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Marco Cazzato – Racconti brevi
I lavori esposti al Fondaco sono stati realizzati tra il 2009 e il 2015 e si tratta di collaborazioni con quotidiani e manifesti, copertine di libri e album musicali, fino a giungere ai lavori grandi su tela: un’antologia di quello che è il prodotto del lavoro dell’illustratore
Comunicato stampa
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Racconti brevi
Le illustrazioni di Marco Cazzato sono dei racconti brevi, altre sono note ai margini, riflessioni essenziali dove l’autore, se si trattasse di uno scrittore, concederebbe la possibilità di immaginare la storia descritta senza bisogno di leggerla. In questo sta il gioco, nei suoi frammenti dipinti ognuno può immaginare e costruirsi ciò che precede e ciò che segue l’istante rappresentato.
La sua è la pittura di un sabotatore tranquillo1 che inserisce senza preavviso frammenti surreali nel quotidiano, riducendo ad un istante di immobile sorpresa la sua interpretazione del mondo.
I lavori esposti al Fondaco sono stati realizzati tra il 2009 e il 2015 e si tratta di collaborazioni con quotidiani e manifesti, copertine di libri e album musicali, fino a giungere ai lavori grandi su tela: un’antologia di quello che è il prodotto del lavoro dell’illustratore.
Opere caratterizzate dall’evoluzione impercettibile ma costante, fatta di piccole introduzioni cromatiche, di linee più o meno distinguibili, più o meno marcate, di variazioni tecniche, fino alle ultime tavole a matita e tempera, quasi monocromatiche e dal gesto più istintivo che lascia
maggiore spazio alla percezione della costruzione del disegno.
Quindi le donne dai capelli lunghi, le immagini oniriche, gli animali, i tagli anatomici dei corpi ora
sofferenti ora danzanti. E ancora, bagnanti di estati italiane di tanti anni fa, paesaggi come stati d’animo, i momenti buoni e i disagi psicologici, come nel caso delle sei tavole di “Rizoma”, da cui è tratto il sogno della donna
e dei gatti neri, l’unica occasione in cui le immagini sono accompagnate dal racconto all’interno della tavola.
Un consiglio: per comprendere al meglio le illustrazioni di Marco Cazzato lasciatevi trasportare
portandovi dietro il vostro bagaglio emozionale, potrete costruire al meglio le storie, i racconti brevi
appunto, senza necessariamente andarne a sbirciare il finale.
Serena Fumero
1 Le saboteur tranquille è uno dei soprannomi di René Magritte (1898 – 1967), uno degli artisti a cui non si può fare a meno di approdare quando si parla di intrusioni surreali nel quotidiano. Il riferimento nel linguaggio pittorico non è immediato quanto in quello concettuale.
Le illustrazioni di Marco Cazzato sono dei racconti brevi, altre sono note ai margini, riflessioni essenziali dove l’autore, se si trattasse di uno scrittore, concederebbe la possibilità di immaginare la storia descritta senza bisogno di leggerla. In questo sta il gioco, nei suoi frammenti dipinti ognuno può immaginare e costruirsi ciò che precede e ciò che segue l’istante rappresentato.
La sua è la pittura di un sabotatore tranquillo1 che inserisce senza preavviso frammenti surreali nel quotidiano, riducendo ad un istante di immobile sorpresa la sua interpretazione del mondo.
I lavori esposti al Fondaco sono stati realizzati tra il 2009 e il 2015 e si tratta di collaborazioni con quotidiani e manifesti, copertine di libri e album musicali, fino a giungere ai lavori grandi su tela: un’antologia di quello che è il prodotto del lavoro dell’illustratore.
Opere caratterizzate dall’evoluzione impercettibile ma costante, fatta di piccole introduzioni cromatiche, di linee più o meno distinguibili, più o meno marcate, di variazioni tecniche, fino alle ultime tavole a matita e tempera, quasi monocromatiche e dal gesto più istintivo che lascia
maggiore spazio alla percezione della costruzione del disegno.
Quindi le donne dai capelli lunghi, le immagini oniriche, gli animali, i tagli anatomici dei corpi ora
sofferenti ora danzanti. E ancora, bagnanti di estati italiane di tanti anni fa, paesaggi come stati d’animo, i momenti buoni e i disagi psicologici, come nel caso delle sei tavole di “Rizoma”, da cui è tratto il sogno della donna
e dei gatti neri, l’unica occasione in cui le immagini sono accompagnate dal racconto all’interno della tavola.
Un consiglio: per comprendere al meglio le illustrazioni di Marco Cazzato lasciatevi trasportare
portandovi dietro il vostro bagaglio emozionale, potrete costruire al meglio le storie, i racconti brevi
appunto, senza necessariamente andarne a sbirciare il finale.
Serena Fumero
1 Le saboteur tranquille è uno dei soprannomi di René Magritte (1898 – 1967), uno degli artisti a cui non si può fare a meno di approdare quando si parla di intrusioni surreali nel quotidiano. Il riferimento nel linguaggio pittorico non è immediato quanto in quello concettuale.
05
dicembre 2015
Marco Cazzato – Racconti brevi
Dal 05 dicembre 2015 al 30 gennaio 2016
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
ASSOCIAZIONE CULTURALE IL FONDACO
Bra, Via Cuneo, 18, (Cuneo)
Bra, Via Cuneo, 18, (Cuneo)
Orario di apertura
Giovedì, venerdì e sabato dalle 16 alle 19 e su appuntamento
Vernissage
5 Dicembre 2015, ore 18
Autore