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Marco Cavalieri – Ibrida
Con “Ibrida” Marco Cavalieri propone un’importante serie di sculture, chimere fantastiche, ibridi uomo/ macchina, vivente/inanimato.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 13 maggio, alle ore 18, Il Melograno Art Gallery inaugura la personale di Marco Cavalieri dal titolo “Ibrida”.
In mostra un’importante serie di sculture, chimere fantastiche, ibridi uomo/macchina, vivente/inanimato.
Marco Cavalieri vive e lavora a Roma. Espone in varie città italiane e le sue opere sono presenti in collezioni private a Milano, Firenze, Palermo, Forlì, Napoli e Roma.
La sua arte spazia tra espressionismo e simbolismo, tra il fantastico e l’onirico. Una continua ricerca nella quale l’uomo è al centro di un progetto di indagine interiore. Ultimamente lavora abbinando all’acciaio vari materiali come alluminio, plastiche, legno ed elementi meccanici, creando opere polimateriche.
IBRIDA è il tema di quest’ultimo progetto, ancora in trasformazione, in divenire, in cui l’uomo ricerca una sinergia e una correlazione positiva con la tecnologia delle macchine, dei robot. Opere materiche queste in mostra, dove forte è il desiderio di compenetrazione, alla ricerca di un seppur difficile equilibrio che poi è alla base di questo nostro essere contemporaneo.
“L’interconnessione tra uomo, animale e macchina è il tema di questo mio progetto, in cui presento diverse sculture polimateriche le quali hanno come comune denominatore la fusione tra l’essere vivente e l’automa, da cui il nome IBRIDA.
Le sculture realizzate in acciaio inox, alluminio, plastiche e parti meccaniche in ferro, rappresentano la sintesi di un possibile domani ove l’uomo sempre più sarà chiamato a confrontarsi con il proprio progresso e la propria creatività e con i pericoli e i danni che potrebbero scaturire da menti immature e irresponsabili.
Personalmente non ho preconcetti nè chiusure morali sull’utilizzo della biotecnologia, ad esempio nel settore della medicina, microchip sotto pelle o protesi tecnologiche, dopotutto la ricerca ormai da anni si è indirizzata in questa direzione e ben venga se può aiutare a risolvere malattie rare o sostituire organi vitali danneggiati.
Non è quindi la tecnologia che fà paura, ma l’uso che ne può fare l’uomo. Siamo sempre noi a controllare le macchine e non viceversa.
Dovremo quindi cercare sempre un compromesso e il giusto equilibrio tra le due parti per un armonico vivere e coesistere.”
In mostra un’importante serie di sculture, chimere fantastiche, ibridi uomo/macchina, vivente/inanimato.
Marco Cavalieri vive e lavora a Roma. Espone in varie città italiane e le sue opere sono presenti in collezioni private a Milano, Firenze, Palermo, Forlì, Napoli e Roma.
La sua arte spazia tra espressionismo e simbolismo, tra il fantastico e l’onirico. Una continua ricerca nella quale l’uomo è al centro di un progetto di indagine interiore. Ultimamente lavora abbinando all’acciaio vari materiali come alluminio, plastiche, legno ed elementi meccanici, creando opere polimateriche.
IBRIDA è il tema di quest’ultimo progetto, ancora in trasformazione, in divenire, in cui l’uomo ricerca una sinergia e una correlazione positiva con la tecnologia delle macchine, dei robot. Opere materiche queste in mostra, dove forte è il desiderio di compenetrazione, alla ricerca di un seppur difficile equilibrio che poi è alla base di questo nostro essere contemporaneo.
“L’interconnessione tra uomo, animale e macchina è il tema di questo mio progetto, in cui presento diverse sculture polimateriche le quali hanno come comune denominatore la fusione tra l’essere vivente e l’automa, da cui il nome IBRIDA.
Le sculture realizzate in acciaio inox, alluminio, plastiche e parti meccaniche in ferro, rappresentano la sintesi di un possibile domani ove l’uomo sempre più sarà chiamato a confrontarsi con il proprio progresso e la propria creatività e con i pericoli e i danni che potrebbero scaturire da menti immature e irresponsabili.
Personalmente non ho preconcetti nè chiusure morali sull’utilizzo della biotecnologia, ad esempio nel settore della medicina, microchip sotto pelle o protesi tecnologiche, dopotutto la ricerca ormai da anni si è indirizzata in questa direzione e ben venga se può aiutare a risolvere malattie rare o sostituire organi vitali danneggiati.
Non è quindi la tecnologia che fà paura, ma l’uso che ne può fare l’uomo. Siamo sempre noi a controllare le macchine e non viceversa.
Dovremo quindi cercare sempre un compromesso e il giusto equilibrio tra le due parti per un armonico vivere e coesistere.”
13
maggio 2023
Marco Cavalieri – Ibrida
Dal 13 al 19 maggio 2023
arte contemporanea
Location
IL MELOGRANO
Livorno, Via Giovanni Marradi, 62/68, (Livorno)
Livorno, Via Giovanni Marradi, 62/68, (Livorno)
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 10-13 e 16-20
Aperti la domenica
Chiusi il lunedì mattina
Vernissage
13 Maggio 2023, Ore 18
Sito web
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