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Marco Barnabino – Eva
Eva (la modella Jleana Valentino, campionessa italiana di Muai Thai) viene rappresentata negli scatti di Barnabino come una moderna “Olympia” della fotografa Leni Riefenstahl, ma anche in chiave pop art, riprendendo le scenografie e il body painting di Valeria Facelli del film di Alex Zarino 20/11 (che sarà presentato il 20 febbraio presso le officine sonore a Vercelli) di cui Marco Barnabino è l’autore e il direttore della fotografia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 11 febbraio 2012 sarà inaugurata all'Auditorium S. Chiara alle 17.00 “EVA”, la nuova
mostra fotografica di Marco Barnabino. Si tratta di un progetto totalmente nuovo, completamente
diverso dai lavori finora proposti dal fotografo vercellese. Eva (la modella Jleana Valentino,
campionessa italiana di Muai Thai) viene rappresentata negli scatti di Barnabino come
una moderna “Olympia” della fotografa Leni Riefenstahl, ma anche in chiave pop art,
riprendendo le scenografie e il body painting di Valeria Facelli del film di Alex Zarino 20/
11 (che sarà presentato il 20 febbraio presso le officine sonore a Vercelli) di cui Marco
Barnabino è l'autore e il direttore della fotografia. “Eva, la mannequin/manichino – scrive
Franco Ricciardiello - emerge dal buio dello sfondo con le sue forme femminili, riconoscibili
eppure trasfigurate. Le labbra rosse, gli occhi bellissimi – spesso velati da tessuto, distanti
o alterati dal grigio monocromatico – la pelle scolpita dalla luce e dalla sua mancanza
(l’ombra), la superficie del(la) mannequin contaminata da inserti estranei o inorganici
(bracciali, anelli, piercing, tessuti, geografie dipinte), perdono il loro significato, l’allure, e
guadagnano il significante: la forma, la luce, il colore e il contrasto, il conflitto perpetuo tra la carne
– la donna, la modella – e la sua immagine, l’arte del fotografo e la sua riproduzione tecnica. Marco
Barnabino ci attira nel suo mondo, curvo come il corpo, essenziale come il grigio kodak, drastico
come il colore, scolpito nel femminile – e noi cadiamo senza difesa nella sua trappola.“ La Eva di
Marco Barnabino – secondo Gianluca Mercadante - può certamente rappresentare una
donna che al giorno d'oggi ambisce alla fatalità, alla fierezza e, forse, allo struggimento
di essere prima. Una donna androgina, generata dall'ombra e dunque data in pasto alla
luce, in un'ardita mescolanza di movimento e staticità che fa pensare spesso a qualcosa di
nascosto, a un continuo cesellarne la forma”. La mostra è patrocinata dal Panathlon Club
di Vercelli e dal Comune di Vercelli e sarà aperta sabato 11, domenica 12, sabato 18 e
domenica 19 febbraio dalle 16 alle 19,30.
mostra fotografica di Marco Barnabino. Si tratta di un progetto totalmente nuovo, completamente
diverso dai lavori finora proposti dal fotografo vercellese. Eva (la modella Jleana Valentino,
campionessa italiana di Muai Thai) viene rappresentata negli scatti di Barnabino come
una moderna “Olympia” della fotografa Leni Riefenstahl, ma anche in chiave pop art,
riprendendo le scenografie e il body painting di Valeria Facelli del film di Alex Zarino 20/
11 (che sarà presentato il 20 febbraio presso le officine sonore a Vercelli) di cui Marco
Barnabino è l'autore e il direttore della fotografia. “Eva, la mannequin/manichino – scrive
Franco Ricciardiello - emerge dal buio dello sfondo con le sue forme femminili, riconoscibili
eppure trasfigurate. Le labbra rosse, gli occhi bellissimi – spesso velati da tessuto, distanti
o alterati dal grigio monocromatico – la pelle scolpita dalla luce e dalla sua mancanza
(l’ombra), la superficie del(la) mannequin contaminata da inserti estranei o inorganici
(bracciali, anelli, piercing, tessuti, geografie dipinte), perdono il loro significato, l’allure, e
guadagnano il significante: la forma, la luce, il colore e il contrasto, il conflitto perpetuo tra la carne
– la donna, la modella – e la sua immagine, l’arte del fotografo e la sua riproduzione tecnica. Marco
Barnabino ci attira nel suo mondo, curvo come il corpo, essenziale come il grigio kodak, drastico
come il colore, scolpito nel femminile – e noi cadiamo senza difesa nella sua trappola.“ La Eva di
Marco Barnabino – secondo Gianluca Mercadante - può certamente rappresentare una
donna che al giorno d'oggi ambisce alla fatalità, alla fierezza e, forse, allo struggimento
di essere prima. Una donna androgina, generata dall'ombra e dunque data in pasto alla
luce, in un'ardita mescolanza di movimento e staticità che fa pensare spesso a qualcosa di
nascosto, a un continuo cesellarne la forma”. La mostra è patrocinata dal Panathlon Club
di Vercelli e dal Comune di Vercelli e sarà aperta sabato 11, domenica 12, sabato 18 e
domenica 19 febbraio dalle 16 alle 19,30.
11
febbraio 2012
Marco Barnabino – Eva
Dall'undici al 19 febbraio 2012
fotografia
Location
SPAZIO CULTURALE SANTA CHIARA
Vercelli, Corso Libertà, 300, (Vercelli)
Vercelli, Corso Libertà, 300, (Vercelli)
Orario di apertura
sabato 11, domenica 12, sabato 18 e
domenica 19 febbraio dalle 16 alle 19,30
Vernissage
11 Febbraio 2012, ore 17
Autore