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Marco Cingolani – Il mercante di terre rare
La mostra, un vero e proprio ritorno in pubblico per quest’artista allo stesso tempo colto e popolare, presenta un nuovo ciclo di lavori realizzati negli ultimi anni, questa volta, dedicati alla figura dei mercanti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Gaburro è lieta di annunciare per giovedì 21 ottobre, ore 19.00, la nuova mostra personale del pittore Marco Cingolani dal titolo “Il mercante di terre rare” a cura di Marco Bazzini.
La mostra, un vero e proprio ritorno in pubblico per quest’artista allo stesso tempo colto e popolare, presenta un nuovo ciclo di lavori realizzati negli ultimi anni, questa volta, dedicati alla figura dei mercanti. Figure controverse e spesso presenti nell’iconografia anche dei secoli passati, che nonostante abbiano reso disponibili con i loro traffici ogni genere di prodotti, alimenti e materie prime, i mercanti non sono applauditi come i condottieri o i poeti, anzi, sono spesso sinonimo di avidità e corruzione. A Cingolani, invece, piace pensarla diversamente e piace sottolineare quella loro attitudine all’avventura e alla scoperta, quel loro continuo tracciare nuove rotte tanto da assegnare loro la condizione di essere i veri costruttori di civiltà, portatori di scambi e quindi di pace. La stessa cultura mediterranea, è stato affermato da molti storici, si è sviluppata e diffusa proprio insieme e grazie al commercio.
I mercanti sono sempre stati anche degli alleati dell’arte, hanno commercializzato pigmenti da tutto il mondo e spesso hanno commissionato ricche pale d’altare nelle quali si facevano ritrarre inginocchiati e in preghiera, probabilmente per farsi assolvere da qualche loro peccato.
Nei quadri esposti presso la Galleria Gaburro di via Cerva 25, a Milano, viene evocata l’immagine di quelle “terre rare”, da qui il titolo, ancora oggi al centro di mercanteggiamenti per quel mercato di minerali pregiati e indispensabili per far funzionare i nostri più avanzati strumenti digitali. Cingolani con quest’espressione vuole rimarcare, invece, che soprattutto l’arte è un’attività preziosa e indispensabile proprio perché rara.
La figura del mercante è poi sovrapponibile a quella del gallerista che si fa complice e amplificatore delle scoperte formali dell’artista che, a sua volta, è un commerciante di segni e concetti. La pittura si nutre di sogni antichi, come il commercio che esiste dall’albore dell’umanità, ma con la consapevolezza che la propria natura è nella storia e nel continuo aggiornamento del proprio operare.
Le opere di Cingolani, fin dai suoi esordi a fine anni Ottanta, si sono sempre distinte per una loro aderenza a un tema e per una sapiente miscela fatta di figurazione e astrazione. Questo nuovo ciclo presenta uno spazio scandito dal colore che ospita una fitta trama di segni, linee, graffi, sfumature, tutti elementi che costruiscono la scena, il racconto. Gli oggetti, i materiali, la natura, i corpi vengono evocati con piccoli tocchi di colore, con striature che tolgono rigidità ad ogni linea, facendo sì che lo spettatore si trovi davanti alla presenza di un mondo familiare: paesaggi, stanze, terra e cielo, città.In mostra sono esposte una quindicina di tele, tra cui la grande composizione dedicata ai mercanti che tra loro si scambiano “cose”; la striscia di “paesaggio” che ospita i “traffici” umani oltre al piccolo ovale nel quale un tono notturno introduce il silenzio e la meditazione.
In occasione della mostra esce anche un ampio volume a cura di Marco Bazzini con testi sulla mostra e sul lavoro ormai quarantennale dell’artista. Il volume riccamente illustrato è pubblicato da Maretti Editore.
La mostra rimane aperta fino al 10 dicembre 2021.
Galleria Gaburro
Via Cerva 25,
20122, Milano
Tel. (+39) 02 99262529
Email: info@galleriagaburro.com
Orari
dal martedì al sabato
dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30
(domenica e lunedì chiuso)
La mostra, un vero e proprio ritorno in pubblico per quest’artista allo stesso tempo colto e popolare, presenta un nuovo ciclo di lavori realizzati negli ultimi anni, questa volta, dedicati alla figura dei mercanti. Figure controverse e spesso presenti nell’iconografia anche dei secoli passati, che nonostante abbiano reso disponibili con i loro traffici ogni genere di prodotti, alimenti e materie prime, i mercanti non sono applauditi come i condottieri o i poeti, anzi, sono spesso sinonimo di avidità e corruzione. A Cingolani, invece, piace pensarla diversamente e piace sottolineare quella loro attitudine all’avventura e alla scoperta, quel loro continuo tracciare nuove rotte tanto da assegnare loro la condizione di essere i veri costruttori di civiltà, portatori di scambi e quindi di pace. La stessa cultura mediterranea, è stato affermato da molti storici, si è sviluppata e diffusa proprio insieme e grazie al commercio.
I mercanti sono sempre stati anche degli alleati dell’arte, hanno commercializzato pigmenti da tutto il mondo e spesso hanno commissionato ricche pale d’altare nelle quali si facevano ritrarre inginocchiati e in preghiera, probabilmente per farsi assolvere da qualche loro peccato.
Nei quadri esposti presso la Galleria Gaburro di via Cerva 25, a Milano, viene evocata l’immagine di quelle “terre rare”, da qui il titolo, ancora oggi al centro di mercanteggiamenti per quel mercato di minerali pregiati e indispensabili per far funzionare i nostri più avanzati strumenti digitali. Cingolani con quest’espressione vuole rimarcare, invece, che soprattutto l’arte è un’attività preziosa e indispensabile proprio perché rara.
La figura del mercante è poi sovrapponibile a quella del gallerista che si fa complice e amplificatore delle scoperte formali dell’artista che, a sua volta, è un commerciante di segni e concetti. La pittura si nutre di sogni antichi, come il commercio che esiste dall’albore dell’umanità, ma con la consapevolezza che la propria natura è nella storia e nel continuo aggiornamento del proprio operare.
Le opere di Cingolani, fin dai suoi esordi a fine anni Ottanta, si sono sempre distinte per una loro aderenza a un tema e per una sapiente miscela fatta di figurazione e astrazione. Questo nuovo ciclo presenta uno spazio scandito dal colore che ospita una fitta trama di segni, linee, graffi, sfumature, tutti elementi che costruiscono la scena, il racconto. Gli oggetti, i materiali, la natura, i corpi vengono evocati con piccoli tocchi di colore, con striature che tolgono rigidità ad ogni linea, facendo sì che lo spettatore si trovi davanti alla presenza di un mondo familiare: paesaggi, stanze, terra e cielo, città.In mostra sono esposte una quindicina di tele, tra cui la grande composizione dedicata ai mercanti che tra loro si scambiano “cose”; la striscia di “paesaggio” che ospita i “traffici” umani oltre al piccolo ovale nel quale un tono notturno introduce il silenzio e la meditazione.
In occasione della mostra esce anche un ampio volume a cura di Marco Bazzini con testi sulla mostra e sul lavoro ormai quarantennale dell’artista. Il volume riccamente illustrato è pubblicato da Maretti Editore.
La mostra rimane aperta fino al 10 dicembre 2021.
Galleria Gaburro
Via Cerva 25,
20122, Milano
Tel. (+39) 02 99262529
Email: info@galleriagaburro.com
Orari
dal martedì al sabato
dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30
(domenica e lunedì chiuso)
21
ottobre 2021
Marco Cingolani – Il mercante di terre rare
Dal 21 ottobre al 10 dicembre 2021
arte contemporanea
personale
personale
Location
Galleria Gaburro
Verona, Via dei Mutilati, 7a, (VR)
Verona, Via dei Mutilati, 7a, (VR)
Orario di apertura
dal martedì al sabato
10.00-13.00 / 15.30-19.30
(domenica e lunedì chiuso)
Autore
Curatore