Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Marco Bertin – Orphans
Il fotografo veronese, in questo suo racconto per immagini, pone l’attenzione sulla difficile realtà dei bambini, che vivono ai margini della società cosiddetta “civile”, impegnati a inventarsi una possibilità di vita normale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si inaugura sabato 1 dicembre alle ore 11.00, presso l’Aula Magna del Liceo Classico “Tito Livio”, la mostra fotografica di Marco Bertin: “Orphans”.
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia – in collaborazione con il Liceo Classico “Tito Livio”, presenta una trentina di scatti realizzati in Tanzania, nell’orfanotrofio “Immaculate Heart of Mary Sisters”.
L’istituto sorge nella regione di Morogoro, a Mgolole, territorio estremamente povero dove il tasso di mortalità per denutrizione e malattia è elevatissimo. Alcuni neonati arrivano nell’orfanotrofio già contagiati dall’AIDS o infettati dalla malaria; sono allo stremo fisico e non tutti riescono a sopravvivere.
Con il progetto “Orphans”, Marco Bertin non ha però voluto evidenziare la sofferenza e il dolore, quanto cercare di catturare i momenti di serenità e dignità che questo luogo riesce a dare. Gli scatti in mostra sono una testimonianza di come gli operatori del convento curino i bambini ospitati nella struttura, creando un clima in cui è possibile giocare, studiare e crescere.
Il fotografo veronese, in questo suo racconto per immagini, pone l’attenzione sulla difficile realtà dei bambini, che vivono ai margini della società cosiddetta “civile”, impegnati a inventarsi una possibilità di vita normale. Scorrono così scene quotidiane, momenti di gioco, un’altalena improvvisata con un ramo, la manina di un bambino che impara a scrivere con un gessetto e, come sfondo, gli straordinari paesaggi africani, illuminati da luce tersa e colori brillanti.
Le immagini in mostra ci conducono così alla scoperta di un mondo lontano, profondamente differente dal nostro; scatti toccanti, a testimoniare che, essere orfani in Tanzania, non è come esserlo in Italia o in Occidente. Il senso di solitudine e di abbandono dei bambini è lo stesso, ma le condizioni in cui lo si affronta sono molto diverse; giornate difficili, avventurose, vissute con grande forza d’animo e dignità dai più piccoli, che incarnano la silenziosa speranza di un futuro migliore per l’Africa.
______________________________________________________________________________
Biografia
Marco Bertin risiede a Verona, dove è nato nel 1954.
Dopo gli studi artistici, di giornalismo e antropologia culturale, è stato docente di fotografia all’Accademia d’Arte Michelangelo Buonarroti di Verona.
Ha realizzato numerose mostre personali all’estero: Portogallo (Lisbona, Evora), Francia (Parigi), Olanda (Eindhoven), Austria (Innsbruck, Imst) e Germania (Amburgo, Berlino, Francoforte).
In Italia ha esposto a Milano, Firenze, Mantova, Venezia, Bologna, Verona e Sanremo. Ha partecipato inoltre a collettive in varie città italiane ed europee.
Ha pubblicato sei volumi: Carnaval (Giunti Editore), edito in quattro lingue, con testi poetici di Antonio Giarola; Bacanal, Veronesi in maschera (ed. Leonardo Arte), con prefazione di Lanfranco Colombo e Vittorino Andreoli; Sisters (ed. adpresscommunications); Masquerade (ed. e.a.r. Books di Amburgo); Tanzania - La Valle dello Yovi (ed. Colpo di Fulmine); Yovi (ed. Colpo di Fulmine).
Sono stati inoltre pubblicati suoi numerosi portfolio sul ritratto e sul paesaggio e alcune sue ricerche fotografiche apparse sulle più autorevoli riviste di fotografia.
Attualmente sta lavorando a tre ricerche: Iconologia, ritratti allegorici ispirati ad un testo del 1600; Il lato oscuro della città, incursione nell’arte grottesca e demoniaca della sua città natale; Arts and Crafts, serie di ritratti surreali di arti e mestieri.
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia – in collaborazione con il Liceo Classico “Tito Livio”, presenta una trentina di scatti realizzati in Tanzania, nell’orfanotrofio “Immaculate Heart of Mary Sisters”.
L’istituto sorge nella regione di Morogoro, a Mgolole, territorio estremamente povero dove il tasso di mortalità per denutrizione e malattia è elevatissimo. Alcuni neonati arrivano nell’orfanotrofio già contagiati dall’AIDS o infettati dalla malaria; sono allo stremo fisico e non tutti riescono a sopravvivere.
Con il progetto “Orphans”, Marco Bertin non ha però voluto evidenziare la sofferenza e il dolore, quanto cercare di catturare i momenti di serenità e dignità che questo luogo riesce a dare. Gli scatti in mostra sono una testimonianza di come gli operatori del convento curino i bambini ospitati nella struttura, creando un clima in cui è possibile giocare, studiare e crescere.
Il fotografo veronese, in questo suo racconto per immagini, pone l’attenzione sulla difficile realtà dei bambini, che vivono ai margini della società cosiddetta “civile”, impegnati a inventarsi una possibilità di vita normale. Scorrono così scene quotidiane, momenti di gioco, un’altalena improvvisata con un ramo, la manina di un bambino che impara a scrivere con un gessetto e, come sfondo, gli straordinari paesaggi africani, illuminati da luce tersa e colori brillanti.
Le immagini in mostra ci conducono così alla scoperta di un mondo lontano, profondamente differente dal nostro; scatti toccanti, a testimoniare che, essere orfani in Tanzania, non è come esserlo in Italia o in Occidente. Il senso di solitudine e di abbandono dei bambini è lo stesso, ma le condizioni in cui lo si affronta sono molto diverse; giornate difficili, avventurose, vissute con grande forza d’animo e dignità dai più piccoli, che incarnano la silenziosa speranza di un futuro migliore per l’Africa.
______________________________________________________________________________
Biografia
Marco Bertin risiede a Verona, dove è nato nel 1954.
Dopo gli studi artistici, di giornalismo e antropologia culturale, è stato docente di fotografia all’Accademia d’Arte Michelangelo Buonarroti di Verona.
Ha realizzato numerose mostre personali all’estero: Portogallo (Lisbona, Evora), Francia (Parigi), Olanda (Eindhoven), Austria (Innsbruck, Imst) e Germania (Amburgo, Berlino, Francoforte).
In Italia ha esposto a Milano, Firenze, Mantova, Venezia, Bologna, Verona e Sanremo. Ha partecipato inoltre a collettive in varie città italiane ed europee.
Ha pubblicato sei volumi: Carnaval (Giunti Editore), edito in quattro lingue, con testi poetici di Antonio Giarola; Bacanal, Veronesi in maschera (ed. Leonardo Arte), con prefazione di Lanfranco Colombo e Vittorino Andreoli; Sisters (ed. adpresscommunications); Masquerade (ed. e.a.r. Books di Amburgo); Tanzania - La Valle dello Yovi (ed. Colpo di Fulmine); Yovi (ed. Colpo di Fulmine).
Sono stati inoltre pubblicati suoi numerosi portfolio sul ritratto e sul paesaggio e alcune sue ricerche fotografiche apparse sulle più autorevoli riviste di fotografia.
Attualmente sta lavorando a tre ricerche: Iconologia, ritratti allegorici ispirati ad un testo del 1600; Il lato oscuro della città, incursione nell’arte grottesca e demoniaca della sua città natale; Arts and Crafts, serie di ritratti surreali di arti e mestieri.
01
dicembre 2007
Marco Bertin – Orphans
Dal primo dicembre 2007 al 26 gennaio 2008
fotografia
Location
LICEO CLASSICO TITO LIVIO
Padova, Riviera Tito Livio, 9, (Padova)
Padova, Riviera Tito Livio, 9, (Padova)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 9.00/17.00, sabato 9.00/13.00. Chiuso la domenica e dal 23 dicembre al 6 gennaio per vacanze natalizie
Vernissage
1 Dicembre 2007, ore 11
Sito web
www.cnf.padovanet.it
Autore
Curatore