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Marco Bolognesi – Dark Star
Nella Galleria delle Colonne della Fondazione, l’artista espone, per la prima volta, Genesis, una grande installazione fotografica con 18 lightboxes disposti alle pareti e, al centro della sala, una scultura, una sorta di totem/colonna, suddivisa in sezioni, al cui interno fluttuano volti e corpi tridimensionali, esempi di una nuova razza, frutto di mutazioni cyborg.
Comunicato stampa
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Artista multimediale, la cui arte spazia dal disegno alla pittura, dal cinema alla fotografia e al video, Marco Bolognesi raccoglie a Parma le varie sfaccettature del suo lavoro. DARK STAR, chiaro omaggio all’omonimo film di John Carpenter, il suo primo feature film, è un progetto composito e inedito sul tema della creazione e della mutazione, formato dall’installazione Genesis, curata da Elena Forin, la presentazione del cortometraggio di fantascienza Black Hole e del libro monografico che porta lo stesso titolo, DARK STAR, edito da Silvana Editoriale e Bomar Edition. A presentare il progetto, il 7 febbraio, in occasione dell’inaugurazione, saranno lo scrittore Carlo Lucarelli e il critico Lorenzo Canova.
Nella Galleria delle Colonne della Fondazione, l’artista espone, per la prima volta, Genesis, una grande installazione fotografica con 18 lightboxes disposti alle pareti e, al centro della sala, una scultura, una sorta di totem/colonna, suddivisa in sezioni, al cui interno fluttuano volti e corpi tridimensionali, esempi di una nuova razza, frutto di mutazioni cyborg. Genesis rappresenta una spettacolare evoluzione del recente percorso creativo di Bolognesi attorno al concetto di organismi geneticamente modificati e di identità fissa o fluida, è la fusione e la rielaborazione di progetti quali Cybor Faces, Geiko, Babylon Federation, C.O.D.E.X. e infine Woodland, che in particolare lo ha visto impegnato dal 2002 al 2006. Bolognesi trae ispirazione da fonti diverse e contrastanti: è affascinato dall’arte tribale ma anche da quella classica e dall’avanguardia, dalla cultura fetish, dall’estetica pop, da quella punk ma anche dal fumetto e dalla fantascienza.
Se l’imprevedibilità dell’evoluzione futura del genere umano è quello che principalmente interessa all’artista, uno dei tratti distintivi di questa sua personale ricerca è il ruolo da protagonista affidato alla donna, vista come “forza dominante della natura e del futuro” che, grazie alle sue qualità genetiche, dimostra maggiori opportunità e duttilità dell’uomo. Le storie di Marco Bolognesi sono interpretate da affascinanti ibridi femminili, surreali e meravigliosi. Le sue sono bellezze artificiali e sofisticate dai volti “classici”, rivisti dal mondo elettronico contemporaneo, a volte senza parole e magari senza sguardo, alcune con tratti da geisha, belle e docili ma con qualcosa d’imprevedibile. Sono nuove Barbarelle, donne blu, nude, armate del proprio corpo più che delle loro pistole, delle vere super-eroine o nuove guerriere che insinuano, a chi le guarda, dubbi sull’idea stessa di bellezza, potere, sottomissione, paura e, soprattutto, identità. E le radici di tutto ciò sono da ritrovare, appunto, nel cinema, nel fumetto e naturalmente nella fantascienza. I maestri di Bolognesi sono scrittori come Philp K. Dick, Ray Bradbury, James G. Ballard, William Gibson, fumettisti come Dave Mc Kean e Bill Sienkiewicz o registi come David Cronenberg, Peter Greenaway, Dario Argento.
Questi aspetti sono ancora più evidenti nel cortometraggio di fantascienza Black Hole che sarà proiettato al Cinema Edison, accanto alla Fondazione Solares. Il tema è quello degli hybrids e dei cyborgs, in cui la visione fantastica di un mondo abitato da creature futuristiche diventa reale, tangibile e assume forma narrativa. E’ un percorso visionario, unito ad atmosfere gotiche, ai confini della realtà dove l’uomo si fonde con l’intelligenza artificiale per formare una nuova razza. Questi concetti, che Marco Bolognesi aveva espresso con la fotografia, trovano qui un più completo compimento. Black Hole è girato in alta definizione nello studio dell’artista, che si trova all’interno dei prestigiosi 3 Mills Studios di Londra, studi cinematografici e televisivi dove lavorano registi come Tim Burton, Wes Anderson, Danny Boyle e lo stesso David Cronenberg.
Last but not least, il volume monografico DARK STAR pone un altro accento su quest’esperienza dell’artista. Il libro raccoglie una selezione di opere di Bolognesi, accompagnate da un breve racconto inedito di fantascienza di Simona Vinci, un’introduzione dello stilista Kei Kagami, alcuni saggi scritti da giornalisti, scrittori e critici, tra cui Nicoletta Vallorani, Sue Hubbard, Alberto Abruzzese e Lorenzo Canova e una lunga intervista con Elena Forin.
La mostra rimarrà aperta fino al 15 aprile 2009.
Solares Fondazione delle Arti si occupa di produzione culturale a tutto tondo, intrecciando tra loro teatro, cinema, musica, arti figurative; affonda le sue radici in profondità nel territorio, e al contempo sviluppa progetti in Italia e in Europa, facendo leva su importanti relazioni con centri culturali e personalità internazionali di spicco.
Solares Fondazione delle Arti nasce a Parma nel 2007 dalla fusione tra Teatro delle Briciole, il più importante Teatro Stabile di Innovazione per l’infanzia in Italia, e Solares Fondazione Culturale, una realtà internazionale dedicata all'ideazione, promozione e realizzazione di eventi legati all'arte contemporanea in tutte le sue sfaccettature, nonché promotrice – sul territorio – di diverse stagioni di musica classica e delle attività di una sala cinematografica d'essai.
Si tratta di un’impresa culturale di modello europeo, con una spiccata identità multidisciplinare. Un polo di produzione della cultura le cui attività si articolano in due sedi (con più sale, due teatrali e una cinematografica, un’arena cinematografica estiva, le sale prove), attento ai processi di trasformazione della società e dell’arte contemporanea, teso ad intercettarne le nuove domande, a promuovere connessioni inedite tra i diversi linguaggi artistici, con uno sguardo particolare a tutto ciò che è nuovo.
Marco Bolognesi
DARK STAR
Parma, Solares Fondazione delle Arti
8 febbraio – 15 aprile 2009
Mostra - Galleria delle Colonne
Largo Otto Marzo 9b
Proiezione Black Hole - Cinema Edison d'essai
Largo Otto Marzo 9b
Nella Galleria delle Colonne della Fondazione, l’artista espone, per la prima volta, Genesis, una grande installazione fotografica con 18 lightboxes disposti alle pareti e, al centro della sala, una scultura, una sorta di totem/colonna, suddivisa in sezioni, al cui interno fluttuano volti e corpi tridimensionali, esempi di una nuova razza, frutto di mutazioni cyborg. Genesis rappresenta una spettacolare evoluzione del recente percorso creativo di Bolognesi attorno al concetto di organismi geneticamente modificati e di identità fissa o fluida, è la fusione e la rielaborazione di progetti quali Cybor Faces, Geiko, Babylon Federation, C.O.D.E.X. e infine Woodland, che in particolare lo ha visto impegnato dal 2002 al 2006. Bolognesi trae ispirazione da fonti diverse e contrastanti: è affascinato dall’arte tribale ma anche da quella classica e dall’avanguardia, dalla cultura fetish, dall’estetica pop, da quella punk ma anche dal fumetto e dalla fantascienza.
Se l’imprevedibilità dell’evoluzione futura del genere umano è quello che principalmente interessa all’artista, uno dei tratti distintivi di questa sua personale ricerca è il ruolo da protagonista affidato alla donna, vista come “forza dominante della natura e del futuro” che, grazie alle sue qualità genetiche, dimostra maggiori opportunità e duttilità dell’uomo. Le storie di Marco Bolognesi sono interpretate da affascinanti ibridi femminili, surreali e meravigliosi. Le sue sono bellezze artificiali e sofisticate dai volti “classici”, rivisti dal mondo elettronico contemporaneo, a volte senza parole e magari senza sguardo, alcune con tratti da geisha, belle e docili ma con qualcosa d’imprevedibile. Sono nuove Barbarelle, donne blu, nude, armate del proprio corpo più che delle loro pistole, delle vere super-eroine o nuove guerriere che insinuano, a chi le guarda, dubbi sull’idea stessa di bellezza, potere, sottomissione, paura e, soprattutto, identità. E le radici di tutto ciò sono da ritrovare, appunto, nel cinema, nel fumetto e naturalmente nella fantascienza. I maestri di Bolognesi sono scrittori come Philp K. Dick, Ray Bradbury, James G. Ballard, William Gibson, fumettisti come Dave Mc Kean e Bill Sienkiewicz o registi come David Cronenberg, Peter Greenaway, Dario Argento.
Questi aspetti sono ancora più evidenti nel cortometraggio di fantascienza Black Hole che sarà proiettato al Cinema Edison, accanto alla Fondazione Solares. Il tema è quello degli hybrids e dei cyborgs, in cui la visione fantastica di un mondo abitato da creature futuristiche diventa reale, tangibile e assume forma narrativa. E’ un percorso visionario, unito ad atmosfere gotiche, ai confini della realtà dove l’uomo si fonde con l’intelligenza artificiale per formare una nuova razza. Questi concetti, che Marco Bolognesi aveva espresso con la fotografia, trovano qui un più completo compimento. Black Hole è girato in alta definizione nello studio dell’artista, che si trova all’interno dei prestigiosi 3 Mills Studios di Londra, studi cinematografici e televisivi dove lavorano registi come Tim Burton, Wes Anderson, Danny Boyle e lo stesso David Cronenberg.
Last but not least, il volume monografico DARK STAR pone un altro accento su quest’esperienza dell’artista. Il libro raccoglie una selezione di opere di Bolognesi, accompagnate da un breve racconto inedito di fantascienza di Simona Vinci, un’introduzione dello stilista Kei Kagami, alcuni saggi scritti da giornalisti, scrittori e critici, tra cui Nicoletta Vallorani, Sue Hubbard, Alberto Abruzzese e Lorenzo Canova e una lunga intervista con Elena Forin.
La mostra rimarrà aperta fino al 15 aprile 2009.
Solares Fondazione delle Arti si occupa di produzione culturale a tutto tondo, intrecciando tra loro teatro, cinema, musica, arti figurative; affonda le sue radici in profondità nel territorio, e al contempo sviluppa progetti in Italia e in Europa, facendo leva su importanti relazioni con centri culturali e personalità internazionali di spicco.
Solares Fondazione delle Arti nasce a Parma nel 2007 dalla fusione tra Teatro delle Briciole, il più importante Teatro Stabile di Innovazione per l’infanzia in Italia, e Solares Fondazione Culturale, una realtà internazionale dedicata all'ideazione, promozione e realizzazione di eventi legati all'arte contemporanea in tutte le sue sfaccettature, nonché promotrice – sul territorio – di diverse stagioni di musica classica e delle attività di una sala cinematografica d'essai.
Si tratta di un’impresa culturale di modello europeo, con una spiccata identità multidisciplinare. Un polo di produzione della cultura le cui attività si articolano in due sedi (con più sale, due teatrali e una cinematografica, un’arena cinematografica estiva, le sale prove), attento ai processi di trasformazione della società e dell’arte contemporanea, teso ad intercettarne le nuove domande, a promuovere connessioni inedite tra i diversi linguaggi artistici, con uno sguardo particolare a tutto ciò che è nuovo.
Marco Bolognesi
DARK STAR
Parma, Solares Fondazione delle Arti
8 febbraio – 15 aprile 2009
Mostra - Galleria delle Colonne
Largo Otto Marzo 9b
Proiezione Black Hole - Cinema Edison d'essai
Largo Otto Marzo 9b
07
febbraio 2009
Marco Bolognesi – Dark Star
Dal 07 febbraio al 15 aprile 2009
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
SOLARES FONDAZIONE DELLE ARTI
Parma, Largo Viii Marzo, 9a, (Parma)
Parma, Largo Viii Marzo, 9a, (Parma)
Orario di apertura
tutte le sere di apertura del Cinema Edison d'essai
e dal lun al ven dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30 su appuntamento
Vernissage
7 Febbraio 2009, h 21.15 alla presenza dell'artista
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore
Curatore