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Marco Brandizzi – Ascoltavo una musica rivoluzionaria
A Palazzo Lucarini arriva una grande mostra personale. Tra misticismo rivoluzionario e diario intimo, passando attraverso riflessioni sociali e sulla natura dell’arte
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 2 luglio, dalle 11:00 alle 18:00, presso il Centro per l’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi (Perugia), si aprirà Ascoltavo una musica rivoluzionaria, mostra personale di Marco Brandizzi. Il titolo prende spunto dalle meditazioni mistico-rivoluzionarie del poeta Aleksandr Aleksandrovič Blok (1880-1921) che, all’inizio dell’epoca bolscevica, esortava il popolo russo ad ascoltare “…questa musica della rivoluzione”.
L’alternarsi di ansie apocalittiche ed enfasi utopistica - tipica dell’ultimo periodo del poeta - è il fulcro della mostra trevana. Marco Brandizzi, infatti, nelle sale di Palazzo Lucarini dipana un racconto che sembra fatto di posizioni opposte, tra sorprendenti stimoli percettivi e inattese associazioni mentali. Un racconto che trova equilibrio nella coincidenza di elementi in apparenza distanti: trascendenza e guerra, spazio quotidiano e filosofia, popolo e intimità.
Appassionato di linguistica, oltre che di filosofia e storia contemporanea, Brandizzi usa la scultura, il video, l’istallazione ambientale e il disegno per arrivare al cuore universale del discorso artistico. Ascoltavo una musica rivoluzionaria non è solo una rassegna di manufatti pregevoli, ma un punto di osservazione privilegiato sulla natura stessa dell’arte, intesa come azione umana costantemente in bilico tra apparenza e sostanza, materia e coscienza, estetica ed etica. O, ancora, per usare una formula datata ma precisa, tra personale e politico. Nelle parole stesse dell’artista, infine, questa mostra è “un diario in itinere, che prova a raccontare delle suggestioni, alcune volte sociologiche e politiche, ma sostanzialmente introspettive, direi intime”.
Parallelamente alla mostra principale, inaugurerà, presso la Cappella di Palazzo Lucarini, I scream di Filippo Moroni, seconda mostra della serie “Boys don’t cry”, parte di un progetto collaterale che accompagnerà ogni nuova inaugurazione di Palazzo Lucarini, in collaborazione con Accademia di Belle Arti P. Vannucci di Perugia, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio.
Marco Brandizzi
Nato a Roma, dal 1977 al 1980 studia psicologia alla facoltà di Psicologia di Roma. Si diploma nel 1985 all’Accademia di Belle Arti di Roma. I due livelli di studio interagiscono nella sua attività artistica che spazia da una visione psicologica e sociologica: Immagine CNN, Serial killer, Zero a una più filosofica e esistenziale: Utopia, Meno duecento settanta tre virgola quindici gradi, CNC machine e le serie Tavolo pensiero, Musica rivoluzionaria, Mappe. Nel 1993 partecipa alla sez. “Aperto” della Biennale di Venezia. Dal 2014 al 2020 è stato direttore dell’Accademia di Belle Arti di L’Aquila dove ha promosso la ricerca e la sperimentazione nel campo delle arti visive. Ha partecipato come relatore a due edizioni di Arte e scienza organizzato dal Gran Sasso Science Institute e dall’Accademia delle Arti del Disegno. Attualmente è docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Vive e svolge la propria attività di ricerca artistica e teorica a Roma.
INFO
Titolo: Marco Brandizzi. Ascoltavo una musica rivoluzionaria
Genere: arte contemporanea. Mostra personale
Artista: Marco Brandizzi
A cura di: Maurizio Coccia e Mara Predicatori
Inaugurazione: 2 luglio, dalle 11:00 alle 18:00
Date: 03-07>11-09- 2022 - dal venerdì alla domenica, 15:30-18:30.
Sede: Centro per l’Arte Contemporanea “Palazzo Lucarini Contemporary”, Trevi (PG), Italy
Segreteria e logistica: Associazione Culturale “Palazzo Lucarini Contemporary” (Presidente Giovanni Curti)
Ente patrocinatore: Comune di Trevi (Sindaco Bernardino Sperandio)
Con il sostegno di: Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
I SCREAM di FILIPPO MORONI
prima mostra della serie “Boys don’t cry”
progetto collaterale di “Palazzo Lucarini Contemporary”
in collaborazione con Accademia di Belle Arti P. Vannucci di Perugia
a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio
Cappella di Palazzo Lucarini
L’alternarsi di ansie apocalittiche ed enfasi utopistica - tipica dell’ultimo periodo del poeta - è il fulcro della mostra trevana. Marco Brandizzi, infatti, nelle sale di Palazzo Lucarini dipana un racconto che sembra fatto di posizioni opposte, tra sorprendenti stimoli percettivi e inattese associazioni mentali. Un racconto che trova equilibrio nella coincidenza di elementi in apparenza distanti: trascendenza e guerra, spazio quotidiano e filosofia, popolo e intimità.
Appassionato di linguistica, oltre che di filosofia e storia contemporanea, Brandizzi usa la scultura, il video, l’istallazione ambientale e il disegno per arrivare al cuore universale del discorso artistico. Ascoltavo una musica rivoluzionaria non è solo una rassegna di manufatti pregevoli, ma un punto di osservazione privilegiato sulla natura stessa dell’arte, intesa come azione umana costantemente in bilico tra apparenza e sostanza, materia e coscienza, estetica ed etica. O, ancora, per usare una formula datata ma precisa, tra personale e politico. Nelle parole stesse dell’artista, infine, questa mostra è “un diario in itinere, che prova a raccontare delle suggestioni, alcune volte sociologiche e politiche, ma sostanzialmente introspettive, direi intime”.
Parallelamente alla mostra principale, inaugurerà, presso la Cappella di Palazzo Lucarini, I scream di Filippo Moroni, seconda mostra della serie “Boys don’t cry”, parte di un progetto collaterale che accompagnerà ogni nuova inaugurazione di Palazzo Lucarini, in collaborazione con Accademia di Belle Arti P. Vannucci di Perugia, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio.
Marco Brandizzi
Nato a Roma, dal 1977 al 1980 studia psicologia alla facoltà di Psicologia di Roma. Si diploma nel 1985 all’Accademia di Belle Arti di Roma. I due livelli di studio interagiscono nella sua attività artistica che spazia da una visione psicologica e sociologica: Immagine CNN, Serial killer, Zero a una più filosofica e esistenziale: Utopia, Meno duecento settanta tre virgola quindici gradi, CNC machine e le serie Tavolo pensiero, Musica rivoluzionaria, Mappe. Nel 1993 partecipa alla sez. “Aperto” della Biennale di Venezia. Dal 2014 al 2020 è stato direttore dell’Accademia di Belle Arti di L’Aquila dove ha promosso la ricerca e la sperimentazione nel campo delle arti visive. Ha partecipato come relatore a due edizioni di Arte e scienza organizzato dal Gran Sasso Science Institute e dall’Accademia delle Arti del Disegno. Attualmente è docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Vive e svolge la propria attività di ricerca artistica e teorica a Roma.
INFO
Titolo: Marco Brandizzi. Ascoltavo una musica rivoluzionaria
Genere: arte contemporanea. Mostra personale
Artista: Marco Brandizzi
A cura di: Maurizio Coccia e Mara Predicatori
Inaugurazione: 2 luglio, dalle 11:00 alle 18:00
Date: 03-07>11-09- 2022 - dal venerdì alla domenica, 15:30-18:30.
Sede: Centro per l’Arte Contemporanea “Palazzo Lucarini Contemporary”, Trevi (PG), Italy
Segreteria e logistica: Associazione Culturale “Palazzo Lucarini Contemporary” (Presidente Giovanni Curti)
Ente patrocinatore: Comune di Trevi (Sindaco Bernardino Sperandio)
Con il sostegno di: Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno
I SCREAM di FILIPPO MORONI
prima mostra della serie “Boys don’t cry”
progetto collaterale di “Palazzo Lucarini Contemporary”
in collaborazione con Accademia di Belle Arti P. Vannucci di Perugia
a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio
Cappella di Palazzo Lucarini
02
luglio 2022
Marco Brandizzi – Ascoltavo una musica rivoluzionaria
Dal 02 luglio all'undici settembre 2022
arte contemporanea
Location
PALAZZO LUCARINI CONTEMPORARY – CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Trevi, Via Beato Placido Riccardi, 11, (Perugia)
Trevi, Via Beato Placido Riccardi, 11, (Perugia)
Orario di apertura
da venerdì a domenica ore 15.30-18.30
Vernissage
2 Luglio 2022, 11:00/18.00
Sito web
Ufficio stampa
Ass. Palazzo Lucarini Contemporary
Autore
Curatore
Patrocini