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Marco Bettoni – Disegnando il cielo
In Disegnando il cielo le dinamiche dell’arte di Bettoni ci sono tutte e l’ispirazione prende le mosse, questa volta, dai koinobori, gli aquiloni a forma di carpe che solcano i cieli giapponesi. Le foto fermano il momento, fermano un paesaggio nel suo veloce mutare e l’elemento giapponese, che era il punto di partenza, quasi scompare in queste vedute inventate, che non sono più, per dirla con le parole del poeta Hashin, “né cielo né terra”. Di più, non sono né astratti né figurativi.
Comunicato stampa
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Disegnando il cielo
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In Disegnando il cielo le dinamiche dell’arte di Bettoni ci sono tutte e l’ispirazione prende le mosse, questa volta, dai koinobori, gli aquiloni a forma di carpe che solcano i cieli giapponesi. Le foto fermano il momento, fermano un paesaggio nel suo veloce mutare e l’elemento giapponese, che era il punto di partenza, quasi scompare in queste vedute inventate, che non sono più, per dirla con le parole del poeta Hashin, “né cielo né terra”. Di più, non sono né astratti né figurativi. Sono mondi a parte che l’artista ha deciso di creare di forma tonda, con l’utilizzo dell’obiettivo fish eye, perché «il cerchio è un mondo finito e nell’insieme una costellazione di mondi finiti.» Esposti così diventano, dunque, «una creazione di un universo composto da mondi paralleli a se stanti.»
Presente in galleria anche una seconda serie di foto, dove si rivela l’interesse per l’architettura, nella sua natura di creatrice di paesaggi nuovi.
Nell’insieme Disegnando il cielo, rappresenta un arricchimento dell’opera di Marco Bettoni, aprendo la sua ricerca a spazi più ampi, e insieme un continuo nella sua sensibilità artistica di cogliere dettagli di realtà per ridisegnare una realtà appuntata dalla personale firma dove c’è l’equilibrio dell’armonia, il bilanciamento tra figurativo e astratto, la partecipazione diretta nella creazioni delle condizioni perché l’idea dell’opera possa esistere. Dove, ancora, la creatività ha la forza di smontare il punto di partenza, in questo caso i koinobori, senza però snaturarlo, lasciando di esso i rimandi nel prodotto finale, nell’opera d’arte che, distanziandosi, amplifica le possibilità della realtà che ha dato lo spunto all’idea.
Bettoni, master in arte al Camberwell College of Arts di Londra. I suoi lavori sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, quali Virgin Atlantic, Matrix Chambers, Duet a Londra, Fondazione Teseco in Italia, e il Museo Kruishoutem in Belgio. L’appreazzamento dell’artista e` in continua crescita a Londra e recentemente lavori dalla collezione Tokyo Nocturne sono stati venduti alla The London Original Print Fair, Royal Academy. Vive e lavora a Londra.
Paolo Nelli
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In Disegnando il cielo le dinamiche dell’arte di Bettoni ci sono tutte e l’ispirazione prende le mosse, questa volta, dai koinobori, gli aquiloni a forma di carpe che solcano i cieli giapponesi. Le foto fermano il momento, fermano un paesaggio nel suo veloce mutare e l’elemento giapponese, che era il punto di partenza, quasi scompare in queste vedute inventate, che non sono più, per dirla con le parole del poeta Hashin, “né cielo né terra”. Di più, non sono né astratti né figurativi. Sono mondi a parte che l’artista ha deciso di creare di forma tonda, con l’utilizzo dell’obiettivo fish eye, perché «il cerchio è un mondo finito e nell’insieme una costellazione di mondi finiti.» Esposti così diventano, dunque, «una creazione di un universo composto da mondi paralleli a se stanti.»
Presente in galleria anche una seconda serie di foto, dove si rivela l’interesse per l’architettura, nella sua natura di creatrice di paesaggi nuovi.
Nell’insieme Disegnando il cielo, rappresenta un arricchimento dell’opera di Marco Bettoni, aprendo la sua ricerca a spazi più ampi, e insieme un continuo nella sua sensibilità artistica di cogliere dettagli di realtà per ridisegnare una realtà appuntata dalla personale firma dove c’è l’equilibrio dell’armonia, il bilanciamento tra figurativo e astratto, la partecipazione diretta nella creazioni delle condizioni perché l’idea dell’opera possa esistere. Dove, ancora, la creatività ha la forza di smontare il punto di partenza, in questo caso i koinobori, senza però snaturarlo, lasciando di esso i rimandi nel prodotto finale, nell’opera d’arte che, distanziandosi, amplifica le possibilità della realtà che ha dato lo spunto all’idea.
Bettoni, master in arte al Camberwell College of Arts di Londra. I suoi lavori sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, quali Virgin Atlantic, Matrix Chambers, Duet a Londra, Fondazione Teseco in Italia, e il Museo Kruishoutem in Belgio. L’appreazzamento dell’artista e` in continua crescita a Londra e recentemente lavori dalla collezione Tokyo Nocturne sono stati venduti alla The London Original Print Fair, Royal Academy. Vive e lavora a Londra.
Paolo Nelli
03
ottobre 2009
Marco Bettoni – Disegnando il cielo
Dal 03 ottobre al 16 novembre 2009
fotografia
Location
GALLERIA VANNA CASATI
Bergamo, Via Borgo Palazzo, 42 interno, (Bergamo)
Bergamo, Via Borgo Palazzo, 42 interno, (Bergamo)
Orario di apertura
dal lunedi` al venerdi`dalle 16.30 alle 19.30; sabato dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30. Martedi` chiuso.
Vernissage
3 Ottobre 2009, ore 18.30-20.30. In anteprima verra` presentata anche una video-collaborazione tra Marco Bettoni e il regista Paolo Trivella con musica di Daniele Trivella.
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