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Marco Cipolli – Pulchritudo
Marco Cipolli sceglie di presentare le muse ispiratrici con cui intrattiene ispirate conversazioni ideali nel nascondimento del suo studio situato nel borgo di San Giustino Valdarno, a Loro Ciuffenna, Arezzo. Sono le donne di oggi, di varie nazionalità, ma donne-angelo raffigurate in dieci opere.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Pulchritudo, mostra personale di pittura di Marco Cipolli
ideata e curata da Giovanna M. Carli
"Marco Cipolli - scrive nella presentazione la critica e storica dell'arte Giovanna M. Carli - sceglie di presentare le muse ispiratrici con cui intrattiene ispirate conversazioni ideali nel nascondimento del suo studio situato nel borgo di San Giustino Valdarno, a Loro Ciuffenna, Arezzo. Sono le donne di oggi, di varie nazionalità, ma donne-angelo. La loro bellezza è pura emanazione interiore mentre il pennello scivola, ora leggero ora vigoroso, nella sperimentazione di varie tecniche e gestualità da consumato maestro della pittura (ma anche raffinato scultore) qual è. E allora udiresti i versi di Petrarca a Laura, quelle chiare e fresche dolci acque "ove le belle membra/ pose colei che sola a me par donna", o i versi danteschi "Tanto gentile e tanto onesta pare / la donna mia, quand’ella altrui saluta, / ch’ogne lingua devèn, tremando, muta, / e li occhi no l’ardiscon di guardare". Donne che sono figure "idealizzate" dalle quali i poeti traggono ispirazione per comporre le loro poesie, dalle quali Marco Cipolli coglie il pretesto per sperimentare coloristicamente e formalmente la propria perizia pittorica, per crescere, sia spiritualmente che creativamente.
Del resto i grandi pittori del passato hanno avuto come riferimento il femminile. Alberto Giacometti, Man Ray, Salvador Dalì, Andy Warhol,
Amedeo Modigliani, Pablo Picasso, Jackson Pollock, Gustav Klimt. Ovviamente, in questi esempi citati, facendo un salto di secoli, la raffigurazione della donna trascorre dalla donna angelo alla donna carnale, quella narrata da Cecco Angiolieri. Ma è proprio qui la svolta narrativa di Cipolli: il non vedere la donna come essere umano e terreno ma alla guisa di creatura mistica e sublime, la donna "angelicata” dei nostri tempi, in uno "stil novo" anno duemila che non cela la fierezza di tante battaglie per la parità di genere. I luoghi di provenienza di queste figure femminili sono puramente mentali: l'altrove onirico di Marco Cipolli trascina il riguardante in una dimensione trasfigurata. Il risultato finale sono opere pittoriche di grande eleganza, belle e capaci di onorare le tecniche artistiche, dalle più antiche (olio su tavola) alle più sperimentali (dalle resine a materiali naturali conferenti effetti tridimensionali).
"Tutte queste figure - commenta Donatella Mormile, curatrice residente della collezione dell'autore - hanno in comune un ornamento tra i capelli o un copricapo, e l’unica ragione è quella dell'autoaffermazione e dell’arricchimento ulteriore della propria bellezza". Una bellezza fatta di sguardi, fascino, portamento, ma anche qualcosa in più, che trapela dallo sguardo. Ogni donna è diversa, ma in comune ha con le altre la voglia di essere se stessa perché essere donna oggi dovrebbe essere per ciascuna, in ogni latitudine, la possibilità di essere libera di scegliere come si vuole essere, felice di esprimere attraverso l’abbigliamento il proprio gusto, senza nessuna limitazione".
Inaugurazione
Domenica 30 aprile 2023, ore 18:00
Fino a domenica 14 maggio 2023
Tutti i giorni dalle 8 alle 20
ideata e curata da Giovanna M. Carli
"Marco Cipolli - scrive nella presentazione la critica e storica dell'arte Giovanna M. Carli - sceglie di presentare le muse ispiratrici con cui intrattiene ispirate conversazioni ideali nel nascondimento del suo studio situato nel borgo di San Giustino Valdarno, a Loro Ciuffenna, Arezzo. Sono le donne di oggi, di varie nazionalità, ma donne-angelo. La loro bellezza è pura emanazione interiore mentre il pennello scivola, ora leggero ora vigoroso, nella sperimentazione di varie tecniche e gestualità da consumato maestro della pittura (ma anche raffinato scultore) qual è. E allora udiresti i versi di Petrarca a Laura, quelle chiare e fresche dolci acque "ove le belle membra/ pose colei che sola a me par donna", o i versi danteschi "Tanto gentile e tanto onesta pare / la donna mia, quand’ella altrui saluta, / ch’ogne lingua devèn, tremando, muta, / e li occhi no l’ardiscon di guardare". Donne che sono figure "idealizzate" dalle quali i poeti traggono ispirazione per comporre le loro poesie, dalle quali Marco Cipolli coglie il pretesto per sperimentare coloristicamente e formalmente la propria perizia pittorica, per crescere, sia spiritualmente che creativamente.
Del resto i grandi pittori del passato hanno avuto come riferimento il femminile. Alberto Giacometti, Man Ray, Salvador Dalì, Andy Warhol,
Amedeo Modigliani, Pablo Picasso, Jackson Pollock, Gustav Klimt. Ovviamente, in questi esempi citati, facendo un salto di secoli, la raffigurazione della donna trascorre dalla donna angelo alla donna carnale, quella narrata da Cecco Angiolieri. Ma è proprio qui la svolta narrativa di Cipolli: il non vedere la donna come essere umano e terreno ma alla guisa di creatura mistica e sublime, la donna "angelicata” dei nostri tempi, in uno "stil novo" anno duemila che non cela la fierezza di tante battaglie per la parità di genere. I luoghi di provenienza di queste figure femminili sono puramente mentali: l'altrove onirico di Marco Cipolli trascina il riguardante in una dimensione trasfigurata. Il risultato finale sono opere pittoriche di grande eleganza, belle e capaci di onorare le tecniche artistiche, dalle più antiche (olio su tavola) alle più sperimentali (dalle resine a materiali naturali conferenti effetti tridimensionali).
"Tutte queste figure - commenta Donatella Mormile, curatrice residente della collezione dell'autore - hanno in comune un ornamento tra i capelli o un copricapo, e l’unica ragione è quella dell'autoaffermazione e dell’arricchimento ulteriore della propria bellezza". Una bellezza fatta di sguardi, fascino, portamento, ma anche qualcosa in più, che trapela dallo sguardo. Ogni donna è diversa, ma in comune ha con le altre la voglia di essere se stessa perché essere donna oggi dovrebbe essere per ciascuna, in ogni latitudine, la possibilità di essere libera di scegliere come si vuole essere, felice di esprimere attraverso l’abbigliamento il proprio gusto, senza nessuna limitazione".
Inaugurazione
Domenica 30 aprile 2023, ore 18:00
Fino a domenica 14 maggio 2023
Tutti i giorni dalle 8 alle 20
30
aprile 2023
Marco Cipolli – Pulchritudo
Dal 30 aprile al 14 maggio 2023
arte contemporanea
arte moderna
arte moderna
Location
Chiesa di Santa Maria sul Prato
San Casciano in Val di Pesa, Piazzetta Simone Martini, (FI)
San Casciano in Val di Pesa, Piazzetta Simone Martini, (FI)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 8 - 20
Vernissage
30 Aprile 2023, ore 18
Sito web
Ufficio stampa
Lia Pardi Press
Autore
Curatore
Autore testo critico
Sponsor
Patrocini