baldicchi ha un intenso valore testimoniale, come è stato più volte ribadito, da esegeti quali Bruno Corà, Aldo Iori, Elena La Spina, solo per citarne alcuni. Testimoniale perché parte da una realtà, mai autobiografica, da un fatto storico, da un evento luttuoso, raggiungendo un livello altro, acquistando la caratteristica di segno unico e universale, reiterato e comprensivo delle possibili varianti dell’insieme.
Indimenticabile Ogni sorriso, 2012, per la sensazione provata di coinvolgimento interiore, di bellezza triste, che si ebbe nel vedere i dodici stendardi installati nella chiesa di San Francesco a Umbertide. Baldicchi si riferiva con essi all’eccidio, raccontato magistralmente con la voce di Paola Avorio nel libro Tre noci, di cui l’artista aveva realizzato la copertina. Di fronte alle dodici labbra, reperto documentario, estrapolato da una foto d’epoca, impresse e ricamate in oro, nei teli bianchi, come quelli tessuti nelle case di allora e nel contesto espositivo evocanti sudari, si ha un’intensa emozione che non riguarda solo la storia, ma il potere interpretativo che ha l’arte.
Si comprende come il lavoro di Baldicchi, pur testimonianza, trascenda l’evento storico, scegliendolo e riconoscendolo prima con la sua ispirazione di artista, sintetizzandone in modo sublime gli elementi portanti e, ciò che più conta, varcando soglie di silenzio, restituendo catarticamente esistenze, speranze, coscienza etica, consapevolezza per il futuro.
Rita Olivieri
29
marzo 2014
Marco Baldicchi incontra il pubblico al Museo Civico di Sansepolcro
29 marzo 2014
arte contemporanea
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
MUSEO CIVICO DI SANSEPOLCRO
Sansepolcro, Via Niccolò Aggiunti, 65, (Arezzo)
Sansepolcro, Via Niccolò Aggiunti, 65, (Arezzo)
Orario di apertura
ore 17.00 - 18.00
Vernissage
29 Marzo 2014, ore 17.00
Autore
Curatore